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John Hopkins, Leathered: Una vita portata agli estremi dentro e fuori la moto

IL LIBRO Lesioni. Adrenalina. Dipendenza. Queste sono le cose che hanno alimentato la corsa di un uomo verso la celebrità internazionale, mentre si spingeva oltre i limiti e portava la sua vita dentro e fuori la moto a quei limiti

News: John Hopkins, Leathered: Una vita portata agli estremi dentro e fuori la moto

Abbiamo seguito la carriera di John Hopkins dall'inizio: dal primo test a Brno, portato in pista da Peter Clifford, al suo anno migliore con la Suzuki: 4° nel mondiale 2007 alle spalle di Stoner, Pedrosa e Rossi. Sicuramente Hopper è stato un pilota veloce ed un personaggio. Se si vuole un motociclista che sarebbe stato più a suo agio negli anni 70/80. Sicuramente non un fighetto. E probabilmente ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Leggeremo la sua autobiografia con piacere.

(p.s.)

Lesioni. Adrenalina. Dipendenza. Queste sono le cose che hanno alimentato la corsa di un uomo verso la celebrità internazionale, mentre si spingeva oltre i limiti e portava la sua vita dentro e fuori la moto a quei limiti.

Dall'inizio come un giovane talento sulle piste del deserto della California, la sua natura spericolata e il suo incredibile talento gli hanno fatto guadagnare una posizione nel mondo rarefatto delle corse motociclistiche professionali. Nonostante il successo nella sua vita professionale, la sua vita personale si stava sgretolando intorno a lui - John stava combattendo con la depressione e la tentazione, che ha cominciato a minacciare la sua carriera, la salute e il matrimonio, alla fine portandolo a una vita di alcolismo, dipendenza e anche contrabbando.

Nel suo straordinario libro di memorie, uno dei piloti più famosi del mondo ci porta in un viaggio crudo e unico agli estremi della vita veloce.

John 'Hopper' Hopkins è un'icona per gli appassionati di sport motoristici di tutto il mondo. Non ha lascia che nulla lo trattenesse. Si è rotto quasi tutte le ossa del  corpo (due volte), ha subito un'emorragia al cervello e gli è stato amputato un dito... eppure ha continuato a correre. Infine, all'età di 35 anni - con il suo ultimo incidente a Brands Hatch nel 2017 che lo ha mandato in riabilitazione per due anni - ha deciso di appendere il casco.

Leathered racconta l'incredibile storia di una carriera senza precedenti. Dalle ferite che spaccano le ossa alle buffonate alimentate dall'alcol, fino alla rottura del suo matrimonio, svela le vere storie che si nascondono dietro titoli dei giornali.

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