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Moto3, Direzione Gara nella bufera, Simoncelli: "ci vuole gente con le palle"

Se non le hanno, cambino mestiere. Ci vuole certezza della pena che sia però anche immediata. Avessero penalizzato subito Rossi in Malesia nel casino con Marquez, la cosa sarebbe finita lì, e a Valencia avrebbe potuto giocarsi il 10° titolo"

Moto3: Direzione Gara nella bufera, Simoncelli:

Le tardive (o addirittura assenti) decisioni della Direzione Gara hanno sollevato un vespaio, sia per quanto riguarda la gara-rissa della Moto3, a Barcellona, che per la penalizzazione inflitta a Fabio Quartararo per la questione della tuta aperta.

Nell'occhio del ciclone, come spesso accade, la Direzione Gara: Mike Webb, Direttore Gara, Freddie Spencer capo del terzetto degli Steward assieme a Bill Cumbow e ad un rappresentante del paese che ospita il GP. Ma perché questi uomini di esperienza - soprattutto Fast Freddie - sono così lenti ad agire? E' colpa loro o sono sottoposti a pressioni di qualche tipo per non prendere subito le decisioni più opportune?

Una domanda che per il momento non ha risposta e che ha spinto Paolo Simoncelli, uno che non ha peli sulla lingua, a fare una dichiarazione piuttosto decisa alla Gazzetta dello Sport.

"Serve gente che prenda decisioni. Come il pilota che deve scegliere in un microsecondo, così la Direzione Gara deve fare lo stesso. E siccome non avviene mai,vuol dire che non sa fare il proprio lavoro - ha detto Simoncelli - Mi sembra strano che Spencer, che è stato un pilota, non sia in grado. I piloti, come i figli, hanno bisogno di paletti, che devono essere rispettati. Ci vuole una certezza della pena e un’applicazione severa. Che sia però anche immediata. Non qualche ora dopo o addirittura la gara successiva. Avessero penalizzato subito Rossi in Malesia nel casino con Marquez, la cosa sarebbe finita lì, e a Valencia avrebbe potuto giocarsi il 10° titolo. Questo è un ruolo difficile, dove ci vogliono le palle. Ma se non le hanno, cambino mestiere".

Decisamente Paolo non le manda a dire, ma ha ragione: da troppo tempo ormai assistiamo a decisioni errate sotto il punto di vista regolamentare o, nel migliore dei casi, tardive. Come quando Zarco fu ascoltato la settimana successiva all'incidente al Red Bull Ring.

C'è da domandarsi cosa stia facendo la DG mentre i fatti accadono...forse consulta il regolamento perché non ricorda le norme principali a memoria? Discute? In casi così semplici come quelli accaduti la scorsa domenica a Barcellona milioni di spettatori avevano la risposta, giusta, sulle labbra. Bandiera nera per guida pericolosa per alcuni piloti, bandiera nera-arancione per Quartararo. Un attimo dopo che il fatto è stato mostato dalle telecamere.

Si poteva forse avere qualche incertezza, forse, per la guida pericolosa: ma un avvertimento di 'incidente sotto revisione' andava comunque mostrato subito.

Ora sembra che verrà usato il pugno di ferro per i piloti della Moto3, convocati con i team manager al prossimo Gran Premio. Ma il pugno di ferro verso la Direzione Gara, quando?

Anche il messaggio mandato ai team a fine gara in un certo senso sottolinea la difficoltà di convocare le parti in causa...che scappano a fine Gran Premio. Anche qui, un messaggio ai diretti interessati in corso d'opera, eviterebbe le fughe.

 

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