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SBK, Melandri: "Tra Dovizioso e la Ducati non è finita, c'è uno spiraglio"

"Se avesse fatto doppietta in Austria sarebbe stato più facile. Andrea si è giocato il tutto per tutto ma in Aprilia e KTM prenderebbe meno soldi. A DAZN da commentatore tecnico sto dando un taglio diverso, e al pubblico piace"

SBK: Melandri: "Tra Dovizioso e la Ducati non è finita, c'è uno spiraglio"

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La Superbike torna in pista e lo fa ad Aragon con una storica doppietta al Motorland. La sfida più interessante sarà sicuramemente quella tra la Kawasaki di Jonathan Rea e la Ducati di Scott Redding, divise da soli 4 punti, a favore del campione del mondo, in classifica. Dietro di loro potrà succedere letteralmente di tutto ed uno degli osservati speciali sarà Marco Melandri in sella alla V4 R preparata dal team Barni. Marco a Portimao non aveva ben figurato dopo il buon esordio di Jerez e ora parla di una moto rivoluzionata per provare ad invertire la tendenza.

“Mi aspetto un weekend completamente diverso rispetto a Portimao dove le cose non sono andate benissimo – ci ha detto Marco – Era in preventivo incontrare qualche difficoltà alle prime due gare perché buttarsi nella mischia senza aver fatto i test è davvero difficile. Nelle prime gare ho lavorato molto sulla posizione in sella e sulle geometrie della moto, ma fare tutto insieme rende faticoso il capire cosa va bene e cosa no, ma ero così indietro da non avere tempo per fare un passo per volta. Dopo Portimao abbiamo analizzato i dati e partendo da zero, con dei punti predefiniti, abbiamo cambiato per risolvere i problemi principali”. 

In queste settimane di pausa, però, non hai abbandonato i motori visto che sei tornato in cabina di commento a DAZN per la MotoGP. Come sta andando questa esperienza?

“Quello di DAZN è un bel gruppo, fatto di ragazzi giovani ed appassionati di moto. Stiamo dando un taglio diverso rispetto a quello a cui il pubblico era abituato e a molti sta piacendo. Io come voce tecnica provo a dare un’impronta a livello umano perché non posso sapere cosa fanno nel garage, posso immaginarlo, ma non lo so al 100%. Voglio trasmettere alla gente a casa cosa il pilota pensa e cosa sta per fare, in molti mi hanno detto che gli ho fatto capire tante cose che non avevano mai notato e questo mi fa molto piacere”.

Melandri: "Zarco-Morbidelli un incidente di gara"

Grande diatriba in MotoGP è stata la questione sulla sicurezza. Con gli incidenti di Bastianini e Zarco-Morbidelli nel primo weekend e le varie penalità nella seconda gara. Cosa ne pensi?

“Secondo me in queste due settimane si è perso il controllo della MotoGP. Io prima delle gare avevo detto che la curva 1 e la curva 3 sarebbero state un problema in condizioni di pioggia, invece lo sono state anche con l’asciutto. Quello di Zarco e Morbidelli è stato un incidente di gara perché in quel punto della pista le line si incrociano, è facile non vedersi e io sfido chiunque a non provare a sorpassare di motore su quel rettilineo. Non è possibile che in un campionato come la MotoGP la gara la decida uno seduto in poltrona con l’aria condizionata che non è mai andato in moto. L’errore umano capita, bisogna trovare il modo per far si che non ci sia spazio per sbagliare. Basterebbe mettere l’erba, com’è sempre stato. Ora i piloti prendono come riferimento la linea bianca tra il cordolo ed l’asfalto verde, con l’erba si baserebbero sulla linea tra la pista e il cordolo, non si rischia di più, si sta solo più attenti”. 

Altra questione spinosa e dibattuta è stata la separazione tra Andrea Dovizioso e Ducati. Secondo te quello era un matrimonio che poteva andare avanti o comunque finire meglio?

“C’era crisi da tanto tempo, era un braccio di ferro economico. Dovi meritava uno stipendio adeguato al suo valore, il venerdì lui ha capito che poteva vincere e ha giocato il tutto per tutto. Se avesse fatto doppietta si sarebbe arrivati ad un punto in cui Ducati non avrebbe potuto provare il riavvicinamento, mentre ora c’è qualche spiraglio e per Dovi si fa dura trovare altre selle. Aprilia e KTM non hanno i soldi che Andrea chiede e nel caso andrebbe in questi team per meno soldi rispetto a quelli che avrebbe preso in Ducati”. 

“L’affare mondiale” lo vedi una sfida a due tra lui e Quartararo?

“Non ne sarei così sicuro, quest’anno può succedere di tutto. Quartararo ha avuto tre gare molto negative e Misano sarà la prova del nove per lui. Non escluderei KTM a priori perché il campionato è corto ma mancano comunque un bel po’ di gare e se Dovizioso sarà ancora altalenante potrebbero rientrare in corsa”. 

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