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Coccolare l’auto: il detailing - Prima parte

Capita spesso di non potersi dedicare alle proprie passioni a causa della mancanza di tempo. Ora che, proprio il tempo non ci manca, è il momento per provare a curare al meglio i nostri veicoli

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In questo periodo di lockdown totale dove notizie positive stentano ad arrivare, è giusto tenersi impegnati con qualcosa di piacevole senza scontrarsi con le limitazioni imposte dal Governo per fronteggiare l’emergenza in atto. Quante volte ci saremmo voluti dedicare alla cura della nostra vettura ma, come spesso accade, senza mai trovare il tempo necessario per un ciclo completo ed approfondito di detailing? Bene, è giunto il momento di farlo. Il tempo libero gioca a nostro favore e, se possedete un garage o uno spazio che non comporti il contatto con altre persone, avete già una buona parte di quel che serve per iniziare il processo.

Con il termine “detailing”, si intende l’insieme delle operazioni mirate a ripristinare e migliorare lo stato di conservazione della carrozzeria e di ogni altra parte di un veicolo; è importante capire che questa pratica può essere eseguita a vari livelli che vanno da quello del semplice appassionato, al professionista. La differenza la fanno i prodotti utilizzati, così come gli strumenti che si scelgono per raggiungere il fine che ci si prepone. Teniamo a specificare che questa  non vuole essere una “guida” bensì una raccolta di semplici consigli adatti a tutti e che possono trovare applicazione nel quotidiano. Non è nostra intenzione rubare la scena ai professionisti del settore che investono periodicamente sia in prodotti che in strumenti per essere sempre all’avanguardia e garantire risultati da concorso.

Un ciclo completo di detailing inizia con un lavaggio approfondito, seguito dal delicato processo di decontaminazione; si procede poi con la valutazione del danno e con la lucidatura. La protezione è la fase che conclude il procedimento alla quale fa seguito il mantenimento. Partiamo dal presupposto che tutte le auto sono diverse e – proprio a seconda dell’utilizzo che se ne fa – potranno avere bisogno di interventi più o meno invasivi. Noi abbiamo lavorato su un veicolo che percorre mediamente 7.000 km/anno e che viene lavato a mano o con il comodissimo Condom Wash Brush di MA-FRA, una cover in microfibra da applicare alla spazzola degli autolavaggi. Vediamo nel dettaglio come ci siamo comportati!

FASE 1: PRELAVAGGIO E LAVAGGIO

Partiamo dal presupposto che – in questo casoil lavaggio non è fine a se stesso e non è fatto per poi parcheggiare l’auto in garage, ma fa da apripista al delicato processo di decontaminazione. L’ideale sarebbe lavare sempre l’auto a mano in modo da evitare l’insorgere di graffi o di righe che possono essere causati da detriti imprigionati all’interno delle spazzole manuali o dei rulli di un autolavaggio. Utilizzare un prodotto idoneo al prelavaggio diluito in acqua o concentrato direttamente su una spugna in microfibra o su un panno dello stesso materiale, aiuta ad ammorbidire lo sporco ostinato che verrà rimosso più facilmente nella fase di lavaggio. Questo va steso uniformemente e lasciato riposare per poi essere sciacquato. Si può dunque passare al lavaggio vero e proprio utilizzando uno shampoo neutro per il trattamento completo di ogni parte della vettura con guanto o spugna in microfibra; si parte dal tetto per poi scendere verso la parte bassa che risulterà essere sempre la più sporca e ricca di detriti.

Sciacquare spesso lo strumento scelto per la pulizia in acqua pulita serve a liberare dalle trame della microfibra eventuali detriti imprigionati all’interno che, se non rimossi, potrebbero provocare l‘insorgere di ulteriori danni da correggere successivamente. Una volta che si ritiene di aver pulito per bene ogni parte del veicolo, si può procedere al risciacquo ed all’asciugatura con panni in microfibra ad alto potere assorbente in modo da rimuovere quanta più acqua possibile ad ogni singolo passaggio. Se non è possibile accedere ad un autolavaggio o se non si ha la possibilità di lavare la vettura presso la propria abitazione, esistono prodotti per il lavaggio senza risciacquo – denominato appunto Rinseless – che funzionano a diretto contatto con la carrozzeria. In questo caso serviranno solamente due secchi d’acqua, il guanto con lo shampoo scelto, molti panni in microfibra ed un prodotto rapido tipo “quick detailer” per la pulizia finale. Il nostro obiettivo però, è quello di preparare il veicolo alla decontaminazione quindi non ci interessa lo “stato dell’arte” dell’asciugatura e della finitura. Quando lo sporco è stato rimosso, possiamo spostarci in una zona dove l’auto dovrà rimanere per tutto il ciclo di detailing.

FASE 2: LA DECONTAMINAZIONE

Quando la carrozzeria si presenta asciutta e pulita, è il momento della clay bar, un panetto di argilla che viene utilizzato a mano per rimuovere tutte le impurità residue che rendono “ruvida” la carrozzeria. La clay bar può essere impiegata su diverse parti della vettura compresi vetri, plastiche, cerchi e va sempre abbinata ad un lubrificante spray che ne agevola lo scorrimento consentendo un più semplice distacco delle particelle di sporco. Dopo averla reimpastata tra le mani rendendola sottile, è il momento di passare all’azione: bisogna trattare una piccola zona alla volta, applicando poca pressione ed evitando movimenti circolari. Meglio procedere da sinistra a destra e poi incrociare dall’alto verso il basso, fino a quando l’argilla non avrà raccolto tutto lo sporco rimasto. Le zone maggiormente interessate sono senza dubbio il paraurti anteriore, la zona inferiore delle portiere anteriori, eventuali profili sporgenti come le minigonne nonché il paraurti posteriore che riceve gli “sporchini” emessi dai terminali di scarico, soprattutto nelle auto a benzina.

La pulizia termina quando la clay bar scorre sulla superficie trattata senza attriti. Durante il processo di decontaminazione, l’argilla deve essere reimpastata più volte in modo da avere sempre una superficie pulita con la quale lavorare. É bene sapere che il passaggio dell’argilla potrebbe lasciare segni o aloni sulla carrozzeria che verranno comunque rimossi nella fase di lucidatura. Una volta trattate tutte le zone interessate, è bene asciugare la vettura con microfibra pulita in modo da osservare che non vi siano zone da trattare e che lo sporco sia stato interamente rimosso. Se il vostro occhio è soddisfatto, è ora di passare alla fase più interessante ed allo stesso tempo delicata: la lucidatura. Questo procedimento merita di essere trattato con cura perché è proprio da come si effettua questo passaggio importantissimo che capirete se gli sforzi saranno ripagati con un risultato degno di nota o meno; se prelavaggio, lavaggio e decontaminazione sono stati eseguiti con impegno e passione, la vostra auto è pronta per ricevere tutte le attenzioni che merita.

Questo però sarà oggetto della seconda parte della nostra introduzione al mondo del detailing.

--> SECONDA PARTE 


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