Il 2019 è stato un anno che Charles Leclerc sicuramente ricorderà come uno dei migliori: durante l’ultima stagione di F1 è infatti arrivata la sua consacrazione tra i big del campionato automobilistico più seguito al mondo, e nonostante il titolo mondiale sia finito nelle solite mani, quelle di Lewis Hamilton, il 22enne di Montecarlo ha deciso di regalarsi un giocattolo davvero particolare.
La genesi
Leclerc, come molti tra gli appassionati di special in tutta Europa, è un fan dei lavori dell’officina parigina Bad Winners, che già abbiamo conosciuto sulle nostre pagine.
Il pilota ha così inviato un semplice messaggio sul profilo Instagram dell’atelier, chiedendo se fosse possibile avere una special con la loro firma.
Dopo un’iniziale incredulità da parte dei ragazzi e uno scrupoloso check sulla reale identità del profilo che aveva inviato loro il messaggio, Bad Winners si è messa al lavoro, esaudendo i desideri del talento Ferrari.

La moto
Leclerc, per dimostrare di essere un vero fan dei lavori di Bad Winners, ha indirizzato i ragazzi verso un loro lavoro passato: la Apex, su base Yamaha FZS600 Fazer, caratterizzata da un look scarno e da linee futuristiche.
Per soddisfare le richieste di Charles Leclerc, Bad Winners ha deciso di creare un’evoluzione della loro special, la Apex 2.0, scegliendo però di cambiare totalmente coordinate per la moto “sacrificale”. Come base è stata infatti scelta una Husqvarna Vitpilen 701.
L’ispirazione dal design riconoscibile di Kiska è ben presente nella moto, che pur abbandonando le sovrastrutture originali ha mantenuto le spigolature tipiche del design svedese, prendendo in prestico il gruppo ottico anteriore della KTM 790 Duke, altra creazione di Kiska.
Il DNA del pilota però non svanisce al diminuire delle ruote, e Leclerc in fase di definizione del progetto ha chiarito all’atelier parigino come la sua moto dovesse essere più leggera possibile: per questo le sovrastutture e i cerchi sono in carbonio, il gruppo ottico posteriore è in plexiglass, il telaietto creato ad hoc pesa solo 1,5 kg, la centralina originale è stata affiancata da un power commander Dynojet, i semi-manubri originali sostituiti con una coppia di Renthal e il catalizzatore letteralmente strappato via per far posto ad uno scarico in acciaio con terminale SC-Project in carbonio.
Modifiche che hanno portato la potenza del monocilindrico da 693 cc fino a 85 CV, ben 10 in più dell’originale.
Anche la tecnologia è stata rivista: lo schermo circolare LCD ha lasciato il posto ad un TFT da 4,3” incastonato direttamente sulla piastra di sterzo, opportunamente modificata, dando alla moto un plus tecnologico non indifferente, senza interferire con la sicurezza, visto che ABS e Traction Control rimangono presenti e disattivabili.

Da Leclerc al kit
Bad Winners dopo aver realizzato questa special ha deciso di creare un kit di customizzazione dedicato alle Real Street di Husqvarna, dedicato alla Vitpilen 701.
Quattro gli “stage” acquistabili, con prezzi che vannop dai 14.699 euro ai 20.990 euro. La moto, viste le cifre, è inclusa.