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Bagnaia: "Non ho preso 2 secondi neanche al primo test in MotoGP"

Pecco 23° e nervoso: "Mi girano. C'è qualcosa di grosso che ci sfugge". Miller: "La Ducati subito a suo agio su questa pista e la pausa mi ha fatto bene" 

MotoGP: Bagnaia: "Non ho preso 2 secondi neanche al primo test in MotoGP"

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Mai come oggi, Jack Miller e Pecco Bagnaia rappresentano realmente due facce della stessa medaglia. Da un lato c'è l'australiano che oggi si è preso il gusto di conquistare una prima fila virtuale mettendo a segno lo stesso identico tempo di Andrea Dovizioso. Dall'altra c'è il disastro targato Pecco Bagnaia, che ha chiuso un venerdì da film horror con una caduta e l'ultimo tempo della sessione, incassando oltre due secondi dal riferimento del primo in classifica, il francese Quartararo.

La medaglia è ovviamente rappresentata dal Team Pramac, che oggi ha visto i propri alfieri vivere due giornate completamente differenti. Partiamo proprio da chi ha senza dubbio vissuto la peggiore, ovvero quel Pecco Bagnaia che si è trovato a fare i conti con un distacco eccessivo al termine della FP2.

"Direi che non è proprio un inizio fantastico. Credo sia il peggiore venerdì da quando sono in MotoGP - non fa giri di parole Bagnaia - e c’è qualcosa di grosso alla base che non stiamo capendo, perché neanche al primo test su questa moto ho preso due secondi dal primo. C’è qualcosa che dobbiamo capire e che ci sta sfuggendo, in questo momento non è proprio una situazione facile. Oggi è stata veramente tosta trovarmi ultimo. Per quanto stavo spingendo, non è giusto trovarsi ultimi. Sappiamo che il mio potenziale non è quello di fare ultimo, quindi c’è davvero qualcosa che dobbiamo capire. Per domani ci rivedremo più tardi per cercare di trovare una soluzione a mente lucida, per poi ripartire da lì".

Cosa c'è che non va?

"Non mi sento a posto con la moto e tutto viene di conseguenza. C’è qualcosa di veramente difficile capire, non è una situazione facile. Anche la caduta è arrivata senza motivo. Non me lo spiego".

Eppure fino al Mugello stavi andando sempre meglio. Avete sbagliato direzione nella definizione dell'assetto forse?

"Se andiamo ad esclusione, l’ultima gara buona la stavo facendo al Mugello, ed anche a Barcellona non stavo andando male. Poi da lì in avanti abbiamo fatto delle modifiche che veramente ci hanno portato fuori strada completamente. Secondo me non è qualcosa di setting e basta però, dobbiamo guardare un po’ più a fondo di questo e basta". 

In qualche modo non ti senti più tranquillo come ad inizio stagione?

"Io prima di entrare in pista sono sempre tranquillo, però poi se la situazione è questa è normale che ti girino un po’ i coglioni, è normale che succeda. Alla fine quando entro in pista cerco di dare sempre il 100%, ed anche oggi l’ho fatto ma più di questo non era possibile fare quindi c’è qualcosa di ancora più grosso da capire. Non abbiamo idea che cosa sia, ma sono certo che sia qualcosa di grosso perché prendere due secondi in un time attack non è proprio nelle mie corde, quindi. Tocca riguardare bene tutto quanto".

Jack Miller: "Il pilota Ducati più veloce? No, io e Dovi siamo veloci allo stesso identico modo"

Diverso ovviamente l'umore di Jack Miller, che ha chiuso la giornata in terza posizione e godendosi la soddisfazione di essere il primo pilota Ducati in classifica. L'australiano si è decisamente ricaricato durante la pausa estiva, spiegando nel dettaglio come l'ha passata. 

"Mi sono rilassato, mi sono dedicato alla pesca ad un po’ di sport. Mi ha fatto bene questa pausa".

Gli altri piloti sembrano aver dedicato molto anche alla preparazione fisica.

"Onestamente non so cosa non vada con questi ragazzi e con il loro rapporto con i social media. Si seguono tutti tra di loro, fanno le stesse cose. Ma io onestamente non sono un tipo da addominali scolpiti e non credo che lo diventerò mai". 

Una pausa che sembra averti restituito tante energie. 

"Di solito io vado abbastanza forte nella parte finale della stagione ed in quella iniziale. Magari nella parte centrale capita di iniziare ad avere le batterie leggermente scariche, quindi la pausa di tre settimane potrebbe essere stata utile da questo punto di vista. Io mi sento meglio rispetto agli altri anni". 

Tornando al presente, oggi si può definire una giornata davvero positiva.

"E’ stata una buona giornata senza dubbio, la moto è andata immediatamente bene ed è un’ottima notizia perché nell’ultimo paio di gran premi ci abbiamo messo sempre un po’ prima di trovare la quadra. Prima della pausa estiva avevamo alcune idee per l’assetto della moto ed è stato bello applicarle e vedere che hanno funzionato immediatamente". 

Un'ottima premessa in vista di domani.

"Adesso resta da capire se domani riusciremo a continuare in questo modo - ha spiegato Miller -  e se potremmo restare più o meno dove siamo adesso in classifica. Sembra che le previsioni non siano il massimo per domani, quindi potrebbero ance restare le cose così per poi giocarci la qualifica sul bagnato". 

Hai fatto diverse prove di gomme. Ti sei fatto un'idea precisa su cosa utilizzerai in gara?

"Oggi ho potuto provare tutte le soluzioni di gomme e per fortuna lavorano tutte molto bene sulla nostra moto, quindi dovrebbe essere facile fare la scelta giusta per la gara. Per ora sarei orientato su una dura all’anteriore, ma devo prima fare qualche altra prova domani. Oggi ci ho fatto 16 giri e si comportava ancora molto bene. Per fortuna abbiamo potuto svolgere tutto il piano di lavoro che ci eravamo prefissati per la giornata". 

Ti sei anche preso la soddisfazione di essere il pilota Ducati più veloce.

"Io il pilota più veloce sulla Ducati? No, sono stato veloce come Dovi, al millesimo. Certo fa piacere, ma è tutto collegato al fatto che appena arrivati qui ci siamo resi conto che la moto lavora davvero molto bene". 

Alcuni piloti si sono lamentati delle buche sul tracciato. 

"Le condizioni della pista non erano il massimo oggi. Ci sono parecchie buche lungo il tracciato ed anche considerando quest’aspetto devo dire che abbiamo lavorato davvero molto bene, anche con le gomme che sembrano funzionare sulla moto. Le buche rappresentano un problema soprattutto nei curvino veloci, perché quando ci passi sopra e sei molto piegato con la moto, lei inizia a scuotersi e si trascina questo movimento fino a fuori le curve. Credo che questo problema sia ancora più palese sulle Moto3, per questo ci sono state tante cadute oggi". 

Un altro tracciato del calendario che avrebbe bisogno di lavori molto grossi insomma. 

"Capisco che per risolvere questo genere di problemi sia necessario mettere sul piatto un enorme quantità di denaro, ma credo che per il futuro sia un investimento da mettere in programma".

Audio raccolto da Matteo Aglio a Brno

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