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Moto2, A Misano Bagnaia trova la vittoria, Fenati perde la testa

Pecco vince indisturbato per la sesta volta, con Oliveira e Schrotter sul podio. Romano tenta di "frenare" Manzi, con una manovra da bandiera nera

Moto2: A Misano Bagnaia trova la vittoria, Fenati perde la testa

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Calmo come l’acqua placida del mare in una “tranquilla” giornata di sole e senza vento, Francesco Bagnaia, prima dello start, diceva che avrebbe provato a vincere ancora.

A Misano con una livrea Ocean Rescue, il pilota Sky VR46 ha mantenuto le promesse, ed anche le premesse: il piemontese leader di classifica è stato - nel computo dei tre giorni del weekend - il più veloce in pista, dalle prove al warm up con passi sulla distanza inavvicinabili, avvantaggiato sulla griglia grazie alla pole position che preannunciava una fuga solitaria.

Chi voleva un Gran Premio ricco di sorpassi in testa, è rimasto deluso. Pecco è scappato sin dallo spegnersi del semaforo, poi ha martellato tutti nei 25 giri, conquistando la sesta affermazione stagionale: “volevo questa vittoria con tutto me stesso - ha svelato il numero 42 - e ci sono riuscito. Ora dovrò rimanere concentrato sino alla fine”. Per lui è l'ennesimo mattone del muro che comporrebbe il suo primo titolo Mondiale.

Il diretto rivale in campionato, Miguel Oliveira, ha tagliato il traguardo in seconda posizione, prendendo 20 punti, 5 in meno di Bagnaia. Il portoghese KTM è veloce ma non velocissimo, anche oggi ha dovuto cedere le armi al suo avversario: “sapevo che sarebbe stato difficile qui - ha ammesso il 44 - ho perso il treno nei primi giri, oggi ho limitato i danni”. In effetti, la strada per il titolo è ancora lunga e tutto può accadere.

Ed eccolo, il primo ed agognato podio del tedesco Schrotter, terzo dopo una gara eccellente, nella quale avrebbe anche potuto arrivare secondo: “finalmente - ha esclamato Marcel - è il primo podio per me, con la squadra possiamo fare anche meglio”.

Solitamente, parliamo delle posizioni che seguono il podio, oggi è diverso: il mare di Misano si è agitato - anche troppo - per Romano Fenati, protagonista di un episodio che farà discutere tutti per molto tempo: nel feroce duello con Manzi, l’ascolano si è affiancato al rivale e, improvvisamente, togliendo la mano sinistra dal semimanubrio della sua moto, Romano ha tentato di “frenare” Stefano, provando a tirare la leva del freno sulla moto rivale. Per fortuna non ci è riuscito ma - peggio per lui - la manovra non è sfuggita agli occhi attenti della Race Direction, che ha fatto esporre immediatamente la bandiera nera per squalificarlo.

I vari Pasini, Mir, Baldassarri, Quartararo e Binder e tutto il resto del plotone, se le sono date di santa ragione, evitando gesti pericolosi ed assurdi come quello di Fenati che, se fosse riuscito a pinzare i freni di Manzi, lo avrebbe improvvisamente fatto ribaltare ad alta velocità.

Classifica piloti: Bagnaia 214, Oliveira 206, Brad Binder 119. 

 

LA CRONACA- Schrotter voleva fregare Bagnaia ma Pecco resiste in staccata, restando primo, Binder è terzo, Pasini precede Oliveira in un passaggio nel quale si sprecano i sorpassi a centro gruppo. Cade subito Alex Marquez ed esce anche Fernandez. La colpa è del pilota Pons, entrambi si rimettono in sella e proseguono.

Bagnaia prova immediatamente a fuggire, cade Danny Kent, siamo nel secondo giro e Pasini supera Schrotter, mettendosi in caccia del numero 42, Joan Mir prova ad infastidire la coppia KTM composta da Oliveira e Binder.

Oliveira è alle prese con Schrotter, Mir e Binder, Bagnaia e Pasini restano là davanti. Baldassarri è decimo, Marini appena dopo, Manzi in zona punti.

Restano 17 passaggi da completare, Bagnaia è primo, Pasini secondo, più distante Oliveira, terzo. Navarro è quinto, pronto ad attaccare Schrotter, Binder si trova in settima posizione, Quartararo con la Speed Up è ottavo.

Sul rettilineo del traguardo la Kalex numero 10 di Luca Marini sprigiona una lunga fumata bianca, costringendo il pilota al ritiro. Il suo compagno di squadra guida la corsa, Pasini è secondo, Oliveira terzo.

Nel tentativo si superare Vierge, Sam Lowes cade alla Misano 1, salutando la compagnia degli avversari; Manzi e Corsi si trovano in zona punti, in mezzo a gente come Aegerter, Lecuona e Gardner. Lecuona che ha ricevo una penalizzazione da scontare a fine gara.

Ha perso terreno Mattia Pasini: Pecco fugge, il pilota Italtrans deve difendersi da Oliveira e Schrotter, ormai alle calcagna del terminale di scarico della Kalex numero 54.

Ecco l’attacco di Oliveira al Curvone, Pasini risponde, ma Miguel supera l’italiano con una staccata vincente alla fine del rettilineo. Schrotter si gode lo spettacolo, tenendo caldo l’attacco su Mattia, più indietro cade Nagashima.

Navarro riceve la comunicazione dalla Direzione Gara: Jorge dovrà restituire la posizione a Baldassarri, cioè, la sesta.

Fenati e Manzi lottano per la quindicesima posizione e si toccano diverse volte. I due italiani erano già ai ferri corti qualche giro prima, volano gli insulti, cade a terra Stefano e si ritira.

Schrotter supera Pasini, prendendosi la terza posizione, il tedesco ha davanti Oliveira e Bagnaia. Più indietro arrivano segnalazione dalla Race Direction a Joe Roberts e Joan Mir: ancora una uscita di pista e la penalizzazione sarà loro comminata.

Mir salta Pasini per la quarta piazza, Baldassarri è sesto, Binder ottavo, Corsi undicesimo.

Arriva la comunicazione della Direzione Gara, con una bella penalità di oltre due secondi: in pieno rettilineo Romano aveva tentato di frenare la moto di Manzi, allungando la mano sinistra verso la leva del freno anteriore di Stefano. La manovra non è passata inosservata e l’ascolano riceve una bandiera nera.

Ultimo giro, Bagnaia deve “solo” tagliare il traguardo indisturbato, per vincere ancora quest’anno. Schrotter attacca Oliveira, ma sbaglia; Miguel è sul secondo gradino del podio, il tedesco terzo.

 

 

 

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