Biaggi: parlano amici e avversari

Capirossi, Cadalora, Pernat, Uncini e Suppo commentano a caldo il ritiro di Max


Il ritiro di Max Biaggi dalle corse segna la fine di un’epoca, quella del Corsaro capace per più di vent’anni di vincere, cadere, risollevarsi e fare parlare di sé nel bene o nel male nei circuiti di tutto il mondo. Un personaggio controverso, a volte scomodo, dal talento cristallino e il polso pesante. Biaggi ha segnato gli ultimi due decenni del motociclismo, prima con le 250 due tempi, poi in 500, MotoGP e alla fine in Superbike. Lascia il mondo delle moto da campione, con il numero uno sulla carena e il sorriso furbo sotto il pizzetto diventato un marchio di fabbrica. Abbiamo chiesto a chi lo ha conosciuto bene, in pista e nei box, le impressioni a caldo sul suo ritiro.

PERNAT: CHE ANNO IL ’94! – Carlo Pernat era a fianco di Max nella stagione del suo primo titolo in 250. “Ne ho un ricordo bellissimo – dice – è stato uno degli anni più belli di tutta la mia carriera. Max era fortissimo, aveva un carattere difficile, a volte ti faceva veramente incazzare, ma quando vinceva era capace di regalare emozioni incredibili. Quando conquistava una gara sembrava che avesse vinto il titolo”. Il manager genovese non è felice della sua decisione: “mi dispiace molto ma prima di ritirarsi ha dimostrato di potere essere vincente a 41 anni contro ragazzi molto più giovani, a quell’età devi rischiare molto per batterli – afferma – Ci eravamo sentiti negli ultimi tempi, gli avevo consigliato di correre ancora un anno e poi di diventare ambasciatore dell’Aprilia e forse lo farà. Probabilmente non ci sono state le condizioni per un altro anno in sella. Comunque smettere da campione del mondo è la cosa più bella e più giusta che si possa fare e farlo a più di quarant’anni non è da tutti”.

SUPPO: FU VICINO A DUCATI – Si ricorda del 2003 invece Livio Suppo, anno del ritorno di Ducati nel motomondiale. Le trattative per quell’anno furono con due piloti, Capirossi e Biaggi. “Fu la prima volta in cui ebbi a che fare direttamente con lui e trovai una persona molto professionale – racconta – Max preferì la Honda e noi prendemmo Loris che credeva molto nel progetto, ma continuammo a rimanere in contatto. L’ho visto l’ultima volta al Mugello e mi ha stupito la sua forma fisica, è un gran professionista”. Suppo lo paragona a un pilota che ama molto: “si è ritirato al top come ha fatto Bayliss, una cosa bellissima ma molto difficile da fare. Complimenti a Biaggi – continua – Penso che avere trovato il coraggio per decidere di smettere quando puoi ancora vincere sia stato molto difficile”.

Loris Capirossi, Valentino Rossi e Max BiaggiCAPIROSSI: DECISIONE CORAGGIOSA E GIUSTA – “Mi era capitato di parlare con Max negli scorsi mesi del suo ritiro e gli avevo consigliato di smettere, era arrivata l’ora – a parlare è Loris Capirossi, rivale in pista dai tempi della 250 – Ha preso una decisione coraggiosa e giusta. Lascia da campione del mondo e ha avuto una carriera lunga e con tanti successi, non penso che avrà rimpianti. E adesso lo aspetta una nuova vita”. La mente va alle tante battaglie in pista. “Abbiamo iniziato a duellare nel 1993 – ricorda Capirex – è stato un avversario molto forte, sicuro di sé e con tutte le caratteristiche per essere un campione”.

CADALORA: DOVRA’ ABITUARSI ALLA NORMALITA’ – Il più sorpreso di tutti della decisione di Biaggi è Luca Cadalora. “Non me lo aspettavo – ammette – alla base della scelta ci sono sicuramente delle motivazioni personali che è importante seguire. So che questa è una decisione difficile, adesso dovrà sopportare qualche mese di ‘sofferenza’, bisogna riabituarsi alla normalità, ma Max ha le capacità per riuscire anche in campi diversi da quello delle moto”. Il rapporto fra i due piloti è iniziato molti anni fa: “siamo diventati amici agli inizi della sua carriera e abbiamo continuato a sentirci – dice Cadalora – In quegli anni ero un po’ un riferimento per lui e ci capitava di condividere le nostra sensazioni in sella. Ha avuto una grande carriera, ne è sicuramente soddisfatto”.

UNCINI: CAPISCO LA SUA SCELTA – Biaggi riceve grandi complimenti anche da Franco Uncini: “un gran bel pilota – lo definisce – capace di vincere in 250, 500, MotoGP e anche in Superbike, gli vanno tutti i miei complimenti”. La sua decisione la condivide: “mi è più facile capirla di quella di Stoner – spiega – Ha più di quarant’anni e condivido la scelta di dedicare più tempo alla sua famiglia, gli affetti sono importanti nella vita. Da un altro punto di vista però mi dispiace, è un personaggio che mancherà nel nostro mondo, speriamo di riuscire a coinvolgerlo ancora anche se non da pilota”.

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