Tu sei qui

MotoGP: Marc Marquez fa già paura

Crutchlow: è un fenomeno, per Dovi fa troppa strada e Hayden ci scherza sù

MotoGP: MotoGP: Marc Marquez fa già paura

A soli 19 anni, Marc Marquez ha ufficialmente debuttato in MotoGP in occasione dei test di fine stagione a Valencia.

In molti attendevano il primo giorno di scuola del ragazzo dalla faccia buona e guida 'cattiva', erede di una delle MotoGP più invidiate del paddock: la Honda di Casey Stoner. Dopo aver a lungo atteso che la pista si asciugasse, Marquez ha percorso 28 giri con un miglior tempo di 1'33.403, il più veloce tra gli esordienti classe regina e solo 1'' più lento del compagno di squadra Pedrosa. Gli ultimi decimi, si sa, sono sempre i più difficili da limare, ma l'esordio del pilota di Cervera è stato seguito con attenzione da molti suoi colleghi.

Il più vocale è stato Cal Crutchlow, che si è sbilanciato al punto da definirlo "probabilmente il miglior pilota al mondo al momento". La fiducia istintiva del britannico nei suoi confronti dovrà però trovare una controprova a campionato iniziato. "Non credo possa puntare al titolo il prossimo anno, ma non ci vuole un genio per capire che sia uno di quelli 'speciali'. Ha stile, ed un talento particolare nell'evitare le cadute e dimenticarsene già dalla curva successiva. Come velocità mi ricorda Lorenzo. Darà del filo da torcere a lui e Pedrosa in più di un'occasione. Chiunque si può battere, ma credo che rimarrà al vertice a lungo".

Anche Andrea Dovizioso ha avuto modo di osservarlo mentre percorreva i primi chilometri sulla GP12. "Ho fatto cinque giri dietro di lui – ha detto il forlivese – Era lontano, poi l'ho ripreso e mi sono messo alle sue spalle per capire il suo stile. Fa ancora molta strada in curva perché viene dalla Moto2 e lì non si spigola tanto, ma è sicuramente veloce".

"Sarebbe stato meglio se fosse restato in Moto2, a fare ulteriore esperienza – ha scherzato Nicky HaydenSapevamo già che era veloce, ma mi ha stupito quanto andasse forte nel primo settore, che era quello più bagnato. Il suo arrivo farà bene a questa categoria ed allo sport in generale".

Più evasivo Dani Pedrosa che, liberatosi di un compagno ostico come Stoner, in Marquez ne ha trovato uno potenzialmente più ostico. Senza considerare la rivalità aggiuntiva dovuta al passaporto in comune. "Ci ho parlato solo dopo la fine delle prove – ha dichiarato Dani, schivando le domande dei giornalisti a riguardo – Sorrideva molto e diceva che la moto va molto veloce"

Non lo ha potuto osservare Valentino Rossi, scappato ad Aragon insieme a Lorenzo per cercare invano il bel tempo. Sulla scorta della vittoria dall'ultima posizione nella gara della Moto2, tuttavia, lo aveva addirittura indicato come suo erede. Il verdetto dei piloti sembra dunque unanime, non resta che attendere quello della pista.

Articoli che potrebbero interessarti