Manca l'OK, niente gomme morbide

La Bridgestone avrebbe portato dalla Germania una mescola più tenera


C'è stato un gran movimento venerdì sera nel paddock della MotoGP. Dopo tutte le polemiche riguardanti le gomme Bridgestone, giudicate troppo dure e lente ad entrare in temperatura dalla maggior parte dei piloti e quindi responsabili della moria di clavicole degli ultimi tempi, la casa giapponese aveva deciso di rimediare.

Del resto un po' fra i denti tutti i protagonisti avevano confessato di non sentirsi sicuri nel corso dei primi giri. Il più chiaro, in proposito, era stato Cal Crutchlow, una delle ultime "vittime": "la procedura per portare in temperatura queste gomme è troppo complicata - aveva detto il pilota britannico - ed io sono caduto a Silverstone con il gas chiuso, lanciato in aria. In Superbike le gomme calano da metà gara, ma si può andare a tutto gas dalla prima curva".

Per la Bridgestone queste parole ed altre meno esplicite ma egualmente chiare non sono state una buona pubblicità così dai piani alti è arrivata una concessione: pneumatici diversi, di mescola più morbida, avrebbero potuto essere spediti dalla Germania per Assen in tempo per il warm-up.

La soluzione, l'uomo di Colombo? Niente affatto perché l'ipotesi è durata una manciata di minuti. Quando infatti sembrava già fatta e la voce si era già sparsa nel paddock, la Bridgestone ha mandato i suoi PR in giro a spiegare che l'opzione era tramontata. Il motivo? Semplice, non c'era stata l'unanimità fra le squadre della MotoGP.

"E senza unanimità non possiamo cambiare le gomme nel corso di un Gran Premio".

Con buona pace, ovviamente, della sicurezza.

Provate ora ad indovinare la casa che si è opposta…

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