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MotoGP, Marquez: “Il rinnovo di Quartararo non mi ha sorpreso, lui ha più tempo di me”

Marc riflette sulla scelta del francese: “Quando sei in un progetto in cui ti è stato dato tanto e ti viene promesso di più, è normale avere pazienza e fiducia. Fabio non arriva da un periodo come quello che ho attraversato io”

MotoGP: Marquez: “Il rinnovo di Quartararo non mi ha sorpreso, lui ha più tempo di me”

La crisi di risultati in cui versa la Yamaha ormai dallo scorso anno sembrava destinata a portare Fabio Quartararo verso la separazione dalla Casa dei Tre Diapason, con cui ha fatto il suo esordio in MotoGP nel 2019, laureandosi poi Campione del Mondo nel 2021. Una mossa che avrebbe ricalcato per certi versi la decisione presa da Marc Marquez di lasciare la Honda al termine della passata stagione, con l’obiettivo di ritrovare stimoli e competitività in sella alla Ducati Desmosedici GP23 del team Gresini Racing. 

A differenza dell’otto volte iridato, tuttavia, il campione nizzardo ha deciso di rinnovare la sua fiducia nel progetto Yamaha e continuare a vestire di blu fino al 2026. Persuaso dai piani per il futuro presentati dal costruttore giapponese, che ha già iniziato la sua opera di rilancio con una profonda ristrutturazione della sua area tecnica, con l’innesto, tra gli altri, dell’ex tecnico Ducati, Massimo Bartolini. Un rinnovo difficilmente pronosticabile quello di El Diablo, che ha colto di sorpresa buona parte del paddock prima del fine settimana di gare ad Austin.

Chi non è rimasto particolarmente colpito dalla scelta del transalpino è stato però proprio il rivale Marc Marquez, come ha ammesso lui stesso commentando la notizia con i colleghi di Motorsport.com.Non sono sorpreso che Quartararo sia rimasto alla Yamaha. Prima di tutto perché la Yamaha è la Yamaha, proprio come la Honda è la Honda. Prima o poi arriveranno”, ha affermato il catalano. 

Pur essendosi trovato in una posizione simile a quella del transalpino, Marc è convinto che ci siano alcune sostanziali differenze tra le due situazioni. Ovvero l’età anagrafica, visto che Fabio può vantare ben sette anni in meno di lui, e il calvario sportivo che si è trovato ad attraversare dopo la frattura dell’omero destro sofferta a Jerez nel 2020. 

“Molti hanno fatto paragoni con la mia situazione, ma Fabio ha molto più tempo di me. Non ha attraversato un periodo come quello che ho vissuto io, con un infortunio molto importante, che mi ha portato addirittura a dubitare di me stesso - ha osservato il 31enne - Quando sei in un progetto in cui ti è stato dato tanto e ti viene promesso di più, è normale avere pazienza e fiducia che questo arriverà. Bisogna avere fiducia e anche fortuna, che gli ingegneri riescano a trovare la chiave che si traduce in una moto competitiva”.

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