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MotoGP, Marini: "Condizioni critiche, sollevato di non correre più in Moto2"

"In certi casi è bene prediligere la sicurezza, giusto cancellare la sprint. Quando c'è così tanto vento e difficile anche con moto con meno aerodinamica"

MotoGP: Marini:

Al termine del weekend della MotoGP in Australia Luca Marini accoglie con favore la decisione di Dorna di cancellare la Sprint Race, già posticipata alla domenica, dopo aver spostato al sabato la gara lunga a causa del rischio maltempo, già previsto alla vigilia dell'evento.

"E’ sempre difficile fare queste scelte, ma in certi casi è bene prediligere la sicurezza - ha dichiarato a caldo -  Se si guarda il vento, come si muovono  le bandiere e gli alberi, sarebbe stato pericoloso correre su una pista veloce come questa. Alla prima curva, dove terminano le tribune, le folate sono molto violente e tendono a buttarti fuori e a farti cadere ad oltre 330 km/h, duque è stato giusto così. Tutti sapevano sin dall’inizio che il clima sarebbe stato inclemente. La speranza era che le condizioni migliorassero, ma non è successo. Abbiamo provato di tutto, anche, correttamente, anticipare l’orario di avvio pur di correre, ma la natura non si può controllare".

Analizzando le fasi precedenti alla cancellazione del mini gran premio, il 26enne ha spiegato: "Io mi sono preparato come se dovessi essere normalmente al via, anche perché il tracciato era ancora praticabile. Se c'erano problemi di visibilità? Non so perché io ho girato da solo nel warm up. Bisognerebbe domandare ad altri piloti se fosse gestibile, il vento e il quantitativo d’acqua non sono stati un impedimento durante il warm up. Il guaio è che le basse temperature non fanno lavorare le gomme nel modo corretto, qui specialmente al lato destro. La mescola delle rain è molto soffice e ,visto che si piega a destra solo in due cambi di direzione, diventa complicato riscaldarle. Anzi, ogni giro è peggio. Non avendo fiducia si va meno sul gas e questo porta ad un ulteriore raffreddamento. Le difficoltà maggiori le ho notate nelle curve 1,4 e 8".

Tornando al meteo, il portacolori del team Mooney VR46 ha fatto una riflessione sulla Moto2, categoria da cui è andato via a fine 2020. "Quando c'è così tanto vento è sempre pericoloso, anche su moto meno elaborate sul fronte dell'aerodinamica. Ricordo che una volta in MotoGP avevano annullato le qualifiche, mentre noi in Moto2 avevamo dovuto disputarle. Era davvero impossibile guidare e stare in pista. Guardando la loro gara oggi, mi sono sentito sollevato di non esserci. Adesso capisco cosa di prova dai box quando ci vedono impegnati in condizioni critiche. Tra l'altro lì faticano con gli pneumatici. Dunlop sta crescendo, ma le coperture scivolano ancora troppo e senza fare nulla si rischia di cadere. Evidentemente devono ancora lavorare in questo senso, perché in Moto3 non hanno queste problematiche", ha chiosato.  A breve non sarà però più un problema del gommista britannico, che a partire dal prossimo anno sarà sostituito da Pirelli sia in Moto2 sia in Moto3.

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