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YAMAHA Tracer 9 GT+: le due anime di Sport e Touring convivono!

VIDEO - Lo Sport Touring secondo Yamaha è espresso ai massimi livelli sulla nuova versione della Tracer 9. Il radar è la grande novità, assieme al TFT da 7 pollici ultraconnesso, due device che portano l'esperienza in sella al livello successivo. Costa 16.499 euro e li vale tutti

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Avevamo provato la versione 2021 della Tracer 9 nelle varianti standard e GT. Ma adesso c'è la GT+ e quel 'plus' non è solo una sigla legata ad esigenze di marketing. Le forme sono quelle, ci sono rifiniture diverse e come sempre i tecnici di Iwata lavorano senza sosta sulla parte meccanica per ottenere il massimo da ognuno dei propri progetti. Ma su questa versione il plus è tutto legato all'elettronica che debutta su questa moto eche porta l'intera esperienza in sella su un livello completamente diverso. 

Il radar è uno di quei device a cui è molto facile abituarsi, con il cruise control adattivo che funziona in modo davvero impeccabile. Il nuovo TFT fa il resto, trasmettendoti subito la sensazione, una volta in sella, di essere al cospetto di una moto della generazione successiva rispetto alla pur ottima versione che l'ha preceduta. Roads of Life, le strade della vita. Il motto di Yamaha quando si parla di Sport Touring, la frase che identifica meglio di qualsiasi altra a cosa sia destinata questa moto. Il suo compito è quello di accompagnarti lungo le strade della vita e dopo averla provata possiamo confermare che lo fa al meglio. QUI potete scoprire nel dettaglio quanto sia fitta la scheda tecnica di questa Tracer 9 GT+, ma adesso voglio raccontarvi come è stato percorrere assieme a lei le magnifiche strade della Sardegna. 

Prova Yamaha Tracer 9 GT+: Orgia tecnologica

Non c'era bisogno di una rivoluzione, perché già la versione precedente di questa moto era un prodotto eccellente. Ma l'obiettivo di Yamaha era quello di andare oltre e basta avvicinarsi a questa GT+ per comprendere quanto sia stato accurato il lavoro svolto in quel di Iwata. Il design è rimasto invariato e non è stato minimamente turbato dalla presenza del radar anteriore, perfettamente integrato tra i due faretti laterali. In sella ti accoglie però qualcosa di completamente diverso, ovvero un TFT dalle dimensioni molto generose. Parliamo di 7 pollici, con un display chiaro e molto leggibile anche sotto la luce diretta del sole. La grafica è chiara, ci sono tre diverse modalità di visualizzazione delle informazioni e sono tutte molto riuscite. 

Il collegamento con la App Yamaha My Ride è veloce, hai a disposizione una vera piattaforma multimediale che controlli tramite il joystick sul lato sinistro del ponte di comando. Un sistema assolutamente intituivo, che ti permette di navigare tra le tantissime funzioni senza mai perderti e riuscendo velocemente ad instaurare quella confidenza che ti serve quando sei in sella e non è consigliabile distrarsi troppo nel tentativo di districarsi tra mille funzioni. 

La sella è regolabile su due altezze diverse e l’altezza minima è 3 cm inferiore rispetto alla versione precedente. L’ergonomia è perfetta se non si supera i 185 cm, la posizione non stanca e la protezione aerodinamica fino a velocità codice è ottima per quasi tutti i motociclisti. Il plexiglass è regolabile anche stando in sella, ma se superi i famosi 185 cm di altezza,  le turbolenze che genera sono abbastanza marcate nella zona del casco. Problema risolvibile acquistando il plexiglass più alto venduto come optional da Yamaha. Anche le pedane sono regolabili su due posizioni, così come la distanza tra sella e manubrio. I riser possono essere ruotati di 180° per aumentare o diminuire la distanza dal busto del pilota, così come l'altezza del manubrio. Puoi cucirtela addosso, ma di certo non è la moto più abitabile per chi è tutt’altro che un fantino.  

Prova Yamaha Tracer 9 GT+: Colonna sonora d’autore

Acceso il motore, il sound che ti avvolge è davvero splendido. Cupo, pieno ai bassi regimi, basta sfiorare il gas per sentire il CP3 prendere letteralmente vita e lanciarsi in una melodia degna del più accordato degli strumenti musicali. I tecnici di Yamaha hanno lavorato in collaborazione con la divisione di Iwata che si occupa della produzione di strumenti musicali e sebbene fossimo restii a credere possibile una collaborazione del genere, basta spalancare il gas la prima volta per convincersi di quanto sia vero. La colonna sonora è davvero da urlo, ed abbinata al carattere di questo motore, ti avvolge in tutti i modi. La Tracer risponde ovviamente alla normativa Euro5, ma i numeri non rendono l’idea di quanto sia migliorato questo motore. 

La curva di coppia è più piena ad ogni regime, l’allungo è leggermente migliore e la spinta talmente generosa anche in alto da andare a sbattere spesso con un limitatore che pur intervenendo in maniera lineare e morbida, toglie un po’ di gusto. La sensazione è che questo motore possa spingere ben oltre, ma sulla Tracer 9 GT+ quello che c’è basta e avanza per garantire divertimento e adrenalina. 

Yamaha Tracer 9 GT+ : Sport o Touring?

La sospensioni Kayaba semiattive di cui è dotata la GT+ portano l’esperienza di guida a livelli eccelsi. Ti sembra di essere su una sorta di tappeto che fluttua a pochi cm da terra, ma la realtà è che entrambe le ruote sono ancorate all'asfalto ed avverti un grande senso di sicurezza, che ovviamente ti porta a spingere ed alzare sempre di più il ritmo. E' qui che spunta l'anima Sport di questa moto, che interpreta il concetto di Sport Touring in modo del tutto particolare, con la spiccata propensione al primo dei sue aspetti, come è lecito aspettarsi da qualsiasi moto partorita ad Iwata. 

Un altro passo in avanti per la GT+ è rappresentato da un quick shifter che funziona in modo assolutamente egregio. Un burro sia in città, sia quando si decide di alzare il ritmo. La coppia del CP3 ti porta a non spremere mai le marce, puoi impostare la tua guida contando su una capacità del tutto innata di 'fare strada' con qualsiasi rapporto inserito. Ma se ti fai prendere dall'adrenalina e vuoi far cantare in alto questo piccolo gioiello a tre cilindri, il cambio risponde presente e riesce ad accompagnarti anche quando da Dottor Jekill, decidi di trasformarti in Mr Hyde. 

Yamaha Tracer 9 GT+ : Un netto passo in avanti

L'esperienza di guida garantita dalla presenza del radar è un valore aggiunto incredibile. Imposti la velocità, scegli a che distanza vuoi tenerti dal veicolo che ti precede, ed il cervello della Tracer 9 GT+ fa tutto il resto. Un sistema che pur essendo per sua natura invasivo, riesce ad accompagnarti in sella in modo del tutto naturale senza mai farti sentire isolato da tutto quello che accade attorno a te mentre sei in sella. Il suo intervento è morbido, è molto preciso nell'identificare gli ostacoli, capisce quando sei alle spalle di un veicolo lento e azioni le frecce per superarlo, aumentando in modo automatico la velocità. Una sorta di AI al servizio del pilota, ma non un cervello che voglia sostituirsi a questo. Piuttosto un compagno affidabile, che ti permette di godere appieno del lato Touring di questa Tracer. 

L'altro netto passo in avanti è rappresentato dal nuovo display TFT, una sorta di must per le moto della fascia premium. Anche in questo caso il lavoro svolto è davvero di livello eccellente, con un'unità ultraconnessa e facilissima da utilizzare. Non ti stanchi di navigare tra le funzioni, perché il linguaggio grafico è molto chiaro e la semplicità del tutto rende la vita in sella molto più gradevole quando magari devi affrontare dei lunghi trasferimenti. Cambiare mappa, personalizzare qualche parametro, navigare tra le canzoni presenti ed ascoltarle nel tuo interfono connesso. Tutte operazioni che puoi svolgere in completa sicurezza proprio per via della facilità di accesso.

Yamaha Tracer 9 GT+ : cosa ci è piaciuto e cosa meno

La lista dei pregi è lunghissima, mentre quella dei difetti davvero ridotta. Le dimensioni non sono particolamente generose quando sei in sella, chi non è un fantino forse soffrirà più del dovuto per via dell'angolo tenuto dalle gambe e soprattutto per una protezione aerodinamica carente (lo ribadisco, solo per chi supera i 185 cm). Tutto sommato questo secondo problema può essere risolto senza problemi attingendo al ricchissimo catalogo di accessori Yamaha, che ovviamente comprende anche un plexi maggiorato. 

Altro aspetto che non entusiasma è la conformazione dei bauletti laterali, che sono offerti di serie con la GT+. Sono abbastanza ampi da contenere due caschi integrali (uno per lato, ovviamente!) ma hanno una forma tutta dettata dal design e poco dalla razionalità, che di certo ne penalizza la capacità di carico. Un peccato perché avere nel box una moto del genere significa anche poter fare dei viaggi veri, coprire lunghe distanze e dunque avere la necessità di poter contare su una grande capacità di carico. 

La nuova Yamaha Trcaer 9 GT+ è disponibile nei concessionari Yamaha a partire dal prezzo di 16.499 euro. 

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