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VIDEO - Dovizioso: "Con queste MotoGP per superare devi rischiare sempre"

"Tra le ali, l'assetto ed altre cose, sei al limite del potenziale delle gomme, il pilota non ha margine di manovra. Non sono contro la Sprint Race, sarebbe stata bella con le moto di 4 anni fa"

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Andrea Dovizioso ha fatto il proprio debutto a Misano nel ruolo di Amdassador del progetto bLU cRU di Yamaha e c’è stata l’occasione di parlare con lui, scambiare due chiacchiere su questo progetto, sul test che ha svolto qualche giorno fa con una BMW GT3 che potrebbe consentirgli di tornare a cimentarsi nel DTM ed anche sull’attuale MotoGP, che sta affrontando cambiamenti molto importanti che il Dove ha analizzato con la solita precisione. 

"Mi fa piacere essere qui, in questo progetto che è molto interessante - ci ha detto Dovi - viene data la possibilità a meccanici ed ingegneri di fare vari step, invece di andare a lavorare in dei team e sperare di sopravvivere. In tanti team sono tutti abbastanza aggressivi con i giovani, quindi spesso è difficile sopravvivere. Invece Yamaha con questo progetto consente a questi giovani di fare esperienza in pista, che è quello che serve di più. Oggi mi sono divertito a farli lavorare. Chi ha avuto a che fare con me, sa che sulla precisione di certe cose sono stato sempre abbastanza stressante!".

Come procede il lavoro nell'impianto di Monte Coralli che hai preso in gestione?
"La mia idea è di fare più cose in questo impianto. Ho un gruppo di persone dedicate, ci stiamo lavorando perché è un parco che ci darà la possibilità di fare davvero tantissime cose. Idee ce ne possono essere tante, ma poi devono stare in piedi. Il progetto piace a tutti quelli a cui lo mostriamo, tutti vogliono partecipare. Ancora non abbiamo tutti i dettagli, ma mi sto dedicando a tantissime cose. Ci vorrà tempo per avere tutto finito. Ci saranno anche le bici, vari percorsi. Vengono fuori idee tutti i giorni, potrà diventare un punto di ritrovo per davvero tante tipologie di appassionati". 

Le sirene delle 4 ruote continuano a funzionare. Ci racconti del test con la BMW GT3?
"Spiego come è andata! Mi è arrivata una telefonata da un Team bello carico e la settimana dopo siamo andati a fare il test, questa è la verità! La macchina è bellissima, va fortissimo. Nel DTM ci corrono veri professionisti, il livello è molto alto. Stiamo parlando, loro del team sono davvero belli carichi, ma io sono il tipo che vuole fare le cose in un certo modo, ne stiamo parlando e vediamo". 

Che idea ti sei fatto di questa MotoGP, che sembra tanto diversa rispetto a quella in cui tu lottavi con Marquez?
"Avrei bisogno di tempo per entrare nei dettagli. La mia idea è che in MotoGP, come è giusto che sia, ci sia un continuo sviluppo perché ci sono tanti invetimenti da parte delle Aziende e questo è bellissimo, la scuola resta la Formula1. Ma questo porta alla possibilità di sviluppare la prestazione in modo incredibile, il che è molto affascinante per gli ingegneri, ma diciamo che va a discapito della guida dei piloti. Il pilota può giocare meno con la moto, questa MotoGP è sempre più veloce e affascinante, ma adesso superare è davvero complicato. Questo perché le ali, l’assetto e tutto quello che si usa adesso, da’ la possibilità di frenare più forte, ma questa possibilità porta al limite del potenziale della gomma. Questo vuol dire che ogni volta che un pilota frena è assolutamente al limite meccanico, cosa che non era possibile fare prima. Di conseguenza il pilota non ha margine di manovra". 

Non c'è più margine?
"Si frena forte, al massimo e basta. Prima potevi staccare 5 metri prima o dopo, magare fare una manovra che ti avrebbe permesso di recuperare. Adesso no, tu stacchi e quello è, non puoi più recuperare del margine in frenata, di conseguenza devi prenderti dei rischi e spesso va male. Questo dal punto di vista del pilota è brutta, perché possono fare molta meno strategia durante la gara. Oggi la strategia è velocità e basta. Quelli che non ce l’hanno provano a colmare il gap in altri modi e succedono degli errori. Questo non è stupendo nella MotoGP di oggi ma non si può dare la colpa a nessuno. Semplicemente gli ingegneri sviluppano al massimo per trovare la prestazione, ed è il motivo per cui io ho sempre detto che cambiare il regolamento è la cosa migliore. Se giri due secondi più forte non c’è più spettacolo. Se invece i piloti hanno la possibilità di fare strategie, crei movimento, sorpasso. La vedo così, parlando senza entrare troppo nel dettaglio". 

E cosa pensi invece della Sprint Race, a te sarebbe piaciuto correrla?
"Non credo ci siano tanti piloti felici per la Sprint Race, perché fisicamente è tosta fare un weekend così. Però il pilota si può adeguare, può non essere un problema. Secondo me resta una difficoltà con queste moto che ci sono oggi. Se ci fossero le moto di quattro anni fa, dove c’erano tanti sorpassi perché ognuno guidava in un modo, poteva creare delle belle manovre in pista. Certo, sarebbero in ogni caso stati tutti più aggressivi. Adesso se vuoi superare devi prenderti un rischio quindi diventa complicato pensare ad una Sprint Race. Non sono contro, ma con queste moto qui per i piloti è davvero tosta". 

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