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TGPOne Sepang, Pernat: "Una MotoGP sempre più italiana grazie a Ducati"

VIDEO - Da Sepang in compagnia di Carlo Pernat, commentiamo i risultati della prima giornata di test dei piloti ufficiali. Tra sorprese come Acosta e Yamaha e riconferme come Martin e Bastianini, e con uno sguardo allo stato della MotoGP in generale

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In compagnia di Carlo Pernat per il nostro primo TG GPOne "a tre" della stagione iniziata ufficialmente oggi coi primi test dei piloti sul circuito di Sepang, sono già molte le novità, le sorprese e le conferme in pista. Il tempo avverso dei giorni scorsi ha creato alcune criticità sul tracciato, lo sa bene lo sfortunato Raul Fernandez che tradito da una chiazza umida ha dovuto salutare prematuramente i test a seguito di un violento highside, ed il pilota ha scelto di non tornare per recuperare in vista dei test del Qatar. Medesima sorte anche per Franco Morbidelli, ancora in recupero dopo la brutta caduta subita a Portimao in cui l'italiano è stato sportivamente soccorso dai fratelli Marquez.

Una prima giornata di test che ha visto primeggiare la Ducati di Jorge Martin, seguito dalla sorpresa Pedro Acosta già competitivo sulla sua KTM. Chiude il terzetto un velocissimo Fabio su di una Yamaha ora più competitiva. Di Giannantonio quarto si dimostra l'outsider intravisto sul finale della scorsa stagione, mentre un quinto Enea Bastianini dimostra di volersi lasciare alle spalle lo sfortunato 2023 quanto prima. Nono riferimento al cronometro per Marc Marquez, tradito da alcuni problemi tecnici, lo spagnolo sta ancora prendendo le misure della sua nuova GP23. Tanto anche lo sviluppo in pista da parte delle altre case, con una KTM molto competitiva ed una Aprilia che "gioca" provando tantissime componenti aerodinamiche nuove.

Di seguito le parole di Carlo Pernat:

"Sono rimasto Impressionato da Acosta sulla ktm, mi aspettavo un apprendistato più lungo da parte sua. E' stata una buona sorpresa anche la Yamaha con un Fabio competitivo, ma occhio anche ad Alex Rins.  Jorge Martin è stato un martello sin dai primi giri, ed Enea Bastianini è tornato a lottare tra i più veloci. Mi aspetto domani tante altre prove, e l'ultimo giorno i piloti lavoreranno per il giro veloce".

Poi il discorso verte sullo sviluppo, con una MotoGP a trazione Ducati che sembra aver trovato nel talento italiano la sua chiave di lettura.
"Questo vantaggio di ducati, che c'è ancora, ha fatto si che le altre case piuttosto che innovare siano andate a pescare uomini da Ducati, Bartolini nello specifico è stata una grossa perdita per loro. Questo ovviamente è un merito di Ducati, ma non so se sia una cosa interamente positiva per la MotoGP.  In ktm ora si parla italiano, basti pensare a Guidotti, Populin, Giribuola... e sta diventando così anche in Yamaha con Marmorini. Pensiamo anche a Ciabatti che ora entrerà nel mondo del cross, e sarà rimpiazzato da Grassilli, formatosi anch'egli in Ducati. Forse l'unica casa che è rimasta fedele alla propria ideologia è rimasta la Honda, che però ha molti nuovi giovani nel box. L'Aprilia è un caso a parte, non hanno fatto troppi acquisti in termini di team ma stanno sviluppando molto l'aerodinamica, in passato avevano fatto molti acquisti dal mondo della auto, mi chiedo se questo avrà un effetto positivo sul mondo delle moto, ma me lo auguro".

Una criticità chiave della MotoGP restano gli sponsor.
"Un'altra sorpresa  mi sembra sia la carenza di sponsor, Repsol in Honda ora ha meno spazio sulla carena, ed in Gresini nonostante marc latita il main sponsor".

Infine il manager entra nel dettaglio del passaggio di testimone da manager per Arbolino, ora affidato a Valera.
"Ho lasciato andare Arbolino perchè si trasferiva in Andorra e per me diventava difficile seguirlo, così, anche data la mia età, ho deciso di lasciare andare. Ho parlato con Valera e ha fatto tutto benissimo perchè gestisce tutto di là, anche se siamo rimasti d'accordo e mi terrò le sponsorizzazioni. Penso che per Tony questa sarà un'ulteriore occasione di crescita, è un pilota fortissimo e vivrà circondato da altri piloti forti, e sarà gestito da un manager molto bravo. Ma Arbolino sulla decisione è stato chiaro e gli ha subito detto: "vengo con te solo se Pernat è d'accordo!".

 

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