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MotoGP, Uccio: "Valentino Rossi non si è voluto mettere di traverso con Yamaha"

"Non sarebbe stato corretto nei confronti dei giovani. Lorenzo tester? Vale è contentissimo di avere un pilota come Jorge che lavora per lui"

MotoGP: Uccio: "Valentino Rossi non si è voluto mettere di traverso con Yamaha"

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Alla presentazione dello Sky Racing Team VR46 al Ranch di Tavullia, anche se assente, il grande protagonista è stato comunque Valentino Rossi. Vuoi per la location, vuoi perchè l’aria intorno al Dottore in questi giorni è davvero rovente. Yamaha ha scelto di puntare sui giovani Vinales e Quartararo non aspettando Rossi che avrebbe scelto se continuare o meno solo al Mugello. Al Ranch, ovviamente, c’era anche Uccio Salucci, DS dell’Accademy di Valentino Rossi ed amico del nove volte campione del mondo. Quali sono le sensazioni di Vale in questi giorni? Ci è rimasto male?

No, non c’è rimasto male - ha detto Uccio ai margini della presentazione - con Yamaha ne parliamo da giorni e ci siamo visti tante volte in questo periodo, anche con Lin Jarvis. Tra di noi c’è un bel rapporto e trasparenza sia nelle decisioni belle che in quelle meno belle, come questa. Abbiamo raggiunto insieme un accordo perchè Yamaha non poteva aspettare Valentino fino al Mugello per muoversi sul mercato, allora noi non ci siamo voluti impuntare anche perchè non sarebbe stato giusto nei confronti dei giovani, perchè sarebbe stato brutto”.

Nel caso in cui Vale dovesse decidere di continuare c’è l’ipotesi Petronas con trattamento ufficiale per il 2021-2022, cosa nel pensate?

“Si, c’è stata questa offerta e ci siamo detti “perchè no?!”. Però ora tutto ruota intorno a Valentino che vuole vedere se come va e se andrà bene non sarebbe male correre con Petronas ”. 

Quali sono i prossimi movimenti? Tra pochissimo si scende in pista a Sepang. 

“Si, partiremo lunedì. Io Vale lo vedo tranquillo, carico e voglioso di provare la nuova Yamaha, ne parla sempre e dice che secondo lui la Casa ha preso la giusta direzione, si era visto qualcosa già nei test di Valencia e Jerez. Ora vedremo la moto definitiva, lui non vede l’ora di salirci”. 

Altra notizia di queste ore è l’ufficialità di Lorenzo come tester Yamaha. Come l’ha presa Valentino?

“E’ contento di avere uno come Lorenzo che lavora per lui. Lorenzo è Lorenzo, lo scorso anno ha avuto una parentesi difficile, lui conosce la Yamaha proprio come noi ed è un cinque volte campione del mondo. Yamaha ha fatto un’ottimo lavoro ad ingaggiarlo”

Però tra un anno potrebbe essere un Lorenzo di troppo nella scalata di Luca Marini verso la MotoGP, ed in particolare nel team Petronas. 

“Vedremo, ben venga per loro. Ma se devo scegliere ci metto Marini nel 2021 in Petronas”

Proprio parlando di Marini, oggi avere presentato le nuove moto. E’ l’anno giusto per Luca?

“Ogni anno è cruciale ma non ti nascondo che Luca quest’anno è carico per giocarsi qualcosa di importante. Il mondiale lo vince uno solo ma non vedo perchè lui non possa essere quell’uno”. 

Le Moto2 ora si avvicinano molto di più alla MotoGP. Tu credi che Luca sia pronto per il salto o è uno di quei piloti che devono prima vincere il mondiale e assestarsi?

“Se si arriva in MotoGP da campione del mondo ovviamente si ha una carica in più. Ma Luca è già un pilota da top-class, è meticoloso, lavora sulla telemetria ed è un po’ un pilota ingegnere. A questi livelli sono tutti forti ma è questo aspetto che fa la differenza”. 

Ci si aspettava tanto da lui anche nel 2019…

“Lo scorso anno abbiamo sofferto il cambio tecnico della gomma, che al posteriore è diventata più grande. Non siamo stati bravi come team a mettere a disposizione di Luca un mezzo competitivo ma appena è arrivato ha vinto due gare di fila, poi è caduto in Australia e abbiamo perso un po’ di terreno”. 

Al fianco di Luca oggi c’era tutto il team al completo, compresa la Moto3. Cosa ne pensi di questi piloti?

“Il team è coeso, in questi anni ho imparato che è meglio avere una squadra di piloti lineari che vanno d’accordo tra di loro piuttosto che il fenomeno che non ascolta o che fa come gli pare a lui. Loro sono amici, sono affiatati. Li vedo così”.

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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