Tu sei qui

MotoGP, Risposte e curiosità: i test di Valencia in 10 domande

A prove finite tiriamo le conclusioni della due giorni: il debutto di Lorenzo su Ducati, le luci e le ombre di Yamaha, il Big Bang di Honda

MotoGP: Risposte e curiosità: i test di Valencia in 10 domande

I test di Valencia sono stati l’ultima occasione per vedere tutti i piloti della MotoGP sulla stessa pista fino al prossimo anno. Sono stati due giorni intensi con tante novità (ben 12 i cambi di casacca fra i piloti) e curiosità. In Spagna abbiamo anche visto le nuove moto, debutti eccellenti e tanto altro.

Non sempre i numeri dicono tutto sui test, in cui ognuno fa un lavoro diverso, ma la due giorni spagnola ha comunque offerto molti elementi su cui ragionare.

Abbiamo cercato di riassumerli in 10 domande e relative risposte.

IL DEBUTTO DI LORENZO SULLA DUCATI E’ STATO POSITIVO? - Sì, ed era da un po’ di tempo che un pilota, sceso per la prima volta dalla Desmosedici, sorrideva sotto al casco. La prima giornata è stata coronata dal 3° tempo, mentre nella seconda Jorge è stato 8°. Il maiorchino ha però molto lavora da fare per dare più indicazioni possibili agli ingegneri perché Valencia è stato il suo primo e ultimo test nel 2016.

PERCHE’ LE DUCATI HANNO USATO LE ALI? - Le appendici saranno vietate nel 2017, ma le moto ufficiali le montavano. Gigi Dall’Igna ha spiegato il perché di questa scelta: “volevamo confrontare le ciclistiche 2016 e 2017 senza altre variabili e senza perdere tempo, che era poco, per adeguare il setup”. Dovizioso ha comunque provato la GP16 senza ali e anche il tester Michele Pirro ha guidato una moto con la carena ‘liscia’.

PERCHE’ IL 99 DI LORENZO AVEVA DUE DIAVOLI? - E’ la nuova grafica che Jorge userà nella prossima stagione. Prima aveva un 9 con le corna e una con l’aureola, ma il maiorchino sembra essere ‘indiavolato’ sulla rossa. Una curiosità, Lin Jarvis (il managing director di Yamaha) è molto religioso e non gli è mai piaciuto l’utilizzo di questi simboli da parte di Lorenzo.

COME HA FATTO VINALES A ESSERE SUBITO COSI’ VELOCE? - Il passaggio dalla Suzuki alla Yamaha è forse il meno critico possibile, perché le due MotoGP giapponesi sono concettualmente simile. Entrambe hanno un motore 4 cilindri in linea e questo senza dubbio ha grande influenza nella ciclistica e nel modo di guidarla. Per questo Maverick ha trovato la M1 molto… simile alla GSX-RR.

PERCHE’ VINALES E’ STATO PIU’ VELOCE DI ROSSI? - Maverick è andato molto più forte del nuovo compagno di squadra, per 0”734. Qui non stiamo però parlando di qualifiche, ma di test. Vinales ha usato per i due giorni di Valencia la M1 in versione 2016, con l’unico obiettivo di fare esperienza. Valentino ha invece portato avanti lo sviluppo, facendo comparazioni tra moto nuova e vecchia e provando diverse combinazioni di motore e ciclistica, senza pensare troppo alla prestazione assoluta. Se pensiamo che il Dottore in qualifica aveva girato in 1’30”128, la distanza dallo spagnolo scende a circa due decimi.

A ROSSI E’ PIACIUTA LA M1 2017? - Purtroppo no, anche se Valentino è stato molto politico nei suoi commenti. La prima evoluzione del motore è stata bocciata, “ci aspettavamo di più”, mentre il telaio è stato rimandato, “aspetto di provarlo ancora a Sepang prima di dare un giudizio definitivo”. Più ombre che luci, per il momento.

CHI E’ STATO LA SORPRESA DEI TEST? - Aleix Espargarò con l’Aprilia. Non solo lo spagnolo con la RS-GP ha replicato praticamente il suo tempo in qualifica con la Suzuki, ma ha anche abbassato di un secondo i riferimenti che avevano fatto segnare Bautista e Bradl.

CHI E’ STATO LA DELUSIONE DEI TEST? - Karel Abraham, al suo ritorno in MotoGP. Non si può dire che al pilota ceco manchi esperienza, ma certamente a Valencia gli è mancata velocità. Nell’ultimo giorno è arrivato davanti solo al collaudatore Suzuki Tsusa, non certo un fulmine di guerra.

IL NUOVO MOTORE HONDA E’ BIG BANG? - Stiamo parlando della successione degli scoppi, in questa tipologia di propulsore non vengono equamente distribuiti nei 360° di rotazione dell’albero motore ma concentrati. Lasciando da parte i tecnicismi, i tecnici HRC hanno tenuto le bocche cucite ma, ad orecchio, il suono del 4 cilindri Honda è molto diversa ora…

COM’E’ ANDATA KTM? - Meglio che nel GP sicuramente. Smith non è ancora in perfetta forma, ma Pol Espargarò fornisce chiare indicazioni. Un gap di 1”878 non è contenuto su una pista corta come quella di Valencia ma è in linea, per fare un confronto, con quanto fatto da Suzuki al suo rientro: Aleix chiuse i primi test a 1”619 dal migliore.

CHI E’ STATO IL MIGLIORE DEBUTTANTE? - Il premio va equamente diviso fra i due piloti Tech3 Jonas Folger e Johann Zarco. Il tedesco ha chiuso i test al 10° posto con meno di un secondo di gap da Vinales, solo 67 millesimi più lento il francese. Il più sfortunato è stato Rins che si è lesionato due vertebre, ma anche Lowes è caduto pesantemente il primo giorno, tanto da non avere girato il secondo.

Articoli che potrebbero interessarti