È cominciato con il giusto piglio l’ultimo Round dell’anno di Nicolò Bulega. Nell’appuntamento cruciale di Jerez, ultimo atto della sfida tra lui e Toprak Razgatlioglu, l’alfiere Ducati è stato autore di un ottimo venerdì, concluso in seconda posizione, a 150 millesimi dal riferimento siglato da Michael Ruben Rinaldi.
“Di solito sfrutto il venerdì per imparare la pista e capire come si comporta la moto, ma oggi non era necessario, perché avevo già guidato la Superbike su questo circuito e, più o meno, sapevo già come guidare nelle FP1 - ha commentato Bulega - Sono partito bene, stamattina avevo un gran bel passo e un buon feeling. Un po’ meno al pomeriggio, ma credo sia stato così un po’ per tutti, per via di un lieve peggioramento delle condizioni del tracciato, che offriva meno aderenza. In generale, però, le sensazioni erano buone e ho fatto il mio miglior tempo con gomme molto usate, quindi sono contento”.
Già piuttosto vicino a Toprak lo scorso weekend ad Estoril, in Andalusia il debuttante emiliano sembra essere sullo stesso livello del suo avversario.
“All’Estoril ero più vicino ma soltanto in Superpole Race, perché nelle gare lunghe Toprak è stato più veloce. Lo era già dalle FP1 - ha puntualizzato - Qui ritengo di poter essere leggermente più vicino. Sinceramente, non saprei se siamo allo stesso livello. Devo controllare il passo di tutti, ma penso di avere un buon potenziale. Perché, come dicevo, ho avuto un buon passo, delle buone sensazioni e possiamo ancora migliorare, dato che non sono ancora al 100%. Dobbiamo lavorare in vista di domani, ma di solito non sono così felice al venerdì e questo è positivo”.
Proprio quella di sabato potrebbe essere una giornata decisiva, visto che Razgatlioglu avrà l’opportunità di chiudere i giochi per il campionato già in Gara 1.
“Mi sento molto rilassato, come al solito. Sono concentrato su ciò che devo fare, perché so che Toprak ha un grosso margine e ha soltanto bisogno di prendere la bandiera a scacchi, per conquistare il titolo. Per questo, non penso al campionato in questo momento, ma soltanto a fare il massimo. Se riuscirò a vincere, tanto meglio. Poi vedremo dopo la gara”, ha detto Nicolò.
In questo difficile confronto Bulegas potrà comunque contare sul supporto dei suoi cari e di amici come Enea Bastianini, pronto a sfidare la differenza di fuso orario per cercare di vedere la gara del suo compagno di marchio.
“Ho molti amici anche al di fuori del mondo delle corse che mi hanno inviato tanti messaggi ed è sempre bello vedere di avere così tante persone al tuo fianco. Ti fa sentire meno solo, anche se poi lo sei quando sali in moto. È molto piacevole avere così tante persone a supportarti” ha commentato il 25enne, che nel primo test a Jerez in ottica 2024 non avrebbe mai immaginato di arrivare all’ultimo Round ancora in lotta per il titolo.
“Quando sono arrivato in Superbike sono stato molto veloce già dal primo giorno, ma nella mia mente continuavo a dirmi che poi in gara sarebbe stata tutta un’altra storia, e che potevo essere veloce per due o tre giri”, ha ammesso.
Oltre alla partita iridata, uno dei temi caldi di questi giorni è la sostituzione di Fabio Di Giannantonio in MotoGP dopo la sua operazione alla spalla. Se Valentino lo chiamasse per rimpiazzare il romano, Bulega cosa risponderebbe?
“È difficile, perché penso mi renderebbe molto orgoglioso ma non so se mi piacerebbe andare, perché la MotoGP in questo momento è a un livello incredibile. La moto è molto difficile e, anche se sei un buon pilota, non puoi pensare di salire così su una MotoGP, in mezzo a 20 leoni, con l’abbassatore e tutto quello che hai da fare in ogni curva - ha risposto il diretto interessato - È molto difficile e hai bisogno di tempo per abituarti, non perché non sei al giusto livello, ma perché lo stile di guida è completamente diverso. Quindi, non penso sia una buona idea quella di andare direttamente in MotoGP, senza aver fatto test né altro. Se qualcuno mi proponesse di andarci dopo aver fatto un test, allora, magari, potrei dire di sì. Senza test, però, penso sia meglio restare in Superbike. Se ho ricevuto qualche chiamata? No”.