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Nagashima: “Non so se Honda abbia una moto, ma voglio tornare in SBK”

Il pilota giapponese racconta il suo sorprendente esordio a Phillip Island, aprendo a un suo ritorno nel Mondiale dedicato alle derivate di serie

SBK: Nagashima: “Non so se Honda abbia una moto, ma voglio tornare in SBK”

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È stato un autunno denso di appuntamenti quello di Tetsuta Nagashima, che negli ultimi due mesi è stato il jolly di Casa Honda. Dopo l’esordio in MotoGP a Motegi in veste di wild card, come premio per la vittoria nella 8 Ore di Suzuka, il giapponese è stato chiamato a sostituire l’infortunato Nakagami nei GP di Thailandia, Australia e Malesia, per poi fare il suo debutto in SBK, sulla Fireblade del convalescente Lecuona. Ed è proprio tra le derivate di serie che il 30enne di Kanagawa ha dato il meglio di sé, conquistando 13 punti iridati nel suo weekend d’esordio, concluso con il 9° posto in Gara 2.

“È stata una domenica divertente, ma complicata - ha raccontato Nagashima - La Superpole Race è stata un po' deludente perché non avevo mai usato una gomma intermedia. Non potevo sceglierla non avendola mai provata, quindi ho optato per la gomma da bagnato sia all’anteriore che al posteriore, ma dopo due,tre giri era già praticamente andata. Le corse vanno così, ma è stata in ogni caso un’esperienza formativa”. 

Nonostante la scarsa esperienza con le Pirelli e l’imprevedibilità del meteo australiano, Nagashima può ritenersi più che soddisfatto di quanto fatto in Australia, dove ha chiuso il fine settimana come miglior Honda al traguardo, grazie alla caduta di Vierge nell’ultima manche di gara.

“Gara 2 non è andata così male. Ero abbastanza soddisfatto del mio passo, ma non della mia partenza. Ho bisogno di fare un po' più di pratica in questo senso, avendo perso un po' di sensibilità. Come ho detto, però, il nostro ritmo era buono e il mio feeling con la moto era migliore rispetto a sabato - ha commentato il giapponese - Sono ancora curioso di sapere cosa avremmo potuto fare con un po' di tempo in più e con un meteo più stabile. Nelle FP3, ad esempio, sono caduto mentre seguivo Jonathan (Rea) perché non avevo ancora capito il limite delle gomme Pirelli: ho ancora da imparare, questo è certo. Comunque, nel complesso, questo fine settimana è stato un'esperienza molto piacevole e voglio ringraziare la Honda e il team per questa opportunità. Spero che possano continuare a migliorare, con il lavoro svolto e i dati che ho raccolto. Non vedo l'ora di vedere la squadra fare bene il prossimo anno”.

Questo sorprendente esordio a Phillip Island potrebbe portare a un ritorno di Tetsuta in WorldSBK, nel prossimo futuro? 

Ora penso che non avrò una pausa invernale, perché farò sicuramente dei test - ha raccontato Nagashima al sito ufficiale del campionato - Questo tipo di esperienza per me è molto bella, ma ho tre figli e una moglie. Voglio competere con i piloti titolari il prossimo anno e voglio ritornare qui. Forse ora dovrò spingere un po' di più la Honda! Non so se abbiano un posto in più. Sono felice e se ne avrò l’occasione”.

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