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SBK, a Portimao si discute sull'introduzione delle super concessioni

I membri di Dorna, FMI e MSMA stanno valutando possibilità di intervento per i costruttori più svantaggiati, che vadano al di là della sola messa a punto del motore. Vediamo cosa cambierebbe rispetto a oggi

SBK: SBK, a Portimao si discute sull'introduzione delle super concessioni

Lo sviluppo delle moto non si ferma, nemmeno in SBK. Proprio per questo, come riportano i colleghi di Speedweek, i membri della Commissione Superbike si riuniranno a Portimao per discutere delle nuove “parti in super concessione” e di una loro introduzione anticipata. Un’agevolazione per le moto che faticano a tenere il passo con le più vincenti, che dovrebbe rendere il campionato più competitivo e livellato, permettendo ai costruttori interessati di andare a intervenire sui punti deboli della propria creatura, anziché sulla sola messa a punto del motore.

Modificare la prestazione pura del propulsore non è più sufficiente ad arginare il gap con i migliori, per questo, Dorna, FMI e MSMA (l’associazione dei costruttori) stanno vagliando delle deroghe alle attuali normative standard, che permettano ai costruttori di andare a correggere quei difetti di progettazione propri del modello stradale, che si riflettono in negativo sulle prestazioni in pista.

Come funzionano le concessioni?

Il regolamento attuale prevede un sistema a punti, che permette ai costruttori più in difficoltà di poter beneficiare delle concessioni. La graduatoria è stilata in base ai podi conquistati da ogni pilota, assegnando tre punti per la vittoria, due per il secondo posto e uno per il terzo.

Dopo i primi eventi dell’anno, quindi, si procede a sommare tutti i punti ottenuti nelle gare disputate su asciutto (incluse quelle flag-to-flag), permettendo ai costruttori che si trovano a nove o più lunghezze di distacco dal migliore di portare un aggiornamento del motore durante la stagione, congelando al contempo lo sviluppo del leader. Ad oggi, sono Honda e BMW a beneficiare di questo regolamento.

Cosa cambierebbe?

Con le differenze di velocità tra le case costruttrici del Mondiale (Ducati, Kawasaki, Yamaha, Honda e BMW) che si sono fatte sempre meno evidenti, tuttavia, i membri della Commissione SBK stanno valutando delle opzioni che permettano di intervenire più in concreto sui limiti concettuali dei modelli, al fine di rendere più combattuto il campionato. Ma in che modo?

Un costruttore deve presentare apertamente i suoi problemi a MSMA e FIM e dichiarare cosa vorrebbe cambiare ha spiegato a Speedweek Marc Bongers, direttore di BMW Motorrad Motorsport. “Se poi ottiene le super concessioni, ha una misura molto limitata per risolvere il problema”. “Definire le parti in super concessione non è facile, ma è comunque un campionato quasi di serie. Ecco perché non è detto che tutti possano fare quello che vogliono”, ha continuato Bongers.

Niente modifiche drastiche, quindi, perché ottenute le super concessioni un costruttore avrebbe la facoltà di intervenire solo ed esclusivamente sugli aspetti richiesti e concordati in precedenza con gli altri membri. Una soluzione che fa comunque riflettere su quanto resti di serie un campionato il cui sviluppo sembra essere destinato a discostarsi sempre di più dai modelli stradali.


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