Uno degli interrogativi che accompagna il paddock della MotoGP nelle ultime settimane è legato a chi sostituirà Suzuki in MotoGP la prossima stagione. Entrerà GASGAS? Ci sarà BMW? Toccherà alla struttura di Guim Roda, che come ben sappiamo è impegnata da anni come team di riferimento Kawasaki?
In occasione del weekend di Misano abbiamo scambiato due parole con il team manager KRT, il quale ci ha tenuto a puntualizzare alcuni rumors emersi riguardanti l’eventuale passaggio nell’altro paddock.
“Ho avuto modo di leggere queste notizie, ma vorrei sottolineare che non c’è nulla di vero – ha detto – non ho mai chiesto a Dorna o a Carmelo Ezpeleta di entrare in MotoGP con un team per sostituire la Suzuki nel 2023. L’unica cosa che ho fatto, parlando con qualche manager e giornalista, è stata semplicemente quella di chiedere come mai Suzuki abbia deciso di lasciare e capire quella che sarebbe stata l’evoluzione. Questo è quanto, nulla di più”.
Voi rimarrete quindi in SBK?
“Certo! La Superbike è la nostra dimensione, siamo da diversi anni in questo paddock e siamo entusiasti del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. Magari la MotoGP è un salto che può suscitare molto interesse, ma noi non dobbiamo dimenticarci dei costi, ma soprattutto dell’impegno fuori casa. In SBK il Mondiale è composto da 12 round, in MotoGP oltre 20 con quasi 10 round fuori dall’Europa. Dobbiamo pensare che la gente che lavora nel nostro team ha famiglie a casa e questo le porterebbe ad allontanarsi ulteriormente da loro. Come detto penso che la SBK sia la nostra giusta dimensione”.
Guim, secondo te come si evolverà la situazione in MotoGP dopo l’addio di Suzuki?
“Sinceramente non lo so, non ho la minima idea di cosa possa accadere. Ho letto diverse notizie, chiesto in giro alcuni pareri, ma sento diverse opinioni a riguardo. La cosa che posso dire è che noi non ci saremo. Rimarremo qua”.
Pensi che un giorno rivedremo Kawasaki in MotoGP?
“Al momento la priorità di Kawasaki è la SBK, dato che questo Campionato ha un grande riscontro in termini di visibilità e media. C’è un forte interesse, inoltre i risultati maturati negli ultimi anni ci hanno fatto diventare un top team. Vogliamo quindi proseguire qua”.
È vero che nel 2019 avevi chiesto di fare una wildcard in MotoGP?
“Nel 2019, dopo la 8 Ore di Suzuka, avevo parlato con Gregorio Lavilla. Da parte mia c’era la curiosità nel capire se ci fosse o meno la possibilità di fare una wildcard con Rea in sella alla Kawasaki. Il regolamento MotoGP è comunque chiaro, dato che sono ammessi i prototipi, mentre noi abbiamo una derivata di serie. Pertanto l’idea è sfumata sul nascere”.