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SBK, Bautista: “Il biennio in Honda è stato più difficile delle aspettative”

“Quando sono arrivato in HRC speravo di essere più competitivo. Qui ho trovato una moto nuova e partendo da zero non è stato semplice lottare per le prime posizioni e nel secondo anno non ci sono stati miglioramenti. Settimana prossima proverò la Ducati”.

SBK: Bautista: “Il biennio in Honda è stato più difficile delle aspettative”

“Settimana prossima proverò con il mio nuovo team, ho il volo stanotte e soffrirò parecchio il jet lag quando arriverò”. Ha esordito con una conferma, in conferenza stampa, Alvaro Bautista, che oggi a Mandalika ha chiuso il suo difficile biennio con la Honda e che riprenderà, nei prossimi giorni, il percorso interrotto bruscamente nel 2019 con la Ducati e la Panigale V4R con la quale si era instaurato un grande legame, specialmente nella prima fase di quella stagione.

Nel giorno del suo 37° compleanno, Bautista ha chiuso con un 7° e un 10° posto in una giornata nella quale il feeling con la moto non è stato eccezionale: “Oggi è stata, ancora una volta, una giornata difficile dopo il rinvio di ieri. Già nel warm-up mi sono sentito un po’ peggio rispetto a ieri, forse per via della gomma che abbiamo lasciato in pista e che oggi era presente in modo minore, sembrava di essere tornati alle FP1 – ha raccontato lo spagnolo – In gara-1 ho fatto fatica, in generale sentivo meno grip e in alcune curve c’erano ancora delle macchie di bagnato. Ho solo cercato di gestirmi, di fare del mio meglio e di finire la gara, abbiamo recuperato delle posizioni ma le sensazioni non erano delle migliori. Al pomeriggio, in alcuni punti c’erano delle pozzanghere e bisognava stare attenti, specialmente tra curva 5 e curva 6 e poi in uscita da curva 9 c’era tanta acqua. Sinceramente anche sul bagnato non avevo grandi sensazioni, ho cercato di chiudere la stagione ai box e non in ospedale. La cosa bella è stata correre di fronte ai fans indonesiani, il loro supporto è stato enorme. Anche la pista è molto bella e divertente, sarà bello averla in calendario anche il prossimo anno”.

Bautista dice la sua anche sulla pista di Mandalika che tanto ha impressionato i piloti: “Sicuramente sarà necessario migliorare il drenaggio dell’acqua, in alcuni punti si formano delle pozzanghere. È vero che qui quando piove lo fa in modo molto intenso e in poco tempo e ciò non aiuta a smaltire l’acqua, vedendo le condizioni penso che sia necessario essere più preparati per situazioni del genere. Anche se si va altrove può succedere la stessa cosa se piove così intensamente in poco tempo, non è un problema al 100% dovuto dalla pista”.

Bautista poi traccia un bilancio dei suoi due anni in HRC che sono stati avari di soddisfazioni: “Sono stati più difficili delle aspettative. Quando sono arrivato qua speravo di essere più competitivo, specialmente dopo il mio primo anno nel Mondiale nel quale ero stato veloce e mi ero sentito bene con la moto. Qui ho trovato una moto nuova e partendo da zero non è stato semplice lottare per le prime posizioni. In questo secondo anno mi aspettavo grossi miglioramenti ma così non è stato – ha detto – Abbiamo iniziato la stagione sui livelli dello scorso anno, non ci sono stati grossi miglioramenti, abbiamo lavorato molto sulla moto. Da metà stagione abbiamo deciso di non fare grossi cambiamenti sulla moto, a livello di setup e di ciclistica, perché nelle prime gare abbiamo provato tantissimo e non abbiamo trovato nulla che mi permettesse di essere più veloce e di avere sensazioni migliori. Abbiamo deciso di tenere le migliori soluzioni che avevamo trovato e abbiamo cercato di trovare qualcosa a livello di elettronica, di distribuzione dei pesi. Abbiamo iniziato ad essere più costanti, ma è stato difficile. Ho comunque imparato tanto, forse nel mio primo anno, per la mia velocità, non ho tenuto conto di alcuni dettagli che invece in quel momento mi portavano a fare errori. Adesso, dopo questi due anni, guardo molto di più i piccoli dettagli, conosco meglio la categoria e ho imparato di più, adesso mi sento un pilota migliore, cerco di ottenere il meglio da qualsiasi cosa per poter ottenere il massimo”.

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