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SBK, Rea: “Il rinvio della gara? No comment, nessuno ha chiesto ai piloti”

“Adesso la sfida con Toprak diventa complicata e poco realista. Il rinvio? Avrei voluto vedere la pista ma non metto in dubbio la decisione della direzione gara. Alle 17 però le condizioni del tracciato erano migliori in confronto ad altre volte che abbiamo corso sul bagnato"

SBK: Rea: “Il rinvio della gara? No comment, nessuno ha chiesto ai piloti”

Il nubifragio che si è abbattuto a Mandalika mette con le spalle al muro Jonathan Rea che, senza i 12 punti in palio per la Superpole Race, cancellata visto il rinvio a domani di gara-1, vede ridursi al lumicino le speranze di rimonta su un Toprak Razgatlioglu che domani potrà accontentarsi di un secondo posto in gara-1 per laurearsi campione del Mondo. Un brutto colpo sulle possibilità, già basse visti i 30 punti di distacco che lo separano dalla vetta, del 6 volte iridato della Kawasaki, che si è presentato davanti ai media senza nascondere un po’ di delusione per la decisione.

“Nessuno ha parlato con i piloti o con la Safety Commission, non mi è stato chiesto di fare un giro con la Safety Car, non mi è stato chiesto niente – ha esordito Jonathan – Tutto quello che si riusciva a vedere era la pit lane e la linea del traguardo”.

Ciò mette ancora più in difficoltà Rea che, visti i punti in meno in palio per la cancellazione della Superpole Race, dovrà recuperare 30 lunghezze su Razgatlioglu con solo 50 punti in palio: “Al 100%. Non sarà una missione impossibile ma sarà una sfida complicata e poco realista. Però bisogna lottare fino alla fine, non sappiamo se il meteo possa essere così anche domani e se ci sarà pioggia non sappiamo se sarà così battente. Lo scopriremo quando ci sveglieremo domattina, ma la mia mentalità resta la stessa e cioè cercherò di fare del mio meglio. Prima del weekend la situazione non era semplice, ma stavo assaporando la sfida quando ho visto la pioggia, ho pensato che avrebbe potuto essere un buon segno, un’opportunità. Con tanta pioggia, in queste condizioni, sono forte”.

E se anche domani le condizioni dovessero presentare pioggia, Rea non sarebbe deluso: “Sarebbe una cosa positiva. Sin dalle FP1 stiamo cercando di recuperare e sento di essere vicino, mi sento bene con la moto e con la scelta di gomme che avevamo fatto per la gara. Dovremo vedere, sembra che il meteo sia ancora un po’ imprevedibile, ma io, Toprak e Scott abbiamo un bel passo”.

La decisione dei commissari di rinviare la gara a domani è arrivata alle 16 ora locale dopo un primo slittamento di un’ora, con il buio che ha iniziato ad arrivare poco dopo. Non è stato tanto, quindi, il margine per una decisione che Rea non mette in dubbio ma che preferisce non commentare: “Non sto dicendo che sia stata sbagliata, con le condizioni che c’erano alle 16 non ci sarebbe stato alcun modo di correre, ma preferisco non commentare – ha affermato – Non ho visto la pista, dobbiamo credere che la loro decisione sia stata corretta e io non la sto mettendo in dubbio. È nel mio interesse cercare di aspettare il più possibile. Adesso, alle 17 (orario dell’intervista, ndr), la visibilità è la migliore che mi sia mai capitata in qualsiasi gara bagnata che ho corso, il cielo è chiaro, non c’è il sole ma c’è tanta luminosità, non siamo al buio. Non sto dicendo in alcun modo che la decisione sia stata sbagliata, perché alle 16 le moto avrebbero fatto acquaplaning e non è una cosa che vogliamo. Sicuramente alle 16 non ci sarebbero state le condizioni di sicurezza per girare, da quello che so nessuno è stato interpellato. Sono uno dei quattro piloti che fa parte della Safety Commission e mi sarebbe piaciuto quantomeno vedere la pista, per vedere le pozzanghere, normalmente viene fatto. Non fraintendetemi, non sto mettendo in dubbio la decisione della direzione gara”.

Rea insiste sul fatto che avrebbe voluto avere la possibilità di vedere tutta la pista solo per una maggiore consapevolezza delle condizioni presenti.Sarebbe stato bello vederla per avere una migliore comprensione delle condizioni della pista, ai box non abbiamo modo di vederle. In pit lane l’acqua drenava abbastanza bene, ma non conosciamo la situazione nel resto del circuito. Nel mio out lap, per andare in griglia, sono uscito con le gomme da bagnato, i primi due settori erano umidi mentre nell’ultimo settore c’erano molte pozzanghere. Non sappiamo quindi com’erano le condizioni nel resto del circuito, loro (la direzione gara, ndr) lo sanno”, ha concluso.


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