Tu sei qui

Moto dei Miti: la moto tra il sogno e la cultura

Genesio Bevilacqua: "E' più che un semplice museo, è una collezione che vuole anche far vivere una passione: per le moto e per i piloti"

News: Moto dei Miti: la moto tra il sogno e la cultura

Share


Immaginate un posto dove alcune tra le moto più belle del mondo incontrano gli eroi del passato. Un posto dove ogni appassionato può entrare ed ammirare dei veri capolavori della meccanica e... sognare. Sognare come farebbe un bimbo davanti al suo gioco preferito, all'ingresso di un luna park o contemplando i suoi eroi preferiti. "Moto dei Miti" è lo spazio che Genesio Bevilacqua ha allestito in quel di Civita Castellana (VT) e raccoglie al suo interno una storia. Storia fatta di uomini e di mezzi. Moto da leggenda, protagoniste dal passato più o meno lontano fino ai giorni nostri.

Una struttura che ospita al suo interno pezzi pregiati come le Ducati Desmosedici GP di Casey Stoner e Loris Capirossi, la splendida Cagiva V594 di John Kocinski che posa accanto alle due Cagiva/HD 250 con le quali il marchio dei Castiglioni fece il suo esordio nelle competizioni. E poi ancora Honda RC30, NR750 "Oval Piston", le sibilanti 125 e 250 Honda 2T di Loris Capirossi ai tempi del Team Pileri, la Suzuki Gamma 500 di Marco Lucchinelli, le Ducati 1098 iridate con Carlos Checa... e tanto (ma tanto) altro.

Non un semplice museo, qui le opere sono vive. Sono moto che ancora fanno sentire alto il loro orgoglio non appena si ruota la manopola del gas. Funzionano.

Un mondo fatto per appassionati ed addetti ai lavori, un luogo di incontro che -per dirla con le parole dello stesso Bevilacqua - vuole essere "fonte d’informazione oltre che di ispirazione. Queste “creature” sono testimonianze vere e concrete di storia del motociclismo, corredate da schede tecniche e da un archivio di testi specifici e filmati d’epoca. Sono convinto che trovarsi a parlare di sport qui dentro sarà foriero di tante buone idee.”

Sabato 18 Novembre "Moto dei Miti", come la grotta magica di Alì Babà, ha svelato le sue ricchezze alla stampa internazionale che ha così avuto modo di godersi le ampie sale farcite di moto da corsa di ogni periodo che va dagli anni '70 ai giorni nostri. Tra sogni e ricordi che lo stesso patron di Althea racconta fiero e commosso. Moto dunque ma, per tenere fede al nome, anche i Miti. I piloti che in un modo o nell'altro hanno fatto la storia delle corse in un passato glorioso, di gente genuina che masticava ottani conditi da olio ricinato e passione.

Un incontro sulla stessa scena, forse dopo anni, tra Roberto Gallina, lo storico team manager dei trionfi di Lucchinelli ed Uncini in 500, con i suoi piloti di ieri. Lucchinelli, appunto, e Virginio Ferrari. Ma "Mito" per Bevilacqua sono anche quei piloti che armati di passione e testardaggine puntavano ad inseguire il loro sogno, fatto di griglie di partenza di fianco ai campioni del periodo, andando a scavare nel profondo del loro desiderio per cercare di essere lì, pronti ad una partenza Mondiale. Gente come Alberto Rota, Fabio Biliotti. Gentlemen riders di vecchio stampo. Gente di sudore e gas nel polso. Campioni anche loro, Miti a ben vedere, che hanno regalato pagine romantiche ad uno sport che oggi forse avrebbe tanto da imparare guardando al passato.

Moto dei Miti è questo. Ma anche e soprattutto un grande padiglione vicino al reparto corse di Althea Racing, un sito culturale dedicato alla storia del motociclismo. Una struttura dove i migliori esperti del settore possano incontrarsi per discutere, condividere e magari approfondire le loro conoscenze di questo sport.

Per tutte le informazioni vi rimandiamo alla pagina web di Moto dei Miti. Per sognare quei gioielli e respirare di moto a pieni polmoni vi consigliamo invece un salto dalle parti di Civita Castellana.

Articoli che potrebbero interessarti