Fenati? non è una formichina

Mastropasqua: "Romano quest'nno deve solo imparare ad accontentarsi"


“Io non credo. Non credo” ribadiva questa mattina Alfredo Mastropasqua, responsabile delle attività sportive della Federazione.

Ieri sera, per un errore dei suoi, è rimasto chiuso a chiave per qualche tempo nel camion del Team Italia, assieme ad Emanuele Ventura, il direttore tecnico, ed un paio di ingegneri della Honda. Non si sono accorti di loro e, coscienziosamente, prima di levare le tende e guadagnare l'hospitality, i meccanici hanno dato due mandate. Sbuffando, Mastro & soci avranno magari fatto di necessità virtù, ed approfittato della occasione per approfondire i termini di una strategia capace di limare il vantaggio di cui, in Moto3, la KTM sembra godere sulla Hoda.

“Io non credo - ripete lui - Non credo che il divario sia poi così ampio. Ma anche se lo fosse, intendo continuare il sodalizio con i giapponesi, perché quella che indicano loro – contenimento dei costi – è la strada. E poi, mi pare che Mela (soprannome di Emanule, ndr) ed i suoi qualcosa abbiano inventato...”.

Mela, che è lì, giusto dall'altra parte del tavolo, si stringe le spalle. “Abbiamo lavorato sulle parti esterne. Su quelle interne del motore, non possiamo intervenire. Abbiamo messo mano a ciò che potevamo; al corpo farfallato, alla marmitta. Abbiamo cercato di ridurre qualche attrito. Cose che si facevano anche nel due tempi. Qualche vantaggio lo abbiamo ottenuto. E' poco? E' tanto? Non si sa”.

Stringendo: Fenati ha la possibilità di puntare al titolo? “Certo che ce l'ha. Perché, ripeto, il divario non è tanto, e per Romano deve dirsi quel che si dice di ogni fenomeno: il cinque per cento in più ce lo mette lui. Il punto...”

Il punto?

“... il punto, è che non ha ancora imparato come far rendere la moto non dico al 100 per 100, ma al 98. Che, sommando 5, fa  103. Sufficiente per vincere le gare”. E la faccenda non è così semplice.

“No, non lo è. Ma non impossibile. L'anno scorso, con Romano debuttante ed una moto sconosciuta, non avevamo riferimenti. Quando le cose non andavano bene, non potevo frugare in archivio, tirar fuori dati vecchi, esaminarli con lui e ragionare. Se mi diceva: così non va, non potevo che prendere tutto per oro colato e mettermi a cercare un rimedio. Che, spesso, non poteva che essere qualcosa di dettaglio, proprio per mancanza di dati precedenti. Eppure, molto spesso, la domenica qualcosa è successo, e non a fronte – appunto – di grandi modifiche: non cambiava il set-up. Cambiava l'atteggiamento di Romano, che è un agonista puro”.

Un fenomeno? “Senza dubbio. Perché piloti che, senza conoscere la pista, al secondo giro sono davanti, qualcosa in più degli altri hanno”. Ed allora, cosa gli è mancato, nel 2012? Ha seminato molto, raccolto poco...Non gli è mai interessato fare la formichina. Portare a casa punti. Non riesci a vincere? Accontentati di un settimo. Non è mica una vergogna”. E però un atteggiamento che non gli piace. “No, per niente. Così, alla fine dell'anno il fenomeno è risultato Rins: bravo, intendiamoci,  ed ha sfilato per tre punti dalla tasca di Romano il titolo di miglior rookie pur avendo conquistato un solo podio. Romano ne ha messi assieme quattro”. Compresa una vittoria. “Già. Ma anche cinque zeri”.

E allora? “Allora, quest'anno i dati della domenica dell'anno scorso li abbiamo, e quindi se il venerdì sorgono problemi, possiamo fare raffronti. Romano stenta più in qualifica che in gara: per cui se si riesce a fare bene già nelle prime libere...”.

Mastropasqua (alzando un dito): “Ciò che lui deve capire, è che le olimpiadi non si improvvisano nella giornata della gara. Le si preparano prima. Non si deve provare niente la domenica che non sia stato preparato nei giorni precedenti”.

Fenati, dal canto proprio, sprizza grinta da tutti i pori. Eppure, a guardarlo, sembra meno torello del solito. Meno boxeur. Forse, più magro?Macché. Il peso è sempre lo stesso - fa lui - Esatto esatto. Però sono cresciuto. Un paio di centimetri”. E, per ribadire il concetto, appoggia l'indice ed il medio sopra i capelli.

 

 

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