Rossi lento in curva. "Preoccupati"

AUDIO Distacco di Rossi da Stoner 1'774. Hayden 4 decimi meglio

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L'appuntamento con Valentino è nel paddock, nello spazio tra i due camion Ducati parcheggiati di fronte al garage. Tira vento. Il cielo è quasi buio. La faccia, anche.

“Siamo preoccupati. Lo eravamo già dopo il secondo test. Non è che fossi arrivato qui aspettandomi il miracolo...Si può dire che sia stato il primo test quello strano, la risposta è che gli altri erano più indietro, erano andati più piano loro, non più forti noi”.

Tra la Honda di Casey Stoner, il più veloce del lotto, e la sua Ducati, il distacco è di poco inferiore al secondo ed otto decimi. Come mai? Perché?

“Non entro bene in curva” spiega Valentino. “Sono lento in inserimento, la conseguenza è che sono costretto ad allargare molto la traiettoria e quando posso ridare gas, sono ancora molto piegato. Nelle curve veloci perdo tanto, non riesco a entrare forte perché non carico l'anteriore, non riesco a sentirlo bene. Anche la posizione di guida non è ancora ottimale, sono seduto piuttosto indietro. Ma, al momento, questo è ciò che abbiamo”.

Ancora Rossi:Sul passo perdo meno, ma con gomme nuove la situazione è più grave. E' un problema simile a quello patito nel primo test, a Sepang. Da allora gli altri sono migliorati; noi molto meno. E' vero che il nostro motore è aggressivo, ma non è da lì che il problema deriva.  Siamo lontani, siamo riusciti a risolvere tanti altri problemi, possiamo farcela anche con questo”.

Ottocento e mille da questo punto di vista si equivalgono: "il problema è molto simile, non c'è così tanta differenza come in passato - ammette il Dottore - Materiale nuovo non ne abbiamo, il prossimo step sarà dopo le prime tre o quattro gare. Dal punto di vista dell'elettronica però siamo migliorati, l'erogazione è ancora cattiva, ma quello è un aspetto su cui ci concentreremo dopo avere risolto il problema principale".

Per la Rossa, la situazione è un po' migliore se si considera la prestazione di Nicky Hayden, più veloce di tre decimi rispetto al compagno. Comunque, anch'egli molto lontano da una situazione che possa essere considerata soddisfacente. “Nicky soffre meno con gomme nuove, l'obiettivo è quello di avvicinarci a lui, adesso è lui il nostro riferimento. Abbiamo trovato un discreto set up ma erano già le 17.30, però anche con la pista più fredda sono riuscito ad avvicinarmi al mio miglior tempo con delle gomme finite. Continueremo il lavoro domani e migliorarci non sarà impossibile. Verso la fine abbiamo trovato un setting più promettente, tanto che sono riuscito a ripetere il mio tempo veloce con gomme molto usate ma ormai erano le cinque e mezza, la temperatura era calata e abbiamo deciso di riprendere a lavoraci sopra domani perché pensiamo che ci sia del margine".

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