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Dopo tanti round dall’esito scontato il GP di Miami ha finalmente regalato una sorpresa. Al termine di una gara ricca di sorpassi e battaglie ad uscire vincitore, per la prima volta in F1 è stato Lando Norris. L’inglese della McLaren è stato bravo ad approfittare della Safety Car, entrata al giro 29 per l’incidente che ha tolto di scena la Williams di Logan Sargeant dopo un contatto con la Haas di Kevin Magnussen, per fare immediatamente il pit stop e avvantaggiarsi così sulla concorrenza, facendo poi seguire una serie di tornate veloci.
Sarà forse a causa di una Red Bull non in versione missile come al solito che Max Verstappen non è stato in grado di rispondere, accontentandosi della seconda piazza. Che potesse non essere la giornata dell’olandese lo si era comunque capito dalle prime battute quando è stato protagonista di un errore che lo ha visto investire un birillo all’interno di una chicane.
Sul terzo gradino del podio è salito invece Charles Leclerc su Ferrari. Quarto l’altro portacolori della Rossa Carlos Sainz, autore di una corsa ricca di testa a testa, tra cui quello con la MCL38 di uno splendido Oscar Piastri, finito tredicesimo dopo una partenza a razzo che lo aveva portato ad essere il primo inseguito del campione in carica.
Quinto un anonimo Sergio Perez su RB20, mai davvero della partita, a precedere la Mercedes di Lewis Hamilton, a lungo in bagarre con la Aston Martin di Fernando Alonso, scivolato poi in nona posizione.
Ottima la prestazione di Yuki Tsuonda su Racing Bulls, in crescita e man mano sempre più costante. Ottava la W15 di George Russell. A chiudere il gruppo dei dieci Esteban Ocon, nei chilometri finali impegnato in un’aspra battaglia con Alo, dopo aver dato filo da torcere nelle prime battute al compagno di squadra in Alpine Pierre Gasly.
