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PROVA Suzuki GSX8-R: sportiva ma non troppo

VIDEO - Nasce una moto polivalente, che ti fa divertire su strada e puoi portare anche in pista. Dotazione elettronica di alto livello, motore gustoso e rifiniture di ottimo livello. Costa 9.700, ecco come è andata

PROVA Suzuki GSX8-R: sportiva ma non troppo

di Lello Vaccaro

In meno di 2 stagioni Suzuki ha praticamente rinnovato metà gamma dotando crossover, nuda e sportiva dell'ottimo pacchetto telaio e motore bicilindrico da 776 cm3. Dopo averlo provato in tutte le salse (Vstrom DE, SE e GSX8-S) mancava solo la GSX8-R alla mia prova, la versione più appetibile per me con questa dotazione. Si perché la nostra generazione nata con le sportive, seppur abbia passato i 50, al sentir di carene e semimanubri aguzza la vista mentre gli si drizzano i peli sulle braccia. Naturalmente la GSX8-R non è una sportiva pura ma più una sport street, che però può offrire buoni spunti anche in un track day in pista. Lo si vede non solo dalle carene realizzate onorando la storia ultra trentennale delle GSX-R ma anche dalla posizione di guida. 

SUZUKI GSX-8R - SCEGLI LA POSIZIONE CHE VUOI

Mi trovo subito al cospetto di un buon carico all'anteriore grazie ai due semimanubri leggermente rialzati, perchè aggangiati alla piastra di sterzo e non direttamente alla testa degli steli. Più in avanti rispetto al manubrio della sorella GSX8-S ma comunque bassi, un buon compromesso tra la guida sportiva e quella più stradale. Pedane leggermente arretrate ma sella corta, che non consente di rannicchiarsi dentro la moto quando la velocità sul rettilineo diventa importante, a meno che non ci si segga sulla porzione di sella destinata al passeggero. Fatte salve queste prime considerazioni avvio il bicilindrico da 83 cavalli e 78 Nm di coppia e sul TFT da 5'' entro facilmente nei setting per inserire il ridig mode su A (ACTIVE), che mi offrirà il maggior rendimento possibile del motore al comando gas.

Ci sono anche un livello basico B e uno comfort C, quest'ultimo adatto ad ammorbidire la trazione alla rotazione della manopola. Il controllo di trazione lo lascio su livello 1 perchè fin da subito mi è sembrata l'opzione migliore nelle condizioni favorevoli in cui svolgo la prova. Anche il riding mode su B sarebbe una buona opzione, rispetto alla A è meno aggressiva ma se prova sportiva deve essere così sia....quindi A!

SUZUKI GSX-8R - CHE FEELING L'ANTERIORE!

La prima sorpresa arriva dall'enorme feeling trasmesso dall'anteriore, merito del cambio forcella che rispetto alle KYB della nuda S ha voluto l'utilizzo della Showa Hitachi Astemo SFF BP non regolabil ma dal sostegno decisamente maggiore e granitico. Soprendente il fatto che abbia anche offerto duttilità nell'utilizzo cittadino assorbendo velocemente l'asfalto indeciso senza farci sbattere troppo i denti. Credo proprio che sia il miglior prodotto non regolabile in circolazione. A completare l'assetto ciclistico ci pensa il mono Showa con regolazione del precarico molla, che lavora grazie a link progressivo sul forcellone in alluminio, il tutto abbinato alle Dunlop Sportmax Roadsport 2, che già avevo apprezzato sulla GSX8-S. Ottimo grip fin da subito, si scaldano presto ma non so quanto possano durare se la guida è sempre accannata!

Con la certezza di poter aggredire le linee di corda mi butto nel mio tratto misto preferito e scopro che la moto è quello che cerca. Cambi di direzione veloci e intuitivi sono la regola di base della GSX8-R grazie anche alla facilità di spostamento sui lati della sella. Si inizia a grattare con le pedane e quello è il segnale che in strada è facile esagerare con lei. E' per questo che ribadisco la possibilità di utlizzare questa moto anche in pista, magari sostituendo la carena di serie con una after market. Doti che avevo già ben impresse dopo la prova della versione nuda ma adesso trovo un comportamento generale più gradevole grazie a questa facilità di guida e alla leggerezza della moto.

SUZUKI GSX-8R - IL MOTORE QUI TROVA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE

Protagonista è senza dubbio il motore. Qui trova la sua massima fruibilità grazie alla potenza discreta, non certo esplosiva come si vorrebbe su una sportiva pura, ma godibile. La tecnologia del manovellismo a 270° ormai è un comun denominatore dei propulsori a 2 cilindri, offre una buona schiena di coppia come fosse a V e di contro anche un po' di vibrazioni, che però Suzuki ha annullato grazie al suo brevetto del doppio albero di equilibratura. E' disposto a 90° rispetto all'albero motore e ogni albero ha il compito, eseguito con precisione, di smorzare quasi definitivamente le vibrazioni dei cilindri.

Arriva qualcosa giusto ai semimanubri ma nulla di imperdonabile. Il tutto si traduce in un piacere di guidare totale, anche alle alte velocità con il motore su di giri. Il picco di 83 cavalli si raggiunge agli 8.500 giri dopodichè le curve sono in discesa libera, ma fino a quel punto ti fa divertire per la sua progressione e linearità. Soprattutto tra il range 4.000-7.000 giri dove si è lavorato di più e meglio per offrire una guida armoniosa e godibile. Ottimo lavoro lo svolge il cambio Quick Shift, preciso e per nulla contrastato, forse l'elemento che più ho apprezzato della GSX8-R.

Telaio e telaietto sono gli stessi della GSX8-S e cioè in acciaio con il secondo a mostrare in bella vista il traliccio, lasciando la gomma posteriore ben scoperta, con un portatarga lunghissimo che chiude la moto. Il peso complessivo della moto in marcia è di 205 Kg, la sella è alta 810 mm da terra, quindi chiunque potrà toccare il suolo facilmente, mentre il serbatoio contiene 14 litri di carburante. Ben dotata di elettronica la GSX8-R, così come la nuda, ha la possibilità immediata di gestire il controllo di trazione su 3 livelli o disinserirlo, affiancato ai 3 riding mode dei quali ho già parlato.

Il resto la moto lo fa da sè, ha il tasto start semplificato per avviare il motore con un singolo tocco e l'assistenza ai bassi giri motore, che sostiene l'erogazione quando quest'ultima gira bassa e rischia di far spegnere il bicilindrico. Il sistema aumenta leggermente il numero di giri per evitare che accada. Buono anche l'intervento dell'ABS, non si può escludere ma è apparso leggermente invasivo al posteriore sulle forti staccate, dove però interviene bene l'antisaltellamento.

SUZUKI GSX-8R - LIVREE E PREZZO

In generale una moto completa per offire diversi utilizzi, si può pensare di guidarla tutti i giorni in città, ottima per un weekend fuoriporta (magari da soli a bordo) e più che godibile nella giornata con gli amici tra i passi di montagna o in pista. Il tutto al costo di 9.700 euro fc, 800 in più rispetto alla nuda, giustificati dalla dotazione della più performante Showa Hitachi Astemo all'anteriore e dalla carena ben avvolgente. Ricca anche la dotazione after market che Suzuki propone, con borse e accessori dedicati per impreziosire la moto. Stupende le livree, soprattutto la blu e la bianca con cerchi rossi, mi piace meno la nera che ha comunque il suo perchè, voi sceglietela bene!

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