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MotoGP, Mir: "Marquez-Bagnaia? anch'io sarei arrabbiato ma le corse sono questi duelli"

PARLANO I PILOTI: Alex Marquez: "Difficile essere imparziale, ma per me è più colpa di Pecco". Espargaro: "L'italiano è stato troppo aggressivo nel contrattaccare". Marini: "un incidente di gara"

MotoGP: Mir:

A tre giri dal termine del GP del Portogallo si è verificato l’episodio chiave, ovvero l’incidente tra Bagnaia e Marquez, in lotta per la quinta posizione, che ha messo fuori gioco l’italiano e relegato lo spagnolo in 16esima piazza.  Se i commissari hanno archiviato senza penalizzazioni il fattaccio, nel paddock i piloti hanno mormorato. Colpa dell’uno o dell’altro? 

Per Luca Marini è difficile dare una risposta. “Sembrerebbe un incidente di gara”, le sue parole riportate da Marca.

Sulla scia del portacolori della VR46 Racing, anche lo spagnolo della Pramac Jorge Martin. Le competizioni sono anche questo. A poche tornate dal termine si cerca sempre di contrattaccare se chi si ha superato va largo. Sabato Marc aveva provato a sorpassarmi proprio lì, ma io non ho resistito e così ci siamo salvati. In questo caso, invece, c’è stata la caduta”.

Dal canto suo Alex Marquez, fratello e compagno di squadra dell’otto volte iridato, ha ammesso la complessità di esprimersi in modo imparziale facendo poi pendere la bilancia della responsabilità più sul lato del piemontese, pur rimettendo il giudizio nelle mani degli steward. “In questi casi si sa che l’altro corridore andrà più largo. Se Pecco era fuori traiettoria, o se stava andando più o meno forte sta però alla Direzione Gara decidere”.

Netto il parere di Aleix Espargaro dell’Aprilia. “E’ una normale collisione. Quello poi è un punto in cui ogni anno succede qualcosa. A mio avviso Bagnaia avrebbe dovuto concedere più spazio ed invece è stato molto aggressivo dopo aver perso la posizione. A volte può essere frustrante, ma non bisogna esagerare”. 

Joan Mir ha provato a spiegare come funzionano simili testa a testa. “E’ una situazione tipica. Quanto tu superi, l’altro è ottimista e apre il gas, ci si tocca e se si ha fortuna, ridando la posizione tiri giù anche l’altro, in questo caso, solo uno dei due è scivolato. Sono cose che possono succedere e nessuno merita una punizione. Marquez era all’esterno e Pecco ha accelerato. Normalmente ci si aspetta di essere affiancati. Certamente io mi sarei arrabbiato, ma dopo avrei analizzato con calma. Alla fine le corse sono anche questi duelli e non si possono punire perché è ciò che amiamo”.
 

 

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