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SBK, Bulega: “In Gara 1 ho peccato d’inesperienza, oggi ho imitato Bautista e Toprak”

“Mi sono affidato all’istinto e ho esagerato, mentre in Gara 2 ho fatto come i piloti più esperti e sono rimasto calmo. Volevo attaccare Alvaro nel finale, ma ho rischiato di cadere e mi sono accontentato di fare 2°”

SBK: Bulega: “In Gara 1 ho peccato d’inesperienza, oggi ho imitato Bautista e Toprak”

Il weekend di gara a Barcellona di Nicolò Bulega si è chiuso com’era iniziato, ovvero con un secondo posto nella manche lunga. Stesso risultato ma diverse emozioni per il pilota emiliano, che ha fatto fruttare l’esperienza acquisita in Gara 1.

“Oggi ero più veloce a inizio gara ma ho deciso di aspettare, ripetendomi che non dovevo non essere aggressivo come ieri. Ho visto che Alvaro e Toprak, che hanno molta più esperienza di me, erano calmi e in attesa e ho deciso di copiarli e fare come loro - ha raccontato Bulegas a fine gara - Quando poi ho superato Alvaro ho capito di avere più potenziale e ho cercato di stare davanti per fare le mie linee, continuando a dirmi: ‘non devo distruggere le gomme’ ad ogni giro e in ogni curva”.

Imparata la lezione dalla corsa di ieri, il rookie del team Aruba.it Racing - Ducati, ha cercato di non strafare per poter dire la sua fino a fine gara. Un piano riuscito quasi alla perfezione, sebbene non gli abbia comunque consentito di battere il suo compagno di squadra.

“Appena Alvaro mi ha contro-sorpassato mi sono detto che dovevo seguirlo fino alla fine, per vedere se sarei riuscito ad attaccalo all’ultimo giro. La mia gomma posteriore stava meglio rispetto a ieri, ma quella anteriore no e al penultimo giro mi si è chiuso l’anteriore al Curvone ho rischiato di cadere. Mi sono tenuto su con il gomito, ci è mancato davvero poco, e a quel punto mi sono detto che chiudere secondo, dietro ad Alvaro, andava bene lo stesso. Anche perché lui è sempre veloce qui e batterlo qui forse sarebbe stato troppo. Sono felice perché era la mia prima volta qui in Superbike e ho conquistato due podi e un quarto posto in una Superpole Race molto combattuta. Non avevo mai fatto una gara così aggressiva e fino a un certo punto mi sono anche divertito. È stato un buon weekend” ha commentato Nicolò, senza badare troppo al primo posto in campionato: “Come ho detto ieri, se il Mondiale finisse oggi sarebbe perfetto ma non credo sia possibile”.

Un secondo posto che sa di crescita per il pilota emiliano, contento del modo in cui ha affrontato la gara odierna. 

Oggi sono più soddisfatto rispetto a ieri, perché sento di aver commesso meno errori. Ieri probabilmente ho sbagliato anche la gomma, montando la 900 anziché la SCX, come ha fatto Toprak - ha spiegato - Oggi infatti la gomma andava molto meglio e sono riuscito ad essere più costante. Forse ieri mi avrebbe preso anche se avessi avuto la SCX, ma magari ce l’avrei fatta a vincere. Ho peccato un po’ di inesperienza affidandomi completamente all’istinto e ho esagerato, mentre oggi ho cercato di risparmiare di più la gomma, provando comunque a stare davanti. Mi sentivo meglio rispetto a ieri, anche se avevo sempre un po’ paura negli ultimi cinque giri, che ieri sono stati un bel trauma”.

Archiviato il Round della Catalunya con il sorriso, Bulega guarda con fiducia alla prossima trasferta in Olanda, che si terrà tra un mese sul circuito di Assen. 

“È una pista che mi piace tanto, molto di più di questa, quindi credo di poter essere veloce, anche perché si adatta bene al mio stile di guida - ha osservato - Ovviamente sarà tutta un’altra storia rispetto a quando ero in Supersport, ma l’anno scorso ho centrato la pole e due vittorie. È un tracciato che amo molto e su cui non vedo l’ora di correre con Panigale V4R, che mi piace altrettanto. Non so se riuscirò a vincere, ma anche il podio mi andrebbe bene”.

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