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MotoGP, Morbidelli: "Sto bene, ma ancora aspettando l'ok dei medici per il Qatar"

"Molto probabilmente correrò, ma il mio infortuno richiede rispetto. Il primo GP sarà un salto, non nel buio ma sulla migliore moto. Per recuperare in fretta mi ispirerò allo stile di Bagnaia e Martin"

MotoGP: Morbidelli:

Franco Morbidelli oggi è risalito sulla sua Ducati, anche se l’ha guidata solamente per pochi metri, il tempo di fare passerella sul circuito di Sakhir, in Baharain, durante la presentazione del team Pramac. Il Morbido, dopo l’incidente sulla Panigale V4 a Portimao, durante il quale ha perso conoscenza sbattendo violentemente la testa, è dovuto stare lontano dalle moto per tutto l’inverno. “È un infortunio che ti impone di rispettare i tempi, ma ora va tutto bene. Anche se sto aspettando ancora l’ok dei medici per potere  dire che è tutto finito - spiega il pilota di Pramac - Negli ultimi tempi non mi sono allenato come al solito, ho fatto quello che potevo fare, il massimo d’accordo con i dottori e Carlo (Casabianca, il preparatore atletico della Riders Academy ndr.) anche se fisicamente sto bene”.

Questo vuol dire che non sei ancora sicuro di potere correre in Qatar?
Molto probabilmente lo farò. La medicina dice che serve almeno un mese dopo un infortunio il mio, vediamo se ho recuperato quanto avrei dovuto”.

Come arriverai alla prima gara?
Sarà importante avere il giusto approccio, cioè non guardare troppo a quello che faranno i migliori e al gap, perché so che devo recuperare. Riuscirci in una gara è difficile, ma è quello che devo e proverò a fare”.

Sarà un salto nel buio buttarsi nella mischia sulla Ducati dopo un solo giorno di test?
Sarà un bel salto, ma non nel buio. So dove sto atterrando: sulla migliore moto questo non è un segreto ed è una cosa fantastica. È la migliore situazione in cui tuffarsi da questa distanza. Incontrerò sicuramente delle difficoltà, farò fatica, ma non so nemmeno io quanto. Siamo pronti a lavorare da lì in poi. Partendo dal punto per cui niente è impossibile, non ho fatto nessun piano e non ho nessuna aspettativa precisa di quando riuscirò a essere abbastanza  veloce per stare nelle posizioni che voglio”.

Ti ha aiutato in qualche modo essere ai test in Qatar anche solo da spettatore.
Ho imparato che guidare è molto meglio di guardare gli altri farlo! (ride) Da infortunato, è stata la migliore possibilità che potessi avere. Sono potuto stare col team, parlare con loro e cercare di recuperare un po’ del tempo che mi manca”.

Hai dato un’occhiata ai dati degli altri piloti Ducati?
Lo avevo fatto già a Valencia e ho guardato anche quelli del Qatar e di Sepang. Un punto chiave sarà essere il più veloce possibile a imparare, mi sono messo i bastoni fra le ruote da solo, ma voglio tornare a buoni livelli in fretta. Devo dire che tutti i piloti Ducati sono molto veloci”.

C’è qualcuno più simile a te come stile di guida.
Lo stile per andare molto veloce sulla Ducati in questo momento è uno: quello che Pecco e Jorge usano. Il mio stile, quello con cui vincevo in passato è diverso, ma può essere buono. Penso che fra tutti Di Giannantonio sia quello capace a essere più fluido e veloce a centro a curva”.

Quindi chi seguirai?
Vorrei a tornare a vincere, a fare dei podi, e secondo me il primo passo è ispirarsi ai piloti vincenti in questo momento per riuscirci il più velocemente possibile. Una volta arrivato a quel livello,  se potrò aggiungere qualcosa del mio vecchio stile magari lo farò”.

Bagnaia ti ha dato qualche dritta?
“Pecco mi ha dato dei consigli, vediamo se riuscirò a metterli in pratica in pista”.

Si inizia a già a parlare di mercato: Aldeguer sembra avere firmato con Ducati e Pramac per il 2025. Come vedi la situazione?
Non lo so. Sicuramente sarà un mercato molto acceso perché ci sono tanti piloti in scadenza di contratto e che vanno forte. Stiamo a vedere, non so quali indicazioni dare oggi”.

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