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MotoGP, Bagnaia spaventa i rivali: "Avrei potuto essere ancora più veloce"

Pecco chiude al vertice i test della Malesia: "Siamo partiti bene anche se non ancora al 100%". Chiari i punti in cui la moto è migliorata: "Grandi progressi in frenata". E dopo aver promosso le nuove gomme fa una previsione: "L'inizio di campionato sarà molto combattuto"

MotoGP: Bagnaia spaventa i rivali:

Detto fatto. Ieri pomeriggio lo aveva previsto e promesso e nell'ultima giornata di test a disposizione sul circuito di Sepang Pecco Bagnaia lo ha messo in atto. Il campione in carica della MotoGP ha firmato un 1'56"682 da primato in un giovedì che lo ha visto completare 47 tornate, tutte all'insegna di un ritmo da far spaventare la concorrenza.

"Rispetto ad un anno fa le cose stanno andando meglio. L'unico aspetto che non mi fa essere soddisfatto al 100% è che nel long run ho auvto un problema tecnico che mi ha rallentato. Avrei potuto rientrare e ripartire, ma ho preferito continuare", ha spiegato prima di esaltare il valore della nuova Desmosedici. "Conosciamo il suo potenziale e in tre giorni abbiamo migliorato tantissimo. Direi che siamo all’80%, quindi si parte per il Qatar in buona forma. Dobbiamo solo provare le diverse mappature di erogazione, ma la moto per l'avvio di stagione sarà piò o meno questa".

Come al solito concreto e con i piedi per terra, il pilota piemontese ha spiegato cosa lo ha fatto essere così convinto mercoledì di fare bene nella caccia al tempo. "E' bene dire che sebbene sia molto contento di essere risultato così veloce nel mio primo time attack dell'anno, siamo in fase di test e poi c'erano le condizioni perfette - ha commentato - Me lo attendevo perché il crono di ieri l'ho segnato a serbatoio pieno, quindi ho immaginato che con poca benzina e spingendo, avrei limato tra gli otto decimi e il secondo. In realtà puntavo all'1'56"4, ma sono stato imperfetto in due curve e non ci sono riuscito. Diciamo che l'attacco al tempo è da sempre un mio punto forte e al Ranch ci alleniamo sempre".

Tornando alle novità provate, tra cui la carenatura, il chivassese ha confermato le sensazioni precedenti: "In alcune aree è meglio rispetto a quella vecchia, in altre peggio. Cercheremo di intervenire sull'assetto per correggere i punti deboli. Nel complesso la mia Rossa è molto cresciuta in frenata, specialmente in ingresso. Un po' mi ricorda la 2022. La forcella? Sto usando ancora quella nuova lunga, ma a Doha faremo la comparazione con l'altra. Per adesso mi sta consentendo di frenare più forte".

Il 27enne ha poi dedicato un pensiero alle nuove gomme introdotte dalla Michelin, quelle che prenderanno il posto della dura. "Nettamente un passo avanti, perché le altre erano inutilizzabili, specialmente nei cambi di direzione. Oggi ho faticato un po' in ingresso, ma con la mescola più dura è normale".

 Allargando lo sguardo agli avversari Pecco ha poi minimizzato quanto visto finora, glissando alla domanda se Martin sarà nuovamente il suo diretto competitor. "E' difficile guidicare in sede di test, ma globalmente ho trovato molto competitivi Bastianini, Jorge e Marquez. Non male neppure KTM e Aprilia. Credo che l'avvio di campionato sarà più combattuto rispetto agli ultimi anni. Marc, poi, è cresciuto tanto in questi tre giorni. Prima era veloce il giusto, oggi si è dimostrato competitivo. Ha otto titoli alle spalle e sa come adattarsi. Acosta? Sta facendo ottimi progressi e la squadra con lui. E da top 6 e 7".

E proprio su Pedro il due volte iridato ha raccontato: "Non l'ho visto, ma so che è andato largo alla prima curva. Più che altro rientrando ho sentito il rumore. E' stato senz'altro ingannato dalla traiettoria. Un errore da rookie". 

Per concludere uno sguardo all'impegno dei prossimi mesi. "L'obiettivo è sempre lo stesso. Vincere Mondiale e prepararci al meglio per centrarlo. La pressione non mi preoccupa, anzi è uno stimolo".
 

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