Tu sei qui

SBK, Mauri: “Bassani e Rinaldi sono completamente diversi, ma io li volevo assieme”

L'INTERVISTA - “A luglio dissi ad Axel che volevo Michael in squadra: ero pronto a fare i muri in titanio e a preparare le carene. Rinaldi avrà più pressioni in Motocorsa che nel team ufficiale. Molti già scommettono che con Michael non arriveremo all’Australia per via dei nostri caratteri forti, ma si sbagliano”

SBK: Mauri: “Bassani e Rinaldi sono completamente diversi, ma io li volevo assieme”

Una sfida tutta nuova, proprio così! Nel 2024 Lorenzo Mauri sarà impegnato nel Mondiale Superbike con Michael Rinaldi, chiamato a raccogliere il testimone lasciato da Axel Bassani. L’annuncio è arrivato dopo il round di Jerez, dove il romagnolo ha già avuto modo di provare la Ducati V4 di Motocorsa.

Per entrambi sarà un’avventura inedita dove c’è grande curiosità per vedere quelli che saranno i valori i campo. In attesa di ritrovarli in pista il prossimo anno, alcune settimane fa la squadra è stata in Galleria del Vento per svolgere delle prove aerodinamiche, sfoggiando tra l’altro un nuovo scarico.

“Nonostante siamo nel mezzo delle vacanze, il lavoro non manca mai – ci ha detto Mauri – siamo stati in Galleria del Vento per fare delle prove a livello di aerodinamica, dato che il prossimo anno anche la nostra moto sarà zavorrata per via del regolamento. Come già sapete avremo uno scarico diverso rispetto all’ultima stagione, puntando però sempre sulla collaborazione con Termignoni”.

Cosa cambia con questo nuovo scarico a doppia uscita?
“Abbiamo dovuto spostare lo scarico rispetto allo scorso anno, perché nel codone dovremo intervenire con i 3-4 kg di zavorra per compensare il peso del pilota, come previsto da regolamento. Proprio per questo motivo, il prossimo anno il codone della nostra Ducati sarà rivisto e sfrutteremo questo scarico a doppia uscita. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di mettere Michael nella posizione migliore da poter sfruttare il suo potenziale”.

Cosa cambia da Bassani a Rinaldi?
“Michael è un pilota che ha un metodo di lavoro da squadra ufficiale, visti gli ultimi anni trascorsi in Aruba. Lui, una volta sceso dalla moto, si focalizza subito sul problema cercando di capire come risolverlo. È un aspetto che apprezzo molto di Rinaldi in pista mentre fuori mi è sembrata una persona molto solare e divertente. Lo considero maturo e professionale”.

Bassani e Rinaldi: quanto sono simile e diversi?
“Sono due piloti con una guida completamente diversa. Rinaldi è uno molto aggressivo come stile sul posteriore mentre Axel era più dolce. In pista Rinaldi è un pilota molto veloce sul giro secco e quando va via è capace di martellare col proprio ritmo, come abbiamo visto ad Aragon dove quest’anno ha vinto. Bassani invece è un leone da gara, capace di tirarti fuori quel plus quando magari il weekend non inizia nel verso giusto”.      

È vero che li volevi assieme in squadra in questo 2024?
“Assolutamente sì e glielo dissi pure a Bassani in estate. Loro sono diversi, probabilmente non scorre nemmeno buon sangue, ma sarebbe stato un team di altissimo livello Bassani-Rinaldi, ovvero due piloti che a mio avviso possono ambire sempre al podio. Inoltre sono giovani e di talento”.

Come te la saresti immaginata la convivenza?
“Di questo ne ho parlato con entrambi: i nomi non li faccio, ma qualcuno mi ha detto di preparare le carene e qualcun altro di alzare un bel muro in titanio. Come ben sappiamo Axel ha giustamente accettato l’offerta con Kawasaki mentre dopo un lungo confronto siamo arrivati a raggiungere l’intesa con Rinaldi”.

Cosa dobbiamo aspettarci da Michael. Di sicuro avrà meno pressione rispetto a quando era in Aruba.
“Secondo me è l’esatto opposto, lui ne avrà molte di più. Dico così perché verso di lui c’è tanta attesa e Michael vorrà dimostrare di essere un pilota ufficiale come lo è stato fino all’ultima stagione. Personalmente sono dell’idea che avrà più pressioni quest’anno piuttosto che quando era con Bautista”.

Michael Rinaldi e Lorenzo Mauri: due persone con un bel carattere. Possiamo dire così, usando questo eufemismo?
“Taglio subito la testa al toro su questo argomento. Molti scommettevano sul fatto che ci saremmo mandati a quel paese dopo il primo test, altri dicono che non arriviamo all’Australia. Sicuramente io e Michael siamo due persone con un carattere forte, ma di certo siamo persone vere, che si confrontano. Io penso che assieme potremo fare un bel lavoro considerando che il 2024 sarà il Mondiale più difficile di sempre”.

Dopo tre anni assieme si è conclusa l’avventura con Bassani. Qual è il bilancio?
“Motocorsa e Axel sono cresciuti assieme in questi tre anni, abbiamo fatto dei podi e siamo riusciti a essere anche nell’ultima stagione i migliori indipendenti. A Imola siamo inoltre arrivati a un soffio dalla vittoria. Peccato per la seconda parte di stagione, dove abbiamo sofferto, così come in alcuni weekend dove non siamo riusciti ad essere subito al 100% fin dal venerdì. Con Bassani ci sarà però sempre un grande rapporto e gli auguro tutto il meglio in Kawasaki. Voglio inoltre ringraziare tutta Ducati, Dall’Igna, Domenicali, Ciabatti e Zambenedetti per il supporto mostrato nel corso di tutto l’arco del Campionato”.

Articoli che potrebbero interessarti