Tu sei qui

SBK, Bulega: Non ho vinto solo perché ho una 1000

“Prima mi incazzavo quando leggevo certi commenti, adesso invece ho imparato a fare selezione guardando chi mi attacca. Non sono più nell’Academy ma ogni giorno mi sfido con Bagnaia e Bezzecchi”

Iscriviti al nostro canale YouTube

Alla festa Ducati non poteva mancare tra i festeggiati Nicolò Bulega. Un 2023 da incorniciare per il portacolori Aruba, mattatore a tutti gli effetti in SuperSport con la sua Panigale V2. Il pilota di Montecchio Emilia ha infatti conquistato il titolo, mettendo poi in cassaforte il passaggio in Superbike nelle vesti di pilota ufficiale con la Casa di Borgo Panigale.

Chiedere di più a un anno del genere era davvero impossibile per uno come lui.   

“Al di la delle vittorie sono contento per il rendimento mostrato in questa stagione – ha detto – non posso che essere riconoscente a tutto il mio gruppo di lavoro, perché quando sono arrivato in questo paddock avevo il morale sotto la suola delle scarpe. Dentro di me non ero contento. Ho dovuto rimettermi in gioco, trovando una grande squadra con persone stupende a cui sono riconoscente”.

Pensi che il mondo delle derivate abbia fatto conoscere realmente chi è Bulega.
“È difficile da dire. Sicuramente mi sono trovato bene, perché la SBK è stata più accogliente e ci sono meno rotture a livello mediatico rispetto alla Moto2. Qua in SBK sono infatti riuscito a godermi la moto e le corse come piace a me”.

Che effetto fa ritrovare tanti vecchi compagni a questa festa Ducati?
“Con Enea siamo molto amici, infatti ci vediamo 3-4 volte a settimana. Con tutta l’Academy ho comunque un ottimo rapporto, infatti sia con Pecco che con Bezz giochiamo quasi tutti i giorni alla Play, sfidandoci. Sono contento di aver mantenuto questi rapporti”.

Quanto ti dà fastidio quando senti dire che vinci con un 1000 contro un 600?
“Negli ultimi anni ho imparato a fare selezione in base a cosa ascoltare. Prima mi incazzavo per certi commenti, infatti mi davano fastidio. Ora invece faccio selezione, ascoltando le critiche costruttive, provenienti da persone che stimo con esperienza consolidata sulle moto. In caso contrario mi faccio una risata”

Sul tema Nicolò aggiunge
“Molti dicono che è merito solo della moto, ma alla fine la mia è l’unica Ducati là davanti, dato che Caricasulo, giusto per fare un esempio, ha fatto la metà dei punti. Ovviamente non sono certo qua per puntare il dito contro Caricasulo.

E la Superbike? Cosa ti aspetti?
“Sarà una sfida tosta, difficile, perché il livello è veramente altissimo. Quella che mi regala fiducia è la moto e al tempo stesso il mio gruppo di lavoro, perché Aruba è una sorta di team MotoGP”.

Articoli che potrebbero interessarti