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MotoGP, Marc Marquez: "Sulla Ducati nessuno può accampare scuse"

"È vero che tutti sono veloci con quella moto, ma solo Bagnaia e Martin anche costanti. Non parlo con Alex o il team Gresini, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di Honda"

MotoGP: Marc Marquez:

Ormai l’argomento delle domande a Marc Marquez è la Ducati. Con 3 GP rimanenti per salire sulla Rossa, la Honda sta scivolando nel passato e i risultati in pista certo non aiutano a tenere vivo l’interesse sul presente. Il campione spagnolo, però, misura con cura le parole quando parla del suo futuro. “Non posso pensarci più di tanto perché siamo in Malesia e il mio obiettivo, come in Thailandia, è quello di dare il 100% e sarà lo stesso in Qatar e a Valencia - mette in chiaro le coseNon esagererò, non farò pazzie, ma darò il massimo perché è il modo di ringraziare Honda e a tutto il team per quello che mi hanno dato in tutti questi anni”.

I tifosi non vedono l’ora di vederti sulla Ducati.
Capisco che ci siano molte aspettative perché ci sono sempre state in passato quando altri piloti hanno cambiato marca. Il mio lavoro è fare queste 3 gare e poi a Valencia dovrò conoscere la moto, la squadra, ci saranno tanti cambiamenti. Il primo che ha delle domande sono io e avrò la risposta in pista”.

Non ti sei posto degli obiettivi per la prossima stagione?
Non voglio entrare nei dettagli, non voglio parlare di risultati prima di provare la moto. Devo fare tutti i test invernali e poi capirò quale sarà il mio livello. È quello che ho fatto anche l’anno scorso, pur non cambiando squadra, perché nei test di vedono tante cose e sarebbe un errore darsi un obiettivo prima. Quello principale è tornare a divertirmi sulla moto e questo significa essere competitivo”.

Sulla Ducati, però, sembra potere andare tutti forte. Non ci pensi?
L’idea che ti fai è quella che ci riescano piloti con stili di guida diversi. In questo momento, a Sepang nel 2023, è la migliore moto sullo schieramento, l’anno prossimo non si sa, ma questo vuol dire che non hai scuse su quella moto. Inoltre, è vero che sono veloci tanti piloti sulla Ducati, ma solo due sono anche costanti: Bagnaia e Martin”.

Quello che vuoi è costanza?
È quello che fa la differenza nel potere lottare o meno per il campionato: potere essere veloce in diverse piste, in diverse condizioni, con diversi tipi di asfalto”.

Hai già parlato a fondo con tuo fratello Alex della Ducati?
“No, perché sarebbe una mancanza di rispetto perché io sto lavorando per Honda. Potrei avere contatti con il mio prossimo team, ma cerco di evitarlo, ho altre gare davanti a me con la Honda e devo essere il più professionale possibile. In futuro avrò tempo per parlare con tutti per preparare il 2024”.

Quali sono le aspettative per questo Gran Premio?
Basse (ride), come nelle ultime gare. In passato ho sempre faticato in Malesia e Qatar e non penso che quest’anno sarà diverso, mentre Valencia è una pista più favorevole al mio stile di guida

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