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MotoGP, Luca Marini: "Jorge imprendibile, con Binder almeno è stata una lotta pulita"

Sabato Thailandese da incorniciare: il pilota VR46 è secondo in qualifica e terzo nella sprint. "Jorge sta lavorando in modo incredibile, riesce sempre a mettere distanza dai rivali. Con Brad lotta pulita, ho provato il contrattacco ma difficile gestire le temperature"

MotoGP: Luca Marini:

Un sabato di Buriram ad altissimo livello per Luca Marini, che nella mattinata di qualifiche centra la prima fila girando ad un decimo e mezzo dal poleman Martin. Nella sprint il pilota del team VR46 sfrutta poi il vantaggio e lotta prima con lo spagnolo, oggi imprendibile, poi col sudafricano Binder con cui duella.

Un terzo gradino del podio
di cui il pilota italiano può dirsi abbastanza soddisfatto, date le condizioni fisiche non ancora ottimali ed un feeling con la mescola media che lascia ancora qualche incertezza. Le aspettative sono quindi alte sulla lunga distanza della domenica, su di un circuito in cui temperature e gestione della mescola dura saranno due delle chiavi di lettura della sfida Thailandese.

"E' stata una bella gara, con delle belle battaglie - racconta Luca Marini - la partenza è stata buona, anche se nei primi giri mi è mancata un po di fiducia nella moto, con la media il feeling non era ottimo e la moto si muoveva molto in ingresso ed uscita di curva. Il passo era lento e questo ha permesso a Jorge di allungare la distanze, ridurle successivamente è stato impossibile".

Poi la lotta con Binder, in cui Luca ha cercato di difendersi salvo poi cedere il passo al sudafricano.
"Almeno è stata una lotta pulita - commenta il pilota della VR46 - Mi sono divertito, quando Brad mi ha sorpassato l'ho visto in difficoltà e ho cercato di contrattaccare il prima possibile perché sapevo che se avessi aspettato troppo la temperatura della gomma anteriore sarebbe schizzata alle stelle, ma è stato fortissimo in frenata ed anche in accelerazione era incredibile. Compiere sorpassi su di lui non è mai facile, oggi avrei voluto batterlo, magari avrò un' altra occasione domani".

Nei giorni scorsi accusavi problemi di stabilità, tutto risolto?
"Abbiamo sicuramente fatto un passo in avanti ma non è ancora abbastanza, Jorge sta facendo un lavoro incredibile, ogni volta che scende in pista riesce ad essere veloce e mettere distanza dai rivali. Le mie sensazioni sulla moto sono buone ma c'è ancora margine, domani con la dura al posteriore le cose potrebbero cambiare,mi aspetto un passo più lento di due o tre decimi, non è mai facile con quella mescola ma credo che sarà l'opzione scelta dalla maggior parte dei piloti per la gara lunga".

Molti piloti hanno accusato problemi alla temperatura dell'anteriore, il che rende i sorpassi ancora più difficili su questo tracciato.
"Ho avvertito lo stesso problema dopo alcuni giri dietro a Brad, l'anteriore comincia a chiudersi, le curve 6 e 9 ed anche l'ultima diventano dei punti critici. E' un qualcosa che ci si aspetta ormai, per questo ho cercato di rispondere subito al suo sorpasso".

La gara di domani si giocherà ovviamente molto nella gestione delle gomme.
"E' sempre difficile fare previsioni, lo scorso anno le temperature qui furono diverse, non corremmo sull'asciutto - ricorda il pilota italiano - quindi non è una questione di scelta delle gomme ma di temperature.  Quando rialzi la moto la ruota slitta molto perché la sezione centrale della gomma è molto dura, e quando si scalda slitta ancora di più. Non è facile gestire questa cosa, così diventa  ancora più importante frenare duramente ed entrare veloci in curva. Per compiere sorpassi serve molta trazione, quindi non è facile gestire il tutto, e questo rende una buona partenza e posizione nei primi giri fondamentale. Rende tutto più facile in gare come questa. Dovrò fare una buona partenza, cercando di rimanere nel gruppo di testa nei primi giri. Da lì in poi si tratterà di reagire agli eventi della gara".

Quantomeno, le condizioni fisiche sembrano migliori di quelle del Bez.
"Per mia fortuna ho una settimana in più di recupero su cui contare rispetto a Marco, ma devo ammettere che nelle curve a sinistra ho ancora delle difficoltà. Come in curva 4 ad esempio, una curva molto veloce in cui bisogna spingere molto sul manubrio sento di non avere abbastanza forza, ma il dolore sembra sparito. Non è un caso che stamattina in qualifica avessi un ottimo tempo in tutti i settori eccetto che nelle curve 4 e 5".

 

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