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MotoGP, Binder: "Col telaio anche un decimo fa la differenza, lavoriamo sui dettagli"

I piloti della KTM promuovono il nuovo telaio già visto a Misano con Pedrosa, e i risultati si vedono. Binder è secondo sul podio, Miller rinato battaglia con Bagnaia ed è quarto. "Martin? ha fatto la differenza nel pickup della moto, oggi aveva un extra rispetto a noi"

MotoGP: Binder:

La KTM può dirsi più che soddisfatta nel sabato di Motegi, stando ai risultati. Grazie anche al nuovo telaio in carbonio, quello del quarto posto di Pedrosa a Misano, i due alfieri della KTM factory oggi volavano alti in classifica. Dapprima in qualifica, con un'ottima prima fila di Miller, terzo in griglia di partenza, ed una seconda fila per Binder, quinto. Nella sprint poi i due piloti non sono venuti meno alle aspettative, e dopo un'ottima partenza si sono piazzati saldamente nel gruppo di testa, inseguendo un oggi incontestabile Martin. Binder attraversa la bandiera a scacchi dietro allo spagnolo e finisce sul podio, Miller soffre forse l'usura delle gomme e scivola appena fuori, quarto, cedendo il posto a Bagnaia. Prestazioni, quelle dei due piloti, che fanno riflettere sul futuro della casa di Mattighofen, sempre più competitiva e vicina alla casa da battere, la Ducati di Borgo Panigale. Il tassello Acosta il prossimo anno potrebbe dirimere i dubbi rimasti, ma il nodo sul numero di moto disponibili per i cinque piloti sembra ancora irrisolto.

"Oggi è andata bene - inizia Binder - dodici giri gestiti senza troppi problemi, il passo oggi era davvero veloce. Non mi aspettavo di essere così veloce da subito, nelle prime curve ho fatto una buona partenza, poi quando ho cominciato ad avvertire l'usura delle gomme ho avuto un pochino di difficoltà mentre inseguivo Martin e l'ho perso di vista. Oggi aveva sicuramente qualcosa in più degli altri ma ho provato fino all'ultimo a stargli dietro. Oggi è anche stata la prima vera prova in gara del nuovo telaio, abbiamo imparato molto, ora è chiaro su quali aspetti lavorare in vista della gara di domani. Non vedo l'ora di lavorare stasera per guadagnare qualche altro margine".

Il miglioramento delle prestazioni grazie al nuovo telaio è stato evidente sin dalle qualifiche per entrambi i piloti KTM. Questo telaio è qui per restare?
"Lo spero! - scherza il sudafricano - sicuramente lo utilizzeremo anche domani".

Hai parlato di margini su cui lavorare, a cosa ti riferivi?
"Principalmente oggi ho sofferto l'usura del posteriore, ma anche nei settori misti faticavo un po' a rialzare la moto. Si tratta di dettagli ormai, cercheremo di rifinire quanto più possibile, ogni piccolo margine potrà fare la differenza domani".

Questa è la moto di cui avevi bisogno per affrontare questo campionato?
"Sicuramente è un piccolo passo nella direzione che chiedevamo da tempo, penso che non sia una differenza gigantesca ma al giorno d'oggi anche un decimo di secondo può sembrare poco ma in prospettiva è un vantaggio enorme durante una gara. E' tutta una questione di dettagli, ora abbiamo una bella combinazione di piccoli dettagli che lavorano bene assieme".

Jorge Martin oggi è sembrato gareggiare su un altro circuito, in testa sin dalla prima curva e senza mai commettere sbavature, lo spagnolo è rimasto inavvicinabile per i suoi avversari.
"E' molto bravo nel rialzare la moto in uscita di curva, è uno dei punti in cui devo migliorare" - commenta Binder sul rivale.

Miller: "KTM è competitiva, devo lavorare sulle traiettorie"

Podio sfiorato invece per l'australiano Miller, a lungo assente nelle prime posizioni dopo una stagione non facile in cui l'australiano faticava a trovare una quadra della sua KTM. Forse l'atmosfera tranquilla ed accogliente del Giappone o forse il nuovo telaio hanno dato una scossa alla situazione ed il pilota di Townsville si è visto nuovamente catapultato in avanti, a battagliare con l'ex compagno di squadra Bagnaia. Felice della novità, il pilota di Townsville non ha deluso le aspettative, con un quarto posto onorevole, un buon risultato in vista del GP di casa, ormai alle porte.

"La moto era perfetta oggi - interviene l'australiano - ma nelle prime fasi di gara ho avuto alcune incertezza sull'anteriore, devo ancora lavorare sul mio stile di guida e sulle traiettorie. Gli altri ragazzi davanti hanno allungato le distanze ed io mi sono trovato ad inseguire Pecco. Ho provato ad attaccarlo fino alla fine, commettendo anche degli errori ma si è difeso bene come lui sa fare. E' stata una bella gara, è bello essere tornato a lottare in mezzo ai primi".

Una prestazione, quella di Miller, che evidenzia anche il passo in avanti della RC16 dopo i test di Misano.
"Come le altre marche, anche noi soffriamo l'usura delle gomme nelle prime fasi di gara, ma poi a differenza di altre, tende a stabilizzarsi. Forse oggi io ne ho sofferto di più, ma sarà interessante vedere domani in gara cosa succederà sulla lunga distanza. Nel complesso sono soddisfatto di questo primo assaggio di gara qui a Motegi".

Il discorso poi verte sul futuro, con l'australiano il cui contratto è valido anche per il 2024, ma con una KTM che con l'arrivo di Acosta si troverà a dover gestire più piloti di quante moto abbia a disposizione.
"Il mio contratto è valido per il prossimo anno, c'è un motivo per cui sono qui e per cui sono nel team Factory, non sono preoccupato" - chiosa infine Miller.

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