MotoGP, Crutchlow: "Con Marquez in Ducati gli altri piloti potrebbero andarsene"

Cal Crutchlow è in Giappone per una wild card sulla Yamaha e prima di dare spettacolo in pista lo ha già fatto ai microfoni. Il pilota britannico ha uno spiccato senso dello humor e nessun pelo sulla lingua, una combinazione esplosiva quando devi esprimersi sui più svariati argomenti. Logicamente, anche a Motegi, Cal ha usato le sue doti comunicative e questa volta c’era di mezzo Marquez.

La domanda che ormai circola nel paddock da mesi è se Marc andrà o meno nel team Gresini su una Ducati, così è stato chiesto a Crutchlow di mettersi nel suoi panni.

“Cosa farei se fossi Marc? Non lo so, non ho nessuna idea - la risposta - Ho sempre detto che se Marc andasse in Ducati, gli altri piloti potrebbero anche andarsene. Per questa ragione non voglio che ci vada, voglio che migliori la Honda. Alla fine non mi interessa veramente, voglio solo vedere delle belle gare in tv. Penso che Marquez sia il pilota con maggior talento con cui abbia avuto il privilegio di correre. Eravamo in Honda nello stesso periodo e so cosa faceva, lo capivo, ma io non ci riuscivo”.

Così Cal, per il bene dello spettacolo, preferirebbe che lo spagnolo rimanesse dov’è ora.

“Ha un talento incredibile, non penso che l’abbia perso. Solo la moto non gli permette di fare quello che era abituato, quando glielo permetterà starà davanti in campionato - ha affermato - Se andasse in Ducati, forse sarebbe tutto noioso, oppure potrebbe cambiare le cose in Honda e tornare a essere competitivo. Credo che questa storia potrebbe essere la migliore per tutti”.

Il collaudatore Yamaha si è anche pronunciato sulla lotta per il titolo, anche in questo caso facendo ricorso a una robusta dose di ironia.

“Punterei su Bezzecchi, perché ho scommesso su di lui a inizio anno una bella somma e se vincesse il titolo sarebbe per me come un premio per il podio! - ha scherzato, prima di tornare serio - Spero succeda, ma credo che ce la farà Martin. Mi piace Marco perché mi piace il suo stile, Pecco perché è molto pulito sia nella guida sia come pilota, Jorge perché ci prova sempre, è un combattente”.