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MotoGP, Alex Rins: "Proverò a correre, ma se il dolore sarà troppo mi fermerò"

"Solo due giorni fa ero in ospedale a Madrid, ho bisogno di capire come reagirà la mia gamba. Ho fatto un test ad Aragon su una moto stradale, faceva molto male"

MotoGP: Alex Rins:

Il GP di Motegi ha già riservato una piacevole notizia: il ritorno di Alex Rins. Il pilota del team LCR si era gravemente infortunato nella sprint rece del Mugello, fratturandosi tibia e perone. Dopo 4 mesi è pronto a provare a correre e i medici gli hanno dato il via libera questa mattina.

Due giorni fa ero a Madrid, in ospedale, parlavo coi dottori, guardavamo gli esami e abbiamo notato che c’era una grossa differenza rispetto a un mese fa - racconta lo spagnolo - Mi hanno detto che il passo successivo da fare sarebbe stato quello di risalire su una MotoGP e non so se sarà doloroso, ma ho passato gli esami medici e vedremo domani. Il principale obiettivo è capire se farà male, sento molto dolore al perone. Se ne avrò troppo alla guida, allora dovrò fermarmi e continuare il mio recupero”.

Quali sono le tue condizioni ora?
A casa posso camminare più o meno normalmente, ma quando sei in moto a 300 all’ora è diverso (ride). L’ultima volta che ho provato a guidare ad Aragon sentivo molto male nei cambi di direzione e nelle curve a destra, ma quella forse è una pista troppo aggressiva per il fisico. È passato un mese da quel test, vedremo come andrà qui”.

Sei riuscito ad allenarti come volevi?
"Avevo perso tutti i miei muscoli, ora sono più o meno in un buono stato di forma, ma per allenarmi in palestra, non per andare in moto. Non guido una MotoGP da tanto tempo, ma nelle ultime due o tre settimane ho potuto allenarmi normalmente.A parte la preparazione fisica, ho fatto fisioterapia tutti i giorni e ho usato un macchinario che mi ha aiutato a consolidare l’osso. Gli esami hanno mostrato che c’è calcificazione, è solido ora”.

Perché all’ultimo minuto la decisione di rientrare?
Volevo avere dei riscontri dalla mia gamba. Anche i dottori mi hanno fatto questa domanda e ho risposto che voglio sentire cosa succede su una MotoGP. Sfortunatamente per farlo sono dovuto venire in Giappone e domani sentirò il jet lag (ride), ma meglio provare qui che in Indonesia. Sono stato tanti giorni a casa”.

Metti in conto la possibilità di fermarti?
Può succedere, se il dolore sarà troppo forte potrei non continuare. È un test per la mia gamba. Questo è un passo nel mio processo di riabilitazione. Voglio capire la differenza tra guidare una moto stradale e una MotoGP. Dopo l’incidente, la mia prima volta in pista era stata con una moto molto piccola e il dolore era terribile, non ero riuscito a fare più di 10 giri in un kartodromo. Poi, su una moto stradale, ne avevo fatti 20”. 

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