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MotoGP, Espargarò: "Vorrei fermare il tempo e godermi la vittoria per settimane"

"Negli occhi dei miei figli Max e Mia ho visto i miei bambino, mi sembra di sognare. Sono orgoglioso di Aprilia e Aprilia deve esserlo di avere due piloti come me e Vinales"

MotoGP: Espargarò:

Vincere nella pista di casa, ripetersi il giorno dopo, regalare una doppietta all’Aprilia: Aleix Espargarò non poteva aspettarsi nulla di meglio da questo fine settimana a Barcellona. Nella gara corta del sabato aveva dominato, oggi ha dovuto vincere il braccio di ferro con il compagno di squadra Vinales, ma i risultato è stato lo stesso. 

Ora vorrei fermare il tempo e godermi questo momento per due settimane - sorride lo spagnolo - È un momento storico per Aprilia, siamo partiti da distante per arrivare a questo risultato. Provo tante emozioni: non è la mia prima vittoria, ma è la prima a casa. Sono felice perché il prossimo anno faranno i post con il mio successo e non con il mio stupido errore” ricorda lo scorso anno, quando aveva creduto che la gara fosse già finita quando mancava ancora un giro.

Per festeggiare ti sei scambiato la moto con Vinales.
Mi è venuto spontaneo, ero felice per la mia vittoria ma anche per Maverick. Mi è venuto in mente quando in Austria , 3 anni fa, lui piangeva e gli avevo detto di venire in Aprilia, anche se avevamo finito la gara a un minuto dal primo. Gli avevo assicurato che avremmo portato la nostra moto al top. Ho sempre creduto nel lavoro di squadra, io sono orgoglioso di Aprilia e loro devono esserlo di noi piloti. Questo è un regalo per tutti gli uomini di Noale.

Hai potuto festeggiare sul podio con i tuoi figli, Max e Mia. Sono loro il tuo segreto?
L’ho detto tante volte, se l’avessi saputo prima li avrei fatti a 17 anni e avrei vinto 10 titoli (ride). La mia famiglia, i miei figli e mia moglie Laura,  mi danno felicità. Quando Max e Mia mi hanno dato il trofeo del vincitore ho visto nei loro occhi i miei da bambino,  quando venivo qui a tifare per Doohan e Crivillè. Vincere su questa pista a 34 anni è incredibile. Non so ancora se sto sognando, è irreale”.

Vinales non ti ha reso la vita facile.
Sono molto orgoglioso della vittoria di oggi perché in un altro circuito sarei finito 2°. Maverick era più veloce di me, oggi, a causa del vento, non riuscivo ad avere una buona velocità di percorrenza in curva. Ieri, nella sprint, era stato tutto facile, oggi l’opposto. A un certo punto, mi sono detto: o cado o vinco. Lui frenava meglio di me, ma sono riuscito a superarlo e bloccarlo, poi ho praticamente fatto qualifica di 20 minuti, ho distrutto la gomma anteriore, ma ha funzionato e questa è la giornata più bella della mia vita”.

Dove potrete arrivare tu e Vinales?
Mi piacerebbe lottare per titolo contro il mio compagno di squadra, sarebbe sogno. Vinales mi spinge e se quest’anno ho vinto già 3 volte è perché mi porta al limite. A volte faccio fatica a vedere come riesco a migliorare ancora a 34 anni. Ieri, per la prima volta nella mia carriera, sono riuscito a scappare dal campione del mondo, questo mi rende orgoglioso. La determinazione e la testa fanno la differenza nel nostro lavoro

Hai sempre creduto in Aprilia.
Resilienza è la parola giusta. Sono caduto e ho pianto tante volte all’inizio di questa avventura, ma ho sempre creduto nel progetto. Il problema è che va tutto veloce in questo sport, stiamo già pensando a Misano, ma dobbiamo festeggiare questa giornata perché una doppietta in MotoGP è molto difficile ottenere. A volte io e Maverick spingiamo l’azienda e c’è sempre una risposta rapida. Non siamo ancora vicini rivali, ma in piste come queste la nostra moto è molto copmpetitiva. Stiamo continuando a lavorare, sulla frizione, sul motore, e il prossimo lunedì, nei test, avremo molte cose da provare. È bello essere un pilota Aprilia in questo momento”.

Cosa pensi dei due incidenti alla prima partenza?
Ho visto alla mia destra una moto arrivare molto veloce e ho deciso accelerare per evitate incidente, poi visto l’highiside di Pecco. Quando Brad ha colpito Pecco ha rotto il motore, ero completamente sporco d’olio. Per me la ripartenza dopo la bandiera rossa è stata troppo rapida. Ho cercato di stare calmo, per fortuna nessuno si è fatto troppo male, ma il primo giro ero nervoso. Avrebbero potuto aspettare altri 5 o 10 minuti prima di darci il via: non ho visto nemmeno la Safety Car entrare per assicurarsi che i lavori di pulizia fossero stati fatti correttamente”.

C’è chi dice che la linea di partenza sia troppo distante dalla prima curva.
Noi piloti siamo bravi abbastanza per frenare al momento giusto, non per cercare di superare 20 piloti alla prima curva. il punto non è dove sia la partenza, ma chi guida. Dobbiamo essere più rilassati a prima curva, anche se è qualcosa difficile da imparare. Hanno penalizzato Enea, ma dovrebbe essere più severi in questi casi, quando coinvolgi altri 5 piloti, servirebbero almeno due Long Lap”.

Con più elettronica Bagnaia avrebbe potuto non cadere?
Penso fosse troppo veloce con la gomma media non ancora in temperatura. È impossibile salvarsi in quei casi: quando sei piegato a 65 gradi con 300 cv non c’è controllo tenga. Se lo facesse, le moto guiderebbero da sole”.

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