Tu sei qui

MotoGP, Bezzecchi: “Il mio futuro non è questione di cuore. A Barcellona saprete”

“Il Red Bull Ring sembra una pista semplice, ma non lo è. Qua posso sfruttare le qualità mie e della Ducati. Ricordo il 2019, quell’anno era più facile mollare che arrivare dove sono oggi”

MotoGP: Bezzecchi: “Il mio futuro non è questione di cuore. A Barcellona saprete”

Il futuro di Marco Bezzecchi è uno dei temi che tengono banco nel paddock della MotoGP in Austria. Reduce dalla caduta di Silverstone, il portacolori Mooney VR46 arriva al Red Bull Ring affamato di rivincita, su una pista che gli evoca dolci ricordi.  

“Arrivo a questa gara dopo un fine settimana amaro come quello di Silverstone – ha esordito – peccato, peccato per quella caduta, dato che le sensazioni erano buone e avevo velocità. Non vedo l’ora di ripartire dall’Austria, dato che questa è una pista particolare, semplice guardandola dal di fuori, ma bella tosta viste le diverse pendenze e le frenati forti. Sono un pilota che ama le staccate violente, dato che è un nostro punto di forza, soprattutto della Ducati”.

Oltre alla sfida in pista si parla di 2024.
“Il mio Piano A è restare in Mooney e VR46 sta lavorando  per trovare la migliore soluzione per me. Al momento non c’è ancora una scelta e non è una questione di cuore o tecnica. Io ho semplicemente parlato dicendo quello che potrebbe essere il mio piano perfetto. Detto ciò penso che a Barcellona saprete quale sarà il mio futuro”.

Chiuso il capitolo futuro, si torna a parlare di gare, dove c’è voglia di rivincita da parte sua.
“Nella vita impari più dalle batoste che quando le cose che vanno bene. A Silverstone sono stato bravo sul bagnato e sull’uscito, ma sono caduto in una curva dove era facile fare errori. Di sicuro sarà utile per il prossimo anno”.

In tutto ciò Bezzecchi non dimentica il passato, specialmente la stagione 2019, quando con Tech3 era chiamato a rincorrere.
“In queste stagioni non ho mai mollato, anche se quell’anno ci voleva ben poco a farlo. Sono però riuscito a fare un bel percorso, grazie anche a tutte quelle persone che mi hanno sempre sostenuto. Adesso sono qua al Red Bull Ring, pronto per il weekend. Questa è una pista che mi piace, caratterizzata da diversi saliscendi. Il tracciato è molto tecnico ed impegnativo”.

Tra i vari temi toccati in conferenza vengono poi riprese le parole pronunciate da Pol Espargarò. Secondo lo spagnolo, visto l’effetto scia, è meglio non bloccare un pilota nel momento in cui quest’ultimo inizia la manovra di sorpasso. Semmai sarebbe meglio concedergli spazio.   

“La cosa che possa dire è questa: quello di Silverstone è stato un mio errore,  dovuto al fatto che non mi sono spostato a sufficienza. Sul discorso del bloccare penso che nessuno debba bloccare l’altro pilota in nessuna occasione. Il fatto è che quando superi in modo aggressivo devi comunque farlo, visto che queste alla fine sono  le corse”.

La chiusura è per Bagnaia.
“Per me è importante allenarmi con lui, dato che ci spingiamo a vicenda a dare il massimo. Di sicuro quando due piloti hanno lo stesso obiettivo poi non è semplice gestire i rapporti.  Personalmente sono però più tranquillo quest’anno, dato che il Mondiale non è il mio obiettivo principale. Ovvio che se poi dovessi giocarmi il titolo alla fine vedremo ciò che accadrà. Io da Pecco ho molto da imparare e prendere spunto, così come tutti gli altri piloti, visto che abbiamo la possibilità di condividere i dati”.

 

Articoli che potrebbero interessarti