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SBK, Petrucci, Iannone e il rebus Ducati con Barni per il 2024

Parla Barnabò: “La scelta più logica è proseguire con Danilo anche il prossimo anno. Iannone potrebbe essere una opportunità e se trovo il budget si potrebbe fare. Ovvio che un’operazione del genere non deve pregiudicare quanto fatto con Petrucci perché si rischierebbe di fare casino”

SBK: Petrucci, Iannone e il rebus Ducati con Barni per il 2024

A Donington si infiamma il mercato Superbike. Il rinnovo di Alex Lowes con Kawasaki ha di fatto blindato la sella della ZX-10 RR per il 2024, ma molte delle trattative devono ancora entrare nel vivo. Se da una parte ci sono i piloti, dall’altra non mancano ovviamente i team, intenzionati a rafforzarsi o semplicemente a proseguire il proprio lavoro per l’anno che verrà.

Uno di questi è il team Barni, capitanato da Marco Barnabò. Stiamo parlando di una delle eccellenze di questo paddock tra i privati, considerando l’impegno tra SBK e SSP. A tal proposito la squadra orobica ha riposto fiducia da quest’anno in Danilo Petrucci.

Con il signor Barni abbiamo quindi cercato di fare il punto della situazione.   
“Il livello del Campionato quest’anno si è alzato ulteriormente e la conferma arriva dal recente test di Bautista con la MotoGP – ha esordito Barnabò – ovviamente ci voleva del tempo per colmare il gap dai migliori, ma già a Misano abbiamo visto quanto Danilo è cresciuto”.

Danilo sta cercando di bruciare le tappa, ma non è così semplice.
“Al momento lui non ha la fiducia con la gomma anteriore e questo è un aspetto che pesa non poco. Ciononostante sono soddisfatto perché sapevo servisse del tempo, esattamente come accaduto nella sua precedente esperienza nel MotoAmerica. Bisogna infatti abituarsi alla Panigale e questo è il giusto tempo che serve”.

Marco, per il 2024 Petrucci pare intenzionato a proseguire.
“Noi abbiamo appena iniziato questo lavoro da pochi mesi e credo che sia la scelta più logica proseguire assieme. Ovvio che i piloti vogliono vincere subito, però abbiamo visto che in questo paddock servono almeno due anni prima di arrivare al successo. Questo rende l’idea dell’attuale livello a cui è arrivata la SBK”.

Tra quanto vi metterete al tavolo per concretizzare il rinnovo?
“Al momento non ci sono deadline. Danilo, se vuole rimanere, deve farlo perché è contento di quello che ha a disposizione ed è consapevole di avere i mezzi per far emergere il proprio valore”.

Quanto pesano questi 250 giri in meno alla vostra Ducati?
“Per noi è un problema il taglio dei giri, perché se vuoi bilanciare un pilota che vince meritatamente non puoi limitare tutti gli altri di quella Casa. Già siamo una squadra privata, in più ci vengono tagliati i giri. Non penso sia questo ciò che serva al Campionato, semmai serve colmare la differenza tra un team ufficiale e privato consentendo a quest’ultimo di poter arrivare a giocarsi la vittoria. Da quanto non vince una moto clienti?

Tre anni mentre in MotoGP invece due settimane fa. Per quanto riguarda invece la SSP?
“Al momento non ho ancora valutato cosa fare. Di sicuro potrebbe essere una categoria utile alla crescita dei giovani e mi piacerebbe proseguire”.

C’è poi il discorso Iannone, il cui nome è al centro dei rumors. Molti dicono che tu sia l’unico a poter realizzare un’operazione del genere.
“In questo momento la mia priorità è il lavoro con Danilo perché con lui abbiamo iniziato un percorso impegnativo che ancora non è finito. Nel momento in cui si incastrerà questo tassello, mai dire mai sull’altro discorso. Di sicuro non vorrei che un’operazione con Iannone pregiudichi la prima. Questo perché abbiamo deciso di investire su Petrucci e al tempo stesso si rischierebbe di compromettere il primo lavoro, creando solo confusione”.

L’operazione stuzzica, ma il budget ancora di più..
“Esatto. Siamo sugli 800 mila euro per una seconda moto. Di sicuro, se vuoi fare correre un talento come Iannone, bisogna fare un progetto di alto livello. Se invece bisogna fare le cose tanto per farle, meglio evitare. Ovvio che se dovessi trovare il budget ci si potrebbe pensare a una seconda moto con Iannone. È quattro anni che è fermo ed è una scommessa per tutti, ma i numeri parlano per lui e non vanno dimenticati”.

Petrucci-Iannone sarebbe un team di forte impatto, non credi?
“Potrebbe essere una buona opportunità,  ma deve essere fatta con lo stesso progetto di cui gode Danilo. Non posso permettermi di fare passi falsi, né io, tantomeno un talento come Iannone”.  

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