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Per Michelin il futuro è verde: nel 2025 una nuova gamma di pneumatici

In occasione dei festeggiamenti per i 60 dello stabilimento di Cuneo, sono stati presentati i progetti futuri, con gomme che avranno fino al 58% di materiali sostenibili

Auto - News: Per Michelin il futuro è verde: nel 2025 una nuova gamma di pneumatici

di Chiara Rainis

Nell’iconica cornice de La Centrale Nuvola Lavazza di Torino, Michelin ha celebrato il sessantesimo anniversario dall’apertura del suo stabilimento di Cuneo. Una presenza longeva e corposa quella del produrre francese sul territorio italiano, tanto che sono ben cinque le sedi a vario titolo dislocate tra Lombardia, Piemonte e Lazio.

Dando un po’ di numeri: sono 315 i milioni investiti dal 2018 al 2021 nei distaccamenti tricolore che si distinguono pure per un elevato numero di dipendenti di alto livello grazie ai numerosi corsi di formazione che arrivano a toccare le 246mila ore. Un altro dato interessante riguarda le percentuali di vendita, l’80% del prodotto viene esportato in Europa, mentre il restante 20% perlopiù negli Stati Uniti. In generale ogni dodici mesi dalle fabbriche dello Stivale escono all’incirca tredici milioni di “scarpe”.

Grande attenzione viene riservata all’integrazione nel territorio, motivo per cui non è infrequente assistere ad iniziative ed eventi di ogni genere patrocinati del brand di Clermont-Ferrand. Per quanto riguarda invece le gomme in sé per sé, il leit motiv è quello della sostenibilità, parola d’ordine della gamma di pneumatici che uscirà nel 2025, nata dalle esigenze che si stanno imponendo nel mercato dell’auto come il minor spreco di materie prime, le dimensioni ampie, la versatilità e l’elettrificazione.

Ed è esattamente la conversione ai motori a zero emissioni ciò che ha rappresentato la vera sfida per il costruttore transalpino, trovatosi a dover creare una copertura capace di sopportare un peso maggiore del veicolo e una coppia piuttosto elevata anche in fase di frenata.

Le tipologie che vedremo sulle nostre strade fra due anni sono particolarmente attente alla questione ambientale. Il primo esempio si caratterizza per una composizione al 45% in materiale sostenibile, e il secondo al 58%.  Per la loro realizzazione sono state utilizzate componenti naturali, oltre al carbon black, ottenuto dagli scarti di gomme a fine vita, oli e resine biologiche, acciaio riciclato e silice proveniente dalle bucce del riso.

L’obiettivo resta quello dell’abbattimento totale dell’inquinamento in ogni fase della produzione, oltre che del prodotto in sé e quale miglior laboratorio delle competizioni per arrivarci. Nella Moto E, serie dedicata alle due ruote full electric, gli pneumatici sono già costruiti per il 40% con materiali riciclati.

Detto ciò, il motto della sostenibilità non anima solamente il mondo della meccanica, visto che dal 2021 la prestigiosa Guida Michelin, caposaldo del turismo culinario, ha deciso altresì di premiare gli chef che sono stati in grado di dare prova di virtù sotto questo aspetto.

Chi era presente all’evento torinese ha avuto l’onore di toccare con mano, o meglio di assaporare, l’enfasi sull’importanza del km zero, piuttosto che della stagionalità. In perfetta sinergia malgrado due cucine antitetiche, i cuochi stellati Federico Zanasi e Davide Guidara hanno messo sulla tavola un’esperienza, più che semplici piatti. Piccole bombe di sapore che hanno unito nord e sud, Bel Paese ed estero, capaci di trasformarsi in un dolce ricordo suggellato nel gran finale da un omino Michelin in versione gelato.

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