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SBK, Foti: "Denning polemizza sul peso ma Toprak è più lento del 2022"

L’INTERVISTA - “Paul prima di fare polemiche dovrebbe capire come mai hanno fatto un passo indietro rispetto al 2022. Bautista? Presto parleremo del suo rinnovo, ma ci sono tutti i presupposti per proseguire”

SBK: Foti:

C’è grande attesa per il Round di Misano del Misano del Mondiale SBK, alla cui presentazione ha assistito anche il team manager Aruba Ducati, Serafino Foti. Dopo un incredibile inizio di stagione, che ha visto Bautista prendere il largo in classifica dopo soli due appuntamenti, il manager italiano ha fatto il punto della situazione in Casa Ducati con il nostro Riccardo Guglielmetti, con cui ha parlato delle sue aspettative per Misano, del rinnovo dei due alfieri Ducati e delle osservazioni della Yamaha sull’annosa questione legata al limite minimo di peso

La Ducati ha dei bei ricordi a Misano. Quest’anno andrete a caccia della riconferma?
“Qui abbiamo sempre raccolto dei grandissimi risultati, quindi l’obiettivo è ovviamente quello di confermare le prestazioni degli scorsi anni. È sempre bello venire qua, perché per noi è una delle gare di casa e abbiamo l’adrenalina e la motivazione extra che ci regalano i nostri tifosi”.

Prossimo impegno in programma, però, sono i test a Barcellona. I vostri piloti vi hanno chiesto qualche novità?
“La moto è praticamente la stessa con cui abbiamo corso a Phillip Island e Mandalika. Questi test sono in funzione della gara che si terrà a Barcellona il 07 maggio”.

In questo in questo inizio di stagione avete conquistato 5 vittorie su 6 gare e Paul Denning è tornato a parlare del limite minimo di peso moto+pilota, dicendo detto che la Ducati ha posto il veto. Come commenti queste dichiarazioni?
“Intanto voglio precisare il fatto che abbiamo raccolto delle buonissime prestazioni, ma secondo me gli altri stanno andando più piano degli scorsi anni, perché Alvaro a Mandalika ha vinto la gara in 32’44”, che è lo stesso tempo con cui Toprak vinse le gare in Indonesia nella passata stagione. Quello che mi viene da dire è che loro in questo momento hanno fatto un piccolo passo indietro, mentre noi abbiamo confermato le prestazioni di Toprak dello scorso anno, sulla stessa pista. Noi abbiamo lavorato molto bene, come tutti sanno, ma non credo sia una cosa negativa. Quindi, se fossi nella concorrenza, prima di far polemica cercherei di andare come lo scorso anno e capire perché le prestazioni non sono state uguali a quelle del 2022”.

Bautista a Phillip Island ci ha detto che deciderà il suo futuro dopo le prime gare della stagione. Quando potrebbe arrivare l’annuncio?
“Noi non ne abbiamo ancora parlato ma penso che ne parleremo presto, perché Alvaro nei prossimi mesi prenderà la sua decisione. In questo momento sta performando veramente molto bene e se vorrà continuare non vedo perché non dovremmo continuare insieme, visto che il nostro è un connubio vincente. Ne parleremo presto. Aspetteremo la sua decisione, ma Alvaro è ancora in perfetta forma e ha la stessa motivazione di prima, quindi ad oggi ci sono tutti i presupposti per il rinnovo, se vorrà continuare”.

Dopo Bautista, bisognerà pensare anche a Rinaldi, la cui sella è ambita da diversi piloti.
“Come abbiamo detto lo scorso anno, Michael deve fare uno step. Cosa che già ha fatto, anche se purtroppo ha commesso alcuni errori: ha fatto uno sbaglio a Mandalika e gli è mancata la prima manche a Phillip Island. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, però è molto competitivo, perché su piste dove ha sempre fatto fatica ha lottato per vincere una gara e ha fatto due secondi posti in Australia. È ancora molto presto, ma credo che se continuerà con questi risultati anche Michael meriterà di rimanere. Lui sa benissimo di dover fare uno step rispetto al 2022, ma si è impegnato e ce la sta mettendo tutta per riuscirci”.
 

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