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SBK, Petrucci: “È solo l’inizio, ho affrontato ben altre difficoltà”

Danilo: “Purtroppo mi mancano i chilometri. Al momento non riesco a mettere la Ducati di traverso come vorrei perché non conosco le gomme. Sono però sereno, agitarsi non serve. Phillip Island? L'ultima volta ricordo il botto con Quartararo"

SBK: Petrucci: “È solo l’inizio, ho affrontato ben altre difficoltà”

È l’ultima occasione per affilare prima del weekend di gara. Danilo Petrucci sbarca a Phillip Island tre anni dopo la sua ultima partecipazione. In quell’occasione il pilota ternano guidava una Ducati, adesso lo ritroviamo nuovamente su una Rossa, ma si tratta di un prototipo.

La Superbike lo attende con grande curiosità dopo i recenti test di Portimao dove è stato costretto ad inseguire. Alla vigilia della due giorni australiana, il portacolori Barni appare però sereno e fiducioso, ma soprattutto consapevole di quali siano le difficoltà incontrate sul percorso.

“È sempre bello tornare a Phillip Island – ha detto – questa è una pista unica, anche se l’ultima volta che ci ho corso ricordo ancora l’incidente con Quartararo. Da quell’episodio sono trascorsi tanti anni e ora sono qua in una veste nuova. Ci siamo, sono pronto ad iniziare i test con l’obiettivo di fare bene”.

In occasione dell’ultima uscita a Portimao hai faticato. Qual è il limite più grande?
“Portimao è una pista bella tosta e in quell’occasione non abbiamo trovato la via. Facevo undici curve e poi ne sbagliavo quattro. Al momento non riesco a mettere la Ducati di traverso e questo è l’aspetto che pesa più di tutta. Penso di essere un pilota capace di staccare e bravo in inserimento, ma al momento mi manca quella fiducia che vorrei. Penso che questa cosa derivi principalmente dall’adattamento alle Pirelli, dato che devo ancora trovare quella fiducia di cui ho bisogno”.

Sei preoccupato?
“Preoccupato no! Dispiace ovviamente, perché volevo confermare quanto fatto a Jerez, invece ci vuole del tempo. In questi momenti bisogna soltanto stare tranquilli e sereni, perché è così che si affrontano le difficoltà. Penso che nella mia vita ne ho affrontate ben altre più difficile e bisogna mantenere la calma, perché col lavoro sono sicuro che andremo nella giusta direzione”.

Pensi che questa sia la pista giusta per partire?
“Secondo me le prime due gare maschereranno i reali valori in campo, dato che sono particolari. La verità la scopriremo quando andremo ad Assen. Dopo l’Australia c’è poi l’Indonesia e a Mandalika non ho mai corso”.

Quanto pensi di averla in mano la Ducati?
“Non saprei darla una percentuale, tantomeno voglio fare promesse di risultato. Questa è un’avventura nuova, dove ci mancano tanti chilometri rispetto alla concorrenza. Dobbiamo solo girare, prendere fiducia andare per la nostra direzione. I risultati li scopriremo poi sabato”.

Come la vivi questa vigilia?
“È una nuova ripartenza. C’è un po’ di tensione, ma più che altro è un’attesa positiva per salire in moto e capire dove sono. Al termine di questi test capiremo di più”.

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