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MotoGP, Dall'Igna crede nell'ibrido, Pierer di KTM no: "Una totale sciocchezza"

L'ingegnere italiano "Dobbiamo guardare al futuro, penso che questa sia un'idea intelligente. Il CEO di KTM Pierer la vede diversamente: "In futuro arriveranno i biocarburanti. Il resto è fuori tema per le moto"

MotoGP: Dall'Igna crede nell'ibrido, Pierer di KTM no:

La MotoGP del futuro dovrà adeguarsi in qualche modo alla tendenza globale tesa ad abbattere sensibilmente le emissioni di CO2 nell'atmosfera, seguendo la strada già tracciata dalla Formula 1 e dall'Endurance. Per ora non esistono scenari certi nè rivoluzioni regolamentari all'orizzonte, eppure le Case stanno già iniziando a ragionare sulla questione ed a quanto pare Ducati e KTM iniziano a manifestare punti di vista piuttosto differenti sulla questione. 

Gigi Dall'Igna è stato intervistato dai colleghi di Speedweek sull'argomento, manifestando la possibilità che un sistema di propulsione ibrido possa essere la chiave per cambiare drasticamente la situazione, ma Stefen Pierer, CEO di KTM, non ha tardato a rispondere affermando una visione profondamente diversa. Queste le parole di Dall'Igna.

"Dobbiamo cercare soluzioni per migliorare l'efficienza dei motori. L’efficienza è uno dei punti chiave per il futuro. Ecco perché penso che dobbiamo fare qualcosa di diverso rispetto al semplice utilizzo del motore a combustione interna. Naturalmente, in MotoGP bisogna prestare attenzione ai costi. Ma se si imponessero componenti uniformi per un'unità di potenza ibrida come questa, come per l'ECU, in modo che la batteria e il motore siano identici per tutti i produttori, i costi non salirebbero così tanto".

Pur affermando questa ipotesi, Dall'Igna ha anche ammesso che studi veri e propri al momento non ne ha fatti al riguardo. 
"Non ho ancora fatto studi dettagliati al riguardo. Per questo motivo non posso ancora fare dichiarazioni concrete sul peso, sui costi e così via. In definitiva, si tratta di un concetto che potrebbe essere ragionevole se pianificato e realizzato correttamente. Dipende da cosa si chiede esattamente a un'unità di propulsione così efficiente".

Una tecnologia che per Dall'Igna potrebbe avevre una ricaduta diretta anche sulle moto di serie. 
"Ma alla fine, questa tecnologia potrebbe avere senso anche per le moto da strada. Penso che sia un'idea intelligente per il futuro. Questa è la mia opinione, ma forse mi sbaglio. Non si può paragonare una moto con un'auto. E finora la tecnologia non è sufficientemente avanzata. Finora non sono state proposte soluzioni sensate. Ma questo può cambiare in futuro. E dobbiamo pensare al futuro. Non possiamo pensare solo al domani".

Stefan Pierer, KTM: "L'ibrido in MotoGP? Una sciocchezza"

Pierer ha risposto a queste parole affermando con decisione una visione molto diversa. 
"Questa è una totale sciocchezza. Questo è completamente fuori tema per una moto. Sul tema della maggiore efficienza, sì, siamo d'accordo. Grazie al minor consumo di carburante, sarà comunque una sfida speciale per Ducati... Inoltre, utilizzeremo 'bio fuel' proprio come la Formula 1, stiamo seguendo quella scia. Inizieremo nel Motomondiale, forse già nel 2024. In MotoGP, nel 2027 verrà utilizzato il 100% di biocarburante. Se parli con i dirigenti della società di carburante dell'Arabia Saudita Aramco, scoprirai dove sta andando il futuro. Stanno già accumulando capacità solare per la produzione di combustibile sintetico e quindi utilizzano le celle solari 365 giorni all'anno".

A fare da sponda a Pierer anche Sebastian Risse, ingegnere della KTM che pone gli stessi quesiti ed ha fiducia in altre strade. 
"KTM non ha alcun interesse in tali unità ibride, perché tali sistemi non vengono utilizzati nello sviluppo in serie e tali concetti sono molto costosi. Se riesci a raggiungere la sostenibilità utilizzando il 100% di biocarburanti dopo il 2026, perché devi rendere le cose più complicate del necessario. La tecnologia ibrida con tutti i componenti di cui hai bisogno non è nemmeno sostenibile al 100%. Alla fine hai sempre bisogno di alcune risorse."

L'ibrido secondo Risse rischia di compromettere il DNA della moto. 
"Penso che sia troppo complicato. Va anche contro la filosofia di una moto che dovrebbe essere semplice e leggera. Perché se si esaurisce la batteria, la moto ovviamente offrirà prestazioni completamente diverse. Uno dei motivi per cui i clienti acquistano una moto è perché questa si guida in un certo modo. È per lo più diverso con un'auto, perché vuoi usarla principalmente per andare dal punto A al punto B. Avrebbe quindi più senso avere un piccolo veicolo elettrico per le brevi distanze e uno più grande con biocarburante sostenibile per i viaggi più lunghi".

Anche in KTM non c'è stato alcuno studio di fattibilità al momento. 
"Per quanto riguarda i costi aggiuntivi non posso dare una stima a braccio perché il concept non è interessante per noi in KTM e non ce ne occupiamo".

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