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MotoGP, Quartararo rassegnato: "Yamaha non ha migliorato come gli altri"

Il campione del mondo punge la Casa sul motore: "Forse ad Iwata hanno finito i cavalli". Morbidelli 24°: "Non ho fatto il time attack ma mi sto avvicinando a Fabio"

MotoGP: Quartararo rassegnato:

SEPANG - La moto ed il campione del mondo sembrano in difficoltà. Intendiamoci, questo è solo il primo test della stagione, ma già dalla giornata di ieri Quartararo sembra voler bacchettare la Yamaha per i pochi progressi portati in pista. 

“Ad essere onesto mi sarei aspettato molto di più – ha detto ai giornalisti – Oggi ho provato un nuovo telaio, e un assetto ribassato della moto, tutto qui. Non è stata una gran giornata, vediamo cosa potremmo provare in Indonesia, anche se so che avremo le stesse cose, solo su un tracciato diverso”.

Il Diablo è comunque 6° di giornata dietro con uno splendido Bastianini a prendersi la prima posizione davanti alle Aprilia. Le moto di Noale hanno stupito anche il campione del mondo?

“Sono molto veloci e che hanno piloti forti. Hanno girato qui più di noi, è vero, ma fare questi tempi significa che stanno andando bene. Sono stato dietro ad Aleix per mezzo giro e la loro velocità in curva è davvero molta, mi hanno impressionato. C’è da dire che anche Suzuki e Honda, però, hanno fatto un grande passo in avanti”. 

Le Case che hai menzionato hanno migliorato molto più di voi? Ducati, invece?

“Si, noi non abbiamo migliorato nemmeno lontanamente quanto loro. Ducati è molto veloce ma le altre Case mi hanno davvero impressionato. Questo non significa che non siamo competitivi, sicuramente soffriamo in alcune aree, come nella gestione delle gomme nuove. Lo so perché il time attack è una mia caratteristica, ma gli altri hanno davvero fatto passi avanti importanti”. 

Fabio, negli ultimi anni le Case hanno potuto sviluppare i motori. Perché Yamaha non l’ha fatto sebbene tu non sia l’unico pilota ad averlo chiesto?

“Penso che ci abbiano provato, ma forse in Giappone hanno finito i cavalli (ride ndr). Penso che tutti stiano lavorando al massimo, gli altri hanno trovato qualcosa mentre noi no. Solo non hanno potuto trovarla. Un po’ di potenza non darebbe fastidio ad altre parti della moto”. 

Com’è andata, nel complesso questa seconda ed ultima giornata a Sepang?

“Oggi sono molto contento, già dal primo giro ho trovato più velocità in curva e ho guidato in modo più naturale. Il mio time attack è stato abbastanza buono e so di poter migliorare ancora di più. Sono un po’ triste perché mi sarebbe piaciuto andare sotto l’1’58 e sarebbe stato possibile con due time attack. Anche con gomme usate ho un bel ritmo, ho fatto 1’59.4 con 21 giri sul posteriore e al pomeriggio 1’59.7 con pneumatici molto usati”. 

Sembra che in Yamaha si stia presentando la stessa situazione del 2021. Con te davanti a tutti e gli altri tre piloti a faticare. Questa cosa ti preoccupa?

“È difficile da dire, tutti vogliamo qualcuno che ci spinga oltre i nostri limiti. Sicuramente Morbidelli sarà veloce in breve tempo e si avvicinerà. Lo scorso anno, ad ogni modo, ho imparato da Vinales nella prima parte di stagione, in Qatar mi ha dato non motivazione, ma la voglia di fare meglio. Ad Assen credo che sia stata la prima volta che si siamo spinti l’un l’altro oltre i limiti, non l’avevo mai fatto in quel modo e mi ha aiutato. Ad ogni modo, non credo di aver bisogno di qualcuno che mi spinge, ma averlo potrebbe aiutare a non pensare troppo in alcune aree”. 

Cosa ne pensi del motore e della potenza di questa Yamaha?

“Noi abbiamo bisogno di molta più potenza e molta più aderenza, però abbiamo anche dei punti forti: come la frenata sull’anteriore. In gare come il Mugello se non si ha mezzo secondo di vantaggio prima della curva si viene passati in rettilineo e subire un sorpasso del genere mette tristezza. Un altro esempio è Portimao, nella prima gara ho vinto, nella seconda non riuscivo a passare, questo è il punto”. 

Pensi che avrete il tempo di ridurre il gap da Ducati?

“No, perché credo che non abbiamo un piano per migliorare e anche se lo avessimo non ci sarebbe tempo. Penso che la moto che ho utilizzato oggi sarà la stessa che avrò in Qatar, forse con qualche piccola modifica”. 

Morbidelli: "Peccato per la pioggia, volevo lavorare al pomeriggio"

Dall’altra parte del box, vicino a Fabio ma lontano in classifica con il 24° tempo di giornata c’è Franco Morbidelli. 

“Oggi non ho fatto il time attack – ha detto - era in programma ma poi ha iniziato a piovere sfortunatamente. Ma comunque, tutto quello che volevamo migliorare rispetto a ieri è stato fatto. Specialmente al mattino il mio ritmo è stato più vicino a quello di Fabio. È una sfortuna che abbia piovuto nel pomeriggio perché quello è il momento dove io soffro di più, e anche oggi è successo, volevamo lavorare in quella specifica area, in quello specifico momento. Ad ogni modo, al mattino la velocità e il passo non sono stati male”. 

La tua situazione, quindi, è migliore di quello che sembra guardando la classifica dei tempi?

“Si, assolutamente. Non ho usato nemmeno una gomma morbida e non ho provato il giro secco neanche sulla media. Ho usato tutto il tempo che avevo per capire meglio la moto, per provare delle cose e capire quello di cui ho bisogno. Ho provato nuovamente il nuovo telaio, ma non mi è piaciuto”. 

Quindi tornerai alla soluzione vecchia? In cosa cambia il nuovo?

“No, durante la stagione useremo il telaio 2022, è migliorato il downforce, c’è meno impennamento, o meglio la moto si impenna con più accelerazione. È un po’ diverso dal precedente, sembra funzionare meglio con gomma nuova ma è complicato quando subentra un po’ di usura”. 

Hai qualche commento da fare sul motore? Quartararo è sembrato abbastanza rassegnato…

“Il motore sembra simile a quello del 2021, è nello stile Yamaha ma dovremmo avere un po’ più di velocità di punta. La mia idea è che le vecchie Ducati sul giro secco facciano davvero paura. Anche le Suzuki sono veloci, non so quanto abbiano migliorato. Noi abbiamo i nostri miglioramenti in alcune aree, abbiamo fatto dei passi in avanti e se siano grandi o piccoli lo vedremmo in altri tracciati”. 

Dovizioso ha detto che questi giorni che ci separano dai test di Mandalika saranno importanti per trovare qualcosa sulla moto, sei d’accordo?

“Ho solo molta voglia di risalire in sella perché oggi abbiamo perso una mezza giornata di lavoro. Sono rimasto un po’ a bocca asciutta oggi e sono veramente curioso di sapere quello che potrà succedere con le gomme nuove. Non credo che potremo arrivare alle velocità di Ducati con gomme nuove, ma vedremo”. 

Audio raccolto da Matteo Aglio

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