Tu sei qui

MotoGP, Bezzecchi 3° a Sepang con la Ducati: "Il mio limite è ancora lontano"

Bella giornata per il pilota del team di Valentino Rossi: "Sto cercando di capire la MotoGP, ci sono tantissime aree dove lavorare. Putroppo non sono riuscito a seguire nessuno in pista"

MotoGP: Bezzecchi 3° a Sepang con la Ducati:

Principiante in pista, si, come ha voluto ricordare con il suo casco, ma un principiante di lusso. Marco Bezzecchi nella giornata di oggi si è messo al terzo posto nella classifica dei tempi dietro a Vinales e Pirro, non proprio due debuttanti sulla MotoGP. I tempi in questi test di Sepang contano fino ad un certo punto, è vero, ma la progressione di Bez, capace di migliorarsi nell’ordine del secondo tra ieri e oggi è davvero positiva ed incoraggiante. 

“Oggi è stata una buona giornata – ha detto Marco – ho continuato il lavoro di ieri e sono molto soddisfatto di come abbiamo gestito la giornata nel box e in pista. Piano piano inizio a sentirmi più a mio agio sulla moto e il tempo che ho fatto mi incoraggia. Ovviamente so che tirare giù un secondo ora è semplice, visto che giriamo su tempi alti, ma comunque so di non aver mai spinto, il mio limite è ancora lontano. Oggi abbiamo iniziato a lavorare anche sull’assetto ma in modo molto blando”. 

I tuoi colleghi debuttanti si sono stupiti del numero di informazioni da dover riportare alla squadra nel box. È stato così anche per te?

“Si, sono d’accordo con gli altri, in questa categoria è tutto molto più complicato. Ci sono molte più cose sulla moto e legate alla moto e la sensibilità che hai in pista è l’unica cosa, insieme all’esperienza, a rendere questo processo più facile. Io devo dire che la squadra mi sta aiutando molto, mi fanno tante domande e anche i tecnici di Michelin e Ohlins fanno la stessa cosa. Al momento è complicato anche capire bene cosa faccia la moto in pista, serve esperienza e spero di migliorare al più presto”. 

A parte i debuttanti nel corso di queste prime giornate di test sono in pista anche piloti con più esperienza come Vinales, Pirro e Pedrosa. Sei riuscito a seguire qualcuno di loro per “rubare” qualche segreto?

“Purtroppo no, siamo in pochi e la pista è grande. Ho cercato di fare il mio ma mi sarebbe piaciuto beccare qualcuno con più esperienza. Sicuramente nel weekend, quando ci saranno tutti, sarebbe bello seguire qualcuno da vicino perché so che devo migliorare molto: mi manca qualcosa un po’ in tutte le aree, in staccata, percorrenza, uscita, devo ancora capire bene le gomme e l’elettronica, è tutto più difficile”. 

Rispetto alla tua prima uscita con la MotoGP a Jerez, cosa è cambiato? Sicuramente la categoria è più dura, saresti pronto per una gara?

“Prima di tutto la preparazione e fisica. Al termine della scorsa stagione ero ancora un pilota di Moto2, ora mi sono allenato solo per la MotoGP. Insieme ai preparatori dell’Academy ho seguito un programma di allenamento basato sull’esperienza che hanno avuto con Valentino, Bagnaia, Morbidelli e Marini. Non so dirti se sarei pronto per fare una gara, è una cosa molto soggettiva perché sto facendo solo 6 giri ad ogni turno, non 20”. 

Foto da MotoGP.com

 

Articoli che potrebbero interessarti