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SBK, Rea: “Domenica voglio sentirmi felice, a prescindere dell’epilogo”

“Non sto pensando eccessivamente al campionato. Toprak è stato impressionante nella FP1, però mi trovavo fermo ai box. Quindi non so se tale divario corrisponde alla realtà o meno. La Superpole sarà fondamentale per la gara”

SBK: Rea: “Domenica voglio sentirmi felice, a prescindere dell’epilogo”

Dopo un acceso quanto avvincente dualismo durato per l’intera stagione, l’attesissima sfida tra Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu è giunta all’atto finale. Il centro gravitazionale attorno a cui ruota l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori si chiama Mandalika Circuit. Malgrado la collocazione sull’isola indonesiana di Lombok, l’inedito impianto racchiude elementi caratteristici di differenti tracciati sparsi in tutto il globo, il Cannibale ne sa lunga…

“L’asfalto è un po’ sporco, per fortuna nella FP2 le cose sono migliorate in confronto alla mattinata. Inoltre, sono presenti alcuni piccoli bump. Il layout nel complesso è bello e divertente. Il T1 ricorda molto Donington Park, il terzo invece Misano, mentre si fa principalmente la differenza sul giro in quello centrale. Infine, le ultime curve sono davvero simili a quelle di Termas de Rio Hondo. Essendo nuovo, la traiettoria ideale è pressoché unica, altrimenti c’è il rischio di passare sullo sporco. Pertanto, la Superpole sarà fondamentale in ottica gara, ha puntualizzato.

Ciononostante, il venerdì di prove libere ha regalato fin da subito uno spiacevole inconveniente al portacolori Kawasaki Racing Team, tanto da restare a braccia conserte al box per la stragrande maggioranza della sessione inaugurale in virtù di un problema tecnico. Nulla di preoccupante, tant’è che nel pomeriggio è tornato immediatamente in azione, stampando il secondo crono in 1’34”404 (alle spalle del diretto rivale di appena 174 millesimi).

Siamo riusciti ad individuarlo e risolverlo nel giro di poco tempo. Non è stato il massimo perdere di fatto l’intera FP1, ciò ha rallentato il mio apprendimento della pista. In ogni caso, il turno successivo si è rivelato abbastanza positivo, il ritmo è buono e la Ninja lavora bene - ha proseguito - dobbiamo avere maggiore controllo della moto e migliorare qualcosa in frenata, qualche modifica a livello di bilanciamento con il telaio dovrebbe aiutarci. Abbiamo ancora del margine nel taschino, quindi sono ottimista in vista di domani”.

Grazie alle 30 lunghezze di margine sul pluricampione di categoria, il turco potrebbe conquistare l’iride già al termine di Gara 1 di domani mattina. Rea è chiamato ad un’autentica impresa sportiva, anche se battere il Razgatlioglu visto oggi (specie al mattino) non sarà affatto semplice…

“Veramente impressionante, è fortissimo. Reputo insolito rifilare quasi due secondi al resto del gruppo, compreso me. Io però mi trovavo fermo ai box, quindi non so se tale divario corrisponde alla realtà o meno. Come si può vedere dalla FP2, non siamo troppo distanti. Sono convinto che, risolvendo i grattacapi odierni e mettendo la giusta combinazione di gomme, potremo dire la nostra. Al momento non sto pensando eccessivamente al campionato, conosco le combinazioni. Il mio obbiettivo è vincere e dare il massimo, mi auguro di riuscirci. Domenica sera voglio sentirmi felice per quanto fatto, a prescindere dell’epilogo, ha ammesso.

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