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MotoGP, Morbidelli: “Con questa Yamaha non posso lottare per il Mondiale”

“Sono una mosca bianca, non c’è nessun altro pilota che ha la mia M1, tantomeno corre con una moto del 2019. Sono una mosca bianca che vive nel passato, cercando però di fare andare forte il passato nel presente”

MotoGP: Morbidelli: “Con questa Yamaha non posso lottare per il Mondiale”

Franco Morbidelli ha chiuso il venerdì di Jerez con il quarto tempo, ma da parte sua c’è ben poco da sorridere ed essere felice. Nonostante la posizione, l’alfiere Petronas è consapevole del fatto che la concorrenza abbia una marcia in più e di conseguenza lui è costretto a rincorrere.   

Ritrovarsi infatti con una moto del 2019 a confrontarsi con i migliori della classe è un boccone davvero amaro da mandare giù, tanto che il romano di Tavullia lo fa intendere in modo chiaro e coinciso.

“Sono abbastanza soddisfatto di questo venerdì – ha esordito Franco – abbiamo lavorato sull’assetto della M1, andando nella direzione imboccata a Portimao e siamo riusciti a essere veloci. Il mio passo era uno dei migliori, insieme a quello di Aleix Espargarò. Sono quindi felice di essere in top five senza time attack, anche se al venerdì non si prendono punti per il Mondiale”.

A proposito di Mondiale, a Franco viene fatta la seguente domanda: con questa moto te le giochi e gli altri devono iniziare a preoccuparsi?
Con questa Yamaha no, c’è uno svantaggio veramente grande in rettilineo, come normale che sia. La mia moto è del 2019 ed è normale che le altre Case, così come la mia, siano andate avanti nello sviluppo. In questo momento non annuncerei quindi nulla di esaltante, infatti mi concentro gara per gara”.

La delusione trapela in maniera evidente dal suo volto, anche se lui prova a contenerla. D’altronde Franco lo conosciamo, è un ragazzo sembra sorridente, capace di indossare la maschera nei momenti bui.
“Al momento non c’è nessuno che guida la mia M1, tantomeno una moto del 2019. Sono una mosca bianca che vive nel passato, cercando però di fare andare forte il passato nel presente”.

Per lui si preannuncia quindi un Mondiale non certo semplice, anche se Jerez può essere una pista amica.
“Qua a Jerez i rettilinei non sono lunghi, di conseguenza riesco a essere competitivo, dal momento che il tracciato presenta curve lunghe e fluide, dove mi trovo bene. Il campionato? Sarà un po’ come l’Endurance. Quest’anno dovrò fare della regolarità la mia forza, come ha fatto Mir nella scorsa stagione”.

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